USO, ABUSO E MANCUSO. VITE E OPERE DEL BANKSTER CARO A CORRADINO L'AVIATORE INNAMMORATO DI AIR ONE

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USO, ABUSO E MANCUSO. VITE E OPERE DEL BANKSTER CARO A PASSERA E odiato DA PROFUMO - SOCI DEL SUO FONDO Equinox: Ligresti, Intesa, Zaleski, Fininvest, Marcegaglia, PIRELLI - BANCHE IN "CRISI": ZUNINO ha avuto 35 € di prestito per ognuna di capitale proprio! - IL trio Tremonti-Rossi-Greco è il Nemico Pubblico delle GRANDI banche italiane? - Massimo Riserbo per Dagospia Con circa quattro miliardi di euro incagliati nel gruppo Zunino, ai piani alti delle principali banche italiane ci sarebbe poco da ridere. Ma basta parlare con qualche pezzo grosso di Intesa-Sanpaolo (la più esposta con il costruttore piemontese), o di Unicredit e Monte Paschi, per scoprire che anche in questa (ennesima) tragedia bancaria c'è spazio per il buon umore. A suscitare l'allegria è la magnifica storiella che Mf racconta da due giorni ai suoi lettori, secondo la quale sarebbe stata la moglie di Zunino a scegliere come consulente Salvatore Mancuso, il famoso risanatore messinese che per la Procura di Milano sarebbe invece "l'amministratore di fatto" di questo nuovo Buco con le banche intorno. Che Mancuso sia l'inviato delle banche in casa Zunino, a Milano lo sanno anche i sassi della Ca' de Sass, e del resto non c'è proprio nulla di male. A cominciare da Intesa, dove regnano i suoi amici (e soci) Corrado Passera e Gaetano Miccichè, è assolutamente comprensibile che gli istituti che hanno pompato così tanti soldi nelle avventure di Zunino abbiano un loro uomo in Risanamento. Se poi Mancuso abbia tramato per salvare i suoi danti causa e danneggiare gli altri creditori, lo stabilirà il pool guidato da Francesco Greco. Se invece addirittura sarà proprio Mancuso l'uomo scelto come prossimo amministratore delegato di Risanamento, anche qui non ci sarebbe troppo da stupirsi. Al di là della simpatica sfida ai pm, del tipo "Voi dite che Mancuso è amministratore di fatto, allora noi lo nominiamo amministratore anche di diritto", nessuno può negare che "il consulente della moglie" sia uno dei più abili banchieri d'affari della Penisola. Sessant'anni, messinese, solide amicizie con Salvatore Ligresti, Ignazio La Russa e Totò Cuffaro, Mancuso ha iniziato a lavorare a soli 21 anni alla Sicilcassa. Il grande salto nella finanza lo fa negli anni Ottanta con i Cantieri navali Rodriquez, quotati in Borsa e poi rifilati alla Cameli con disastro finale per i piccoli azionisti della società genovese. Nel '94, il primo governo Berlusconi lo nomina alla guida del carrozzone Iritecna, ma anche lì dura poco. Nel 2001 crea però il Fondo Equinox, con sede in Lussemburgo e base operativa a Milano. Con Equinox Uno e Due raccoglie centinaia di milioni e si mette in casa soci come Ligresti, Intesa, Zaleski, Fininvest, Pirelli, Impregilo e da ultimo perfino Marcegaglia. Al fianco degli amici Passera e Miccichè mette a punto il salvataggio Alitalia e diventa vicepresidente della nuova compagnia. Non prima di essersi associato alla Mittel di Giovanni Bazoli per salvare i furbetti bresciani della Hopa, ovvero Gnutti e compagni. Insomma, sarà anche stimato dalla moglie di Zunino, ma forse non è da lì che sono partite le fortune di Mancuso. Luigi zuninoL'unico vero nemico di Mancuso è Alessandro Profumo, che nel 2007 lo ha fatto fuori dal Banco di Sicilia, dove regnava per conto della Regione Sicilia. Avendo entrambi lo stesso carattere garbato e ragionevole, unito a una naturale modestia, non poteva che finire a cornate. Ma pensare che la partita Zunino possa ridursi a un consumarsi di vendette tra Profumo e Passera, con di mezzo il duo Mancuso-Miccichè, sarebbe riduttivo. Così come sarebbe forse esagerato vedere in un ipotetico trio Tremonti-Guido Rossi-Francesco Greco il Nemico Pubblico delle principali banche italiane. GAETANO MICCICHE' La verità è che ci sono due problemi oggettivi, e non soggettivi, nella mega-magagna Zunino. Se si fa fallire Risanamento, con almeno 2,9 miliardi di impatto negativo sulle banche creditrici, emergeranno seri problemi nei bilanci e nella stabilità di Intesa, Unicredit, Montepaschi e Banco Popolare (con effetti subito visibili nei coefficienti Tier1 e Tier2). E a quel punto anche il governatore Mario Draghi dovrà dire, e soprattutto fare, qualcosa. Ma se le banche continueranno a pompare soldi nelle esangui vene zuniniane per evitare il fallimento, non si potrà tacere oltre lo scandalo di un imprenditore che in tempi di stretta creditizia ha già avuto 35 euro di prestito per ognuna di capitale proprio. Come lo si spiega alle migliaia di imprenditori molto più sani che ogni giorno si vedono sbattere la porta in faccia dai Signori del Credito? Li difenderà Emma Marcegaglia, socia in Equinox Due? Li difenderà Tremonti, poi costretto a emettere nuovi Tre-Bond per puntellare la solidità delle banche? Risanamento: nell'inchiesta c'e' la regia di Francesco Greco Il capo del pool finanziario segue indagini passo dopo passo (Il Sole 24 Ore Radiocor del 20 luglio) - Il procuratore aggiunto Francesco Greco segue personalmente l'inchiesta dei Pm Roberto Pellicano e Laura Pedio su Risanamento. Il capo del pool reati economico-finanziari della Procura di Milano, secondo quanto risulta a Radiocor, e' impegnato in prima fila nelle indagini e ha seguito passo dopo passo ogni tassello del provvedimento con cui i Pm hanno chiesto l'istanza di fallimento del gruppo immobiliare. Proprio per questo, sostengono alcuni dei banchieri impegnati nel dossier, e' necessaria una svolta che segni la discontinuita' con la gestione Zunino. E' intanto ancora in corso il consiglio di amministrazione di Risanamento che e' iniziato poco dopo le 18.

22/07/2009

Documento n.8081

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