ANATOCISMO: PER GIUSTIFICARE LA TRUFFA USURARIA, L'ABI SI INVENTA LA FROTTOLA DEGLI INTERESSI COMPOSTI DEI BOT
COMUNICATO STAMPA
ANATOCISMO: PER GIUSTIFICARE LA TRUFFA USURARIA, NORMA INSERITA DI NASCOSTO DA IGNOTI NEL DL IMPRESE, L’ABI SI INVENTA LA FROTTOLA DEGLI INTERESSI COMPOSTI DEI BOT, CHE NON ESISTONO !
I titoli di Stato, emessi dal Tesoro per finanziare o rinnovare il debito pubblico, offrono interessi semplici alla scadenza, le cui cedole a seconda dei titoli, se Bot a 3 mesi, 6 mesi 12 mesi, se Btp ogni 6 mesi, sono calcolate e corrisposte con l’interesse semplice e non composto, come vorrebbero far apparire i soloni dell’Abi, sonoramente e ripetutamente sconfitti da plurime sentenze di Cassazione e Corte Costituzionale, perché privi di qualsivoglia argomento, sia di ordine giuridico che di matematica finanziaria.
Affermare, come ha fatto oggi Giovanni Sabatini (uno dei massimi esperti di porte girevole, passato da sedicenti autorità all’Abi in qualità di direttore generale), in merito alla reintroduzione dell'anatocismo, ovvero l'interesse sull'interesse contenuto nel decreto crescita, che anche i Bot hanno interessi composti, con banche italiane che operando in un mercato unico europeo, soggette a regole uguali in tutta l'area euro, e che anche lo Stato sui Bot applica l'interesse composto regola di matematica finanziaria, è una sonora bugia priva di qualsivoglia fondamento tecnico.
Adusbef e Federconsumatori, prestando fede ad alcune dichiarazioni politiche di esponenti importanti della maggioranza di Governo, in primis il presidente della Commissione Bilancio della Camera on.le Francesco Boccia, che ha garantito di voler cassare quella norma capestro che esiste solo in Italia, sono certe che l’emendamento inserito all’insaputa del ministro dello Sviluppo Economico Federica Guidi, dei dirigenti dell’Economia e di Bankitalia, venga tempestivamente rimosso dal decreto.
In caso contrario Adusbef e Federconsumatori, che aspettano una risposta all’appello sulla decretazione d’urgenza di norme estranee inserite di notte nei decreti all’insaputa del Governo, rivolto ieri al Presidente della Repubblica, saranno costrette ancora una volta a rivolgersi a quel Giudice a Berlino che risiede nel Palazzo della Consulta, che ha già cancellato (dopo numerose sentenze di Cassazione) per ben quattro volte, norme usurarie ad uso e consumo di banche e banchieri, vero e proprio nodo scorsoio per finire di strozzare famiglie ed imprese dissanguate.
Elio Lannutti (Adusbef) – Rosario Trefiletti (Federconsumatori)
Roma, 3 luglio 2014
04/07/2014
Documento n.7224