UCCI UCCI C’È LA CRICCA DI BALDUCCI-BERTOLASO (LEADER DELLA "FATTURAZIONE CIVILE"!) UN GIRO D'AFFARI DI 400 MILIONI DI EURO–

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UCCI UCCI C’È LA CRICCA DI BALDUCCI-BERTOLASO (LEADER DELLA "FATTURAZIONE CIVILE"!) – IN 10 ANNI LA COPPIA INOSSIDABILE BALDUCCI-ANEMONE È CRESCIUTA A DISPETTO DEI CAMBI DI GOVERNO – UN GIRO DI 400 MLN€ IN APPALTI (IL BOOM CON BERTO-LESO!) – NEI GIORNI IN CUI PRODI BIS E AMATO BIS CADEVANO, ANEMONE SI BECCAVA UN CANTIERE (FORSE PER PAURA CHE IL SISTEMA DI PRIVILEGIO CROLLASSE?) - LA STORIA DELL’ESCALATION INCIUCIONA… Corrado Zunino per "la Repubblica" Angelo Balducci Il rapporto tra il provveditore Angelo Balducci e il costruttore Diego Anemone era di privilegio assoluto. Il legame tra l´alto funzionario del mattone pubblico, il più alto nella gerarchia dello Stato, e un imprenditore della provincia romana - cementato da una frequentazione ventennale, interessi messi in comune tra le famiglie, servizi di ogni genere forniti dal costruttore all´arbitro di appalti - si è mostrato indifferente ai cambi politici, alle più elementari regole di una gara d´appalto. Le telefonate confidenziali hanno rivelato la vicinanza tra i due, un documento della Procura di Roma, la prima ad aver indagato sulla Protezione civile (poi l´inchiesta è stata spostata a Perugia), illustra nei dettagli che cosa ha significato quel rapporto: 422 milioni di euro di lavori pubblici ottenuti da Anemone in dieci anni, dal 1999 al 2008. Ventisette appalti, sempre più pesanti. Nel 1999, la prima stagione presa in esame dalla Procura, il provveditore alle Opere pubbliche del Lazio Angelo Balducci offrì all´Impresa Anemone costruzioni srl il primo lavoro al ministero dei Lavori pubblici: un impegno (riportato alla moneta di oggi) da 846 mila euro, l´unico della stagione. Nel 2000, che pure è l´anno del Giubileo di Roma, non ci sono assegnazioni individuate dal Nucleo di polizia tributaria di Roma, ma le stazioni appaltanti per quel grande evento furono soprattutto il Governo e il Comune di Roma. Nel 2001 il "fatturato Balducci" del Gruppo Anemone sale a 12,6 milioni con l´assegnazione del secondo appalto per i Lavori pubblici e il primo di 17 per il ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti. Nel 2002 i volumi concessi sono risibili, nel 2003 modesti e nel 2004 tornano a 24 milioni con quattro lavori vinti da Anemone sotto la supervisione di Balducci. Gli importi salgono nel 2006 a 44 milioni e nel 2008, con la messa a punto dell´attività emergenziale della Protezione civile, esplodono. Con le "strutture di missione" (G8, vertici Nato, carceri) insediate in via della Ferratella, il provveditore viene liberato dai lacciuoli degli appalti pubblici ordinari: grazie ai "grandi eventi" il governo può dargli la patente di commissario e affidargli totale discrezionalità nella scelta delle ditte da far lavorare. Il 2008 è un anno decisivo per comprendere la strategia di Anemone e la nuova libertà di movimento dell´ingegner Balducci. L´imprenditore edile di Grottaferrata in quella stagione prende 10 appalti decisivi: 320 milioni il loro valore, tre volte quello che aveva ottenuto nei precedenti 9 anni. La crescita accelerata si spiega con l´evoluzione degenerata della Protezione civile: 80 milioni più altri 21 più altri 48 arrivano dalla presidenza del Consiglio per opere per i 150 anni dell´Unità d´Italia e poi assegni da 58, 12,8 e 59 milioni vengono staccati per il G8 della Maddalena e i Mondiali di nuoto di Roma. Sovrintende sempre Balducci, le emergenze hanno liberato gli affari. Nel grande business del 2008 resta una vecchia opera ministeriale da 171 mila euro, ma i fatturati generosi, che consentiranno al Gruppo Anemone di diventare una delle prime imprese edili del paese, arrivano solo con la turboProtezione. La tesi degli investigatori è che Angelo Balducci abbia favorito da sempre Diego Anemone, abbia costruito un rapporto con lui basandosi - da provveditore delle Opere pubbliche del Lazio, poi da presidente del Consiglio superiore - su piccole commesse ministeriali. Quando Guido Bertolaso ha iniziato a prendere su di sé poteri senza controllo, il suo commissario operativo Balducci ha potuto liberare risorse pubbliche ingenti per il costruttore utile e fedele. Tra l´altro, delle 541 ordinanze firmate dal Governo Berlusconi in sette anni (Prodi ne licenziò 46 in due stagioni), solo il 22 per cento quantificava il valore dell´intervento. Il lavoro della Procura di Perugia per far emergere i volumi degli appalti, oggi, si sta rivelando complesso. Le nuove carte della Finanza sottolineano come in due occasioni, l´11 giugno 2001 e il 17 maggio 2006, Balducci ha assegnato un cantiere ad Anemone nel giorno in cui il governo in forza cadeva. È accaduto con l´Amato bis e poi con il Prodi bis. È come se, ragionano gli inquirenti, il funzionario pubblico temesse che con il cambio di esecutivo potesse variare la struttura operativa dei Lavori pubblici mettendo in discussione il "sistema di privilegio". Ma i Governi Berlusconi non hanno mai limitato il ruolo di Balducci, offrendogli anzi, con il varo della Superprotezione, un potere assoluto.

17/05/2010

Documento n.8604

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