WALL STREET ITALIA. TANZI, DA NEW YORK ARRIVA L’ ACCUSA DI RICICLAGGIO

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LIVE NEWS - WALL STREET ITALIA TANZI, DA NEW YORK ARRIVA L’ ACCUSA DI RICICLAGGIO Nel mirino dei magistrati Usa anche la moglie, i figli, il fratello, Zini e Tonna. Inchiesta nata dalla denuncia di un fondo di investimento. Richieste le carte a Milano. 26 Giugno 2005 3:14 NEW YORK (La Repubblica) E ora si scopre che davvero per Calisto Tanzi i guai non finiscono mai. Nella stessa giornata in cui il fondatore di Parmalat viene rinviato a giudizio dalla magistratura milanese per aggiotaggio, trapela la notizia di una inchiesta dai contorni pesanti che vede Tanzi e il suo management incriminati in America. L´inchiesta è condotta dal Distretto meridionale di New York della Procura degli Stati Uniti e dalla Sec, la commissione di vigilanza sulla Borsa. L´indagine, scaturita dalla denuncia di un potente fondo pensione che aveva sottoscritto i bond di Parmalat, ha avuto sviluppi consistenti. Tanto da portare la magistratura a muovere contro Tanzi anche l´accusa di «lavaggio di denaro», ovvero di riciclaggio. E c´è un´altra accusa che in America può risultare assai sgradevole: quella di avere ostacolato la giustizia. E poi frode di titoli, corruzione aziendale, frode nelle comunicazioni telegrafiche, furto di primo grado di valore elevato, frode nelle comunicazioni commerciali. La magistratura newyorkese ha chiesto nei mesi scorsi l´assistenza dei colleghi di Milano per portare avanti l´indagine a carico di Tanzi. La rogatoria firmata da Stewert Robinson vicedirettore dell´ufficio affari internazionali - divisione criminale del Dipartimento della Giustizia statunitense, è stata ricevuta dalla Procura generale di Milano. Imponente la quantità di materiale richiesta dagli americani e trasmessa oltreoceano su ordine del giudice Guido Salvini. In tutto, oltre dieci faldoni di interrogatori, perizie e documenti contabili. Insieme a Calisto Tanzi gli americani hanno incriminato suo fratello Giovanni Tanzi, la moglie Annamaria, i figli Stefano e Francesca. E poi l´avvocato Giampaolo Zini, curatore delle alchimie estere del gruppo di Collecchio, insieme alla moglie Heather Scott; e con loro Fausto Tonna, direttore finanziario di Parmalat, e Luca Sala, manager della filiale italiana di Bank of America. Che la vicenda Parmalat interessasse notevolmente gli inquirenti americani lo si era già capito quando nel febbraio del 2004 una ventina di esperti della Sec andarono a fare visita agli inquirenti di Parma chiedendo una lunga serie di documenti. Al tempo il loro interesse era tutto rivolto al cosiddetto tesoro di Tanzi. Da allora però il raggio di interesse si è considerevolmente ampliato. (l.f. - ma.me.)

27/06/2005

Documento n.4793

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