USURA: ARRESTATO DIRETTORE BANCA, PER SALDO ANCHE SESSO

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(ANSA) - BERGAMO, 8 NOV - Riceveva le vittime nel suo ufficio di una filiale dell'Istituto di Credito Cooperativo, il direttore di banca che alternava l' attività di irreprensibile funzionario con quella, se le accuse saranno confermate, di usuraio con tassi fino al 460%. A un commerciante che non poteva pagare aveva proposto di saldare il debito con prestazioni sessuali della figlia. Già arrestato una prima volta in flagranza di reato ad aprile, licenziato subito dopo, contro l'uomo è scattato un nuovo provvedimento restrittivo perché da indagini successive sono emersi altri elementi. Il direttore di banca. F.V. di 56 anni, è finito agli arresti domiciliari con l'accusa di usura, estorsione, truffa ed esercizio abusivo di attività finanziaria, per aver prestato denaro ad imprenditori e casalinghe (accertati nove casi per un volume di affari di un milione di euro), applicando tassi dal 23% al 460%. Arrestato anche un commerciante coinvolto nei prestiti, mentre altre persone sono state denunciate. In cambio del denaro o degli assegni consegnati, venivano generalmente richiesti assegni postdatati o effetti cambiari riportanti come importo il capitale erogato maggiorato degli interessi applicati. In un caso è stato addirittura proposto alla vittima di saldare il debito con prestazioni sessuali della propria figlia. Le indagini sono state condotte Nucleo di Polizia Tributaria della Guardia di Finanza di Bergamo e coordinate dal sostituto procuratore Maria Cristina Rota. Durante la perquisizione eseguita nell'abitazione dell'uomo, sono stati rinvenuti anche importanti appunti manoscritti riportanti il nominativo dell'usurato, l'importo da riscuotere e relativa garanzia prestata. Il giudice per le indagini preliminari Alberto Viti ha disposto inoltre nei confronti dell' indagato il sequestro preventivo di 16 unità immobiliari, del valore complessivo pari ad oltre un milione di euro.(ANSA). BERGAMO, 8 NOV - Un direttore di banca bergamasco è finito agli arresti domiciliari con l'accusa di usura, estorsione, truffa ed esercizio abusivo di attività finanziaria, per aver prestato denaro ad imprenditori e casalinghe, applicando tassi fino al 460%. Arrestato anche un imprenditore, mentre altre tre persone sono state denunciate per favoreggiamento e truffa. Le indagini sono state condotte Nucleo di Polizia Tributaria della Guardia di Finanza di Bergamo e coordinate dal sostituto procuratore Maria Cristina Rota. Il direttore di banca era stato già arrestato ad aprile in flagranza di reato. Aveva appena ricevuto del denaro da uno degli usurati proprio all'interno della filiale Banca di Credito Cooperativo, presso la quale svolgeva il suo incarico. Nella cassaforte dell' istituto, risultato del tutto estraneo alla vicenda, erano poi stati trovati assegni e titoli di credito intestati ad alcune delle vittime. L'uomo era poi tornato in libertà, ma era stato licenziato dall'istituto di credito. Nel corso delle successive indagini sono stati eseguiti accertamenti bancari che hanno permesso di individuare nove persone che avevano avuto rapporti finanziari con l'uomo, negli anni in cui era direttore, ottenendo prestiti con tassi variabili dal 23 al 460 % su base annua. Dopo questi accertamenti è scattato il nuovo provvedimento di arresto.(ANSA).

08/11/2007

Documento n.6940

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