VOLI BLU, CIELI SPORCHI – ORA LA STAMPA SI PAGA IL BIGLIETTO PER VOLARE AL SEGUITO DI PRODI E D’ALEMA.CONSIGLIO: VIAGGIA UNICREDIT. VOLI GRATIS !
TRATTO DA "DAGOSPIA" Fernando Proietti per Il Mondo C’è voluto del tempo (e qualche scandalo recente) affinché il governo italiano finalmente si mettesse sulla scia, stiamo parlando degli aerei blu (e dei suoi passeggeri di lusso, giornalisti inclusi), dello stato Vaticano. Da sempre nei viaggi del Papa, predisposti con charter dall’Alitalia, i cronisti accreditati (e non) presso la Santa Sede pagano il prezzo della corsa. Oltre a vitto e alloggio. Non si tratta dell’ennesimo obolo a San Pietro, fanno osservare gli addetti ai lavori, ma di un corretto riequilibrio nei rapporti tra informazione (al seguito) e potere. Ecco perché la direttiva emanata da Romano Prodi il 21 settembre e firmata (titolo: Disciplina del trasporto aereo di Stato) è stata ben accolta da giornalisti che seguono il premier e i ministri nelle loro missioni. Certo nell’ultimo viaggio di Massimo D’Alema in Turchia (costo del biglietto 600 Euro da versare su un bollettino postale intestato all’Aeronautica Militare) non sono mancati i contrattempi (ricevute dei pulmini e altro). Alcuni giornalisti, però, hanno storto il naso soprattutto su una questione riguardante da vicino la loro deontologia professionale. Facendo notare l’incongruità di una doppia morale: i colleghi imbarcati sul volo allestito in parallelo da Unicredit viaggiavano infatti gratis. Trattandosi di voli (blu) la querelle riporta d’attualità i versi dedicati dal poeta Thomas Eliot all’obbligo morale: “Nettate l’aria, pulite il cielo, lavate il vento”. Dagospia 17 Dicembre 200717/12/2007
Documento n.7003