WIND: ANCHE I FARAONI FANNO I FURBETTI. SAWIRIS LANCIA BOND DA 2,7 MILIARDI. PER PAGARE I DEBITI FATTI PER COMPRARE WIND

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ANCHE I FARAONI, NEL LORO PICCOLO, SONO DEI FURBETTI - SAWIRIS LANCIA UN SUPER BOND DI 2,7 MILIARDI € - LA WIND (IN SALUTE ECCELLENTE) si troverà sulle spalle una montagna di debiti - PERò L'EGIZIANO, CON I SOLDI DEL BOND, SI PAGA I DEBITI FATTI PER COMPRARE WIND.....TRATTO DA WWW.DAGOSPIA.IT Fabio Tamburini per "Il Sole 24 Ore" La storia si ripete ed è quasi una sorta di maledizione. Le società italiane di tlc hanno attività caratteristiche floride, quote di mercato invidiabili, redditività che nonostante la crisi restano davvero significative. Eppure devono fare i conti con una realtà difficile, soprattutto per un motivo: l'indebitamento elevato, che finisce per condizionare pesantemente le scelte aziendali e degli azionisti. Un caso da manuale è quello di Telecom Italia. All'epoca della Prima Repubblica si chiamava Stet ed era uno dei gioielli delle Partecipazioni statali. Poi, dopo la privatizzazione, è andata in scena la scalata di Roberto Colaninno che, al di là di ogni altra considerazione, ha innescato la spirale di un indebitamento elevato delle società controllanti, con cui si trova oggi a fare i conti Telco, la finanziaria cassaforte di Telecom Italia partecipata da Intesa Sanpaolo, dai Benetton, da Generali, dalla spagnola Telefonica e da Mediobanca. Oggi è di turno Wind, terzo operatore sul mercato italiano dopo Telecom e Vodafone. Giovedì scorso, come anticipato dall'agenzia di stampa Radiocor e poi confermato dal gruppo, è stato avviato il road show sulle principali piazze internazionali deciso dall'amministratore delegato Luigi Gubitosi in vista di una operazione colossale: il lancio di un bond che vale ben 2,7 miliardi. Gli incontri servono per ottenere l'indispensabile consenso dei possessori attuali delle obbligazioni Wind. Un comunicato ha poi chiarito che la nuova emissione obbligazionaria consentirà la distribuzione di un dividendo alla controllante Wind acquisition finance e alla capogruppo Weather. Il comunicato ufficiale spiega che l'operazione servirà «ad avere nel medio-lungo termine una struttura finanziaria più semplice ed efficiente». Tradotto in altri termini, il super bond da 2,7 miliardi consentirà un'operazione semplice semplice: il trasferimento del debito dalle società dell'azionista di riferimento, l'egiziano Naguib Sawiris, all'ultimo anello della catena societaria, cioè la Wind, che nel frattempo è diventata una società assai redditizia. In sostanza, le risorse raccolte sul mercato da Wind verranno utilizzate per pagare i debiti fatti da Sawiris in occasione dell'acquisto. Il gruppo egiziano, del resto, sta attraversando un momento difficile per i risultati pessimi degli investimenti in Grecia e su altri fronti, senza considerare la causa persa nei confronti del finanziere italiano Alessandro Benedetti. Sawiris è stato condannato dall'Alta Corte di Londra a pagare 75 milioni più gli interessi (oltre ai 67 milioni versati) come parcella per la mediazione svolta da Benedetti quando venne acquistata Wind dall'Enel. Ecco perché le munizioni finanziarie che possono essere raccolte tramite Wind fanno comodo. I numeri confermano lo stato di salute eccellente della società di tlc. In particolare l'utile netto di gruppo, dopo la svolta datata terzo trimestre 2005, risulta in forte crescita: 23 milioni nel 2006, 200 milioni nel 2007, 385 milioni nel 2008, fino ai 59 milioni del primo trimestre 2009 (+50% rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente, confermato dall'andamento altrettanto positivo di aprile e maggio). In particolare risultano significativi i successi ottenuti nella telefonia mobile, dove Wind ha conquistato quote di mercato arrivando a superare i 17,2 milioni di clienti. Ora però, se l'operazione super bond andrà in porto, si troverà sulle spalle una montagna di debiti. E il tutto alla vigilia di una stagione che, per le tlc, potrà essere di grandi cambiamenti. Attualmente le società maggiori sono Telecom Italia, Vodafone, Wind, Fastweb, Tiscali. Ma il loro numero è destinato a ridursi.

22/06/2009

Documento n.7994

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