ASSICURAZIONI: GOVERNO COMPLICE, TAGLIA I RISARCIMENTI DA DANNO BIOLIGICO E GRAVI LESIONE A VITA E SALUTE UMANA, CON EFFETTO REATROATTIVO. IMPUGNEREMO

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COMUNICATO STAMPA

 

ASSICURAZIONI: GOVERNO COMPLICE, TAGLIA I RISARCIMENTI DA DANNO BIOLIGICO E GRAVI LESIONE A VITA E SALUTE UMANA, CON EFFETTO REATROATTIVO. IMPUGNEREMO TALE NORMA ALLA CONSULTA

 

  Le norme del Ddl concorrenza sulla Rc auto, con l’articolato sulla nuova disciplina del danno non patrimoniale riconosciuto a chi è vittima di un incidente, che oltre ad un corposo taglio dei risarcimenti da danno biologico avvantaggia le compagnie e punisce gravemente i danneggiati,  riduce drasticamente i sacrosanti indennizzi con l’aggravante dell’effetto retroattivo.

  Il comma 2 bis e gli emendamenti presentati dai relatori al DDL Concorrenza, una controriforma scritta sotto diretta dettatura di banche ed assicurazioni, qualora venisse approvata, dispone che i parametri previsti dalla nuova tabella unica nazionale (lo strumento per calcolare il valore da attribuire a ogni punto di invalidità causato dall’incidente) “si applicano anche alle richieste di risarcimento del danno pendenti alla data di entrata in vigore della presente legge”, norma voluta dalle assicurazioni per aggirare il principio dell’irretroattività“, stabilisce che il valore economico del punto di invalidità cresce in modo più che proporzionale rispetto all’aumento percentuale soltanto per le macro-lesioni superiori al 90%.

   Un Governo ed una maggioranza che fanno carta straccia dei diritti, della legalità e delle sentenze, sul delicato settore delle lesioni alla vita umana, per avvantaggiare le avide compagnie di assicurazione, che dalla liberalizzazione tariffaria hanno aumentato le tariffe RC Auto obbligatorie del 278%, diventano complici dei loro desiderata. Adusbef e Federconsumatori, che impugneranno alla Consulta l’eventuale norma ‘salva-compagnie’ qualora approvato, ricordano la sentenza di Cassazione n.12408 del 07-06-2011, che ha introdotto un importantissimo principio in materia di liquidazione del danno non patrimoniale, consacrando le tabelle elaborate dal Tribunale di Milano come le più idonee ad assicurare l'equità nel risarcimento del danno da sinistri stradali, a salvaguardia del più generale principio di uguaglianza.

  La Corte, dopo aver osservato nella giurisprudenza di merito,"marcate disparità non solo nei valori liquidati a titolo di risarcimento del danno non patrimoniale da lesione dell'integrità psicofisica (e, a favore dei congiunti, da morte), ma anche nel metodo utilizzato per la liquidazione", che incidendo sui fondamentali diritti della persona, non solo viola il principio fondamentale di eguaglianza, ma fa venir meno anche la fiducia dei cittadini nella giustizia, e "lede la certezza del diritto, affida in larga misura al caso l'entità dell'aspettativa risarcitoria, ostacola le conciliazioni e le composizioni transattive in sede stragiudiziale, alimenta per converso le liti, non di rado fomentando domande pretestuose (anche in seguito a scelte mirate: cosiddetto "forum shopping") o resistenze strumentali".

   Da qui la necessità di assumere un unico parametro di valutazione su tutto il territorio nazionale , considerato che il legislatore ha comunque già espresso, quanto meno per le lesioni da sinistri stradali, la chiara opzione per una tabella unica da applicare su tutto il territorio nazionale, anche se ad oggi non si è dato corso a tale proposito e attualmente mancano riferimenti normativi per le invalidità dal 10 al 100%.

     La Corte di Cassazione, al fine di garantire l'uniforme interpretazione del diritto (che contempla anche l'art. 1226 cod. civ., relativo alla valutazione equitativa del danno), ha inteso fornire ai giudici di merito l'indicazione di un unico valore medio di riferimento da porre a base del risarcimento del danno alla persona, quale che sia la latitudine in cui si radica la controversia, assumendo a parametro le tabelle lombarde: "La liquidazione del danno non patrimoniale alla persona da lesione dell'integrità psico-fisica presuppone l'adozione da parte di tutti i giudici di merito di parametri di valutazione uniformi che, in difetto di previsioni normative (come l'art. 139 del codice delle assicurazioni private, per le lesioni di lieve entità conseguenti alla sola circolazione dei veicoli a motore e dei natanti), vanno individuati in quelli tabellari elaborati presso il tribunale di Milano, da modularsi a seconda delle circostanze del caso concreto".

   Un Governo asservito agli interessi di banchieri, assicuratori, imprese, monopolisti ed oligopolisti nel settore dell’energia e del gas con la smantellazione del mercato tutelato che getta nelle loro grinfie le dovute garanzie ed i presidi di legalità, che fa strame dei diritti dei consumatori e delle famiglie taglieggiate e saccheggiate principalmente da banche ed assicurazioni, risponderà alla Corte Costituzionale di norme punitive per i danneggiati ed i più deboli, che oltre al danno patito, subiranno la beffa di un taglio di oltre il 50% ai doverosi risarcimenti da danno biologico.

 

                                                                               Elio Lannutti (Adusbef) – Rosario Trefiletti (Federconsumatori)

Roma, 22.7.2015

 

22/07/2015

Documento n.10151

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