Signoraggio. La causa pendente dinanzi al Gdp Lecce

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Adusbef - Vicepresidenza Nazionale La causa pendente dinanzi al Gdp Lecce CITAZIONE DI BANCA D’ITALIA DINANZI AL GIUDICE DI PACE DI LECCE UFFICIO DEL GIUDICE DI PACE DI LECCE ATTO DI CITAZIONE Il signor De Gaetanis Giovanni, associato ADUSBEF Onlus , (C.F.: ***), nato a *** il 20.11.19** e residente in *** (Le) alla via ***, rappresentato e difeso, giusta procura a margine del presente atto, congiuntamente e disgiuntamente dall’avv. Antonio Tanza e dall’avv. Antonio Pimpini ed elettivamente domiciliato in Lecce alla via Martiri d’Otranto n. 4 presso e nello Studio dell’avv. Antonio Tanza PREMESSO - che l’esponente è Cittadino Italiano, ed è altresì, facente parte dell’Unione Europea; - che attualmente, l’emissione dell’Euro, nuova Moneta del circuito comunitario, è stata affidata alla Banca Centrale Europea, della quale le singole Banche Centrali dei Paesi Membri sono divenute articolazione su base nazionale, munite di legittimazione processuale passiva; - che, ciò posto, la mera funzione di emissione va distinta da quella del prestito di denaro, sul decisivo rilievo che la prima ha finalità meramente tipografica e di conio, mentre la seconda presuppone la qualità di proprietario del bene, oggetto del prestito; - che, pertanto, prestare denaro è prerogativa esclusiva del proprietario; - che la BCE emette denaro prestandolo, recte addebitandolo alla collettività comunitaria, in assenza di alcuna norma che la riconosca proprietaria del bene giuridico moneta; - che l’emissione della Moneta, attraverso il prestito, poteva ritenersi legittima quando la Moneta era concepita come Titolo di Credito Rappresentativo della Riserva, e, per ciò stesso, convertibile in oro, a richiesta del portatore della banconota; - che, infatti, solo in detta ipotesi, la Banca Centrale poteva affermarsi proprietaria della Moneta, in quanto titolare della Riserva Aurea; - che, tuttavia, una volta abolita la convertibilità e la stessa Riserva - anche nelle transazioni delle Banche Centrali - avvenuta con la fine degli accordi di Bretton Woods il 15 agosto 1971, la Banca di Emissione non è più proprietaria della Moneta, ma, ciònonostante, continua a comportarsi come se lo fosse, in quanto persevera nell’emettere Moneta, prestandola; - che, al contrario, attualmente, il valore della Moneta nasce solo per convenzione sociale della Collettività, analogamente a quello che avviene per il francobollo di antiquariato, che ha valore per convenzione, e senza Riserve auree; - che, infatti, la Moneta è misura del valore, ed è necessariamente anche valore della misura, in quanto ogni unità di misura ha la qualità corrispondente a quella dell’oggetto misurato, ed è creata dalla convenzione sociale; - che, pertanto, la Moneta è un bene di Proprietà della Collettività, che accettandola, ed a causa della sola accettazione, crea il valore indotto, incorporandolo nel simbolo Monetario; - che è evidente che il predetto valore Monetario nasce a costo nullo, per convenzione, ad eccezione delle sole spese di stampa; - che, peraltro, la Moneta deve avere la qualità della rarità, perché ogni unità di misura deve avere la qualità corrispondente a quella dell’oggetto misurato (ecco perché anche la Moneta come misura del valore, e valore della misura dei beni economici, è un bene economico); - che l’attuale sistema è affetto da una gravissima patologia, con gravissimi danni per tutte le collettività nazionali, in quanto la Banca Centrale Europea dovrebbe emettere la Moneta, accreditandola, mentre ha illecitamente trasformato la Collettività da proprietaria in debitrice del proprio denaro, in un ammontare del debito non dovuto, pari a tutto il denaro in circolazione; - che, in conseguenza di tale illecito comportamento, il costo del denaro per la Collettività, è pari al 200%, oltre agli interessi, e agli accessori tutti, così da configurare l’aggressione della grande usura delle Banche Centrali, in danno delle Collettività Nazionali; - che il nocumento, subito dal singolo Cittadino, è pari alla quota di Debito Pubblico indicata come gravante sul singolo componente della Collettività, mentre questi è creditore di tale somma, in conseguenza della perdita della Proprietà della Moneta, e dell’equivalente debito dovuto. Pertanto, l’esponente - come in Atti rappresentato, domiciliato, e difeso C I T A la Banca Centrale Europea, e, per essa, la locale articolazione, individuata nella Banca Centrale d’Italia S.p.A., in persona del Governatore legale rappresentante p. t. corr. per la carica presso la Sede della Società in Roma alla Via Nazionale, 91, a comparire innanzi al designando Giudice di Pace di Lecce, via Brenta, all’udienza che si terrà il giorno 26.11.2004, ore 9.30 c.c., con l’invito a costituirsi nei modi e termini di legge con espresso avvertimento che non costituendosi incorreranno nelle decadenze si procederà in loro contumacia, per ivi sentire accogliere le seguenti CONCLUSIONI Piaccia all’illustrissimo Giudice di Pace di Lecce, contrariis reiectis, in accoglimento della domanda, così provvedere: accertare incidenter tantum e dichiarare che la Proprietà della Moneta è della Collettività Nazionale ed Europea, mentre la Banca Centrale ha unicamente il compito di provvedere alla stampa. In conseguenza di ciò, dichiarare che l’intera Massa Monetaria in circolazione è di proprietà dei componenti dell’Unione Europea, e che, per l’effetto, il Debito Pubblico non esiste, dovendosi, al contrario, ritenerlo Credito Pubblico. In conseguenza di ciò, condannare l’Istituto di Emissione al pagamento della somma, forfettariamente indicata, di Euro 1.100,00, con espressa rinuncia al sovrappiù, prudenzialmente indicata per le causali di cui in narrativa, ovvero in quella somma maggiore o minore che sarà ritenuta di giustizia, nei limiti della competenza del Giudice adito. Condannare, altresì, il convenuto al pagamento delle spese, diritti ed onorari di causa. Si dichiara ai sensi delle vigenti norme che il valore della causa è contenuto in euro 1.100,00. In via istruttoria: Si producono: 1) Copia della Carta d’Identità del Sig. Giovanni De Gaetanis e Certificato di Residenza, con l’attestazione della Nazionalità e della Cittadinanza. 2) B. Tarquini (ex Procuratore Generale di Cassazione)"La banca, la moneta e l’usura", Napoli, Controcorrente, 2003; 3) G. Auriti "Applicazione di una teoria dell’utilità ad una teoria del diritto e delle persone giuridiche" estratto dagli atti del 2° Congresso Nazionale di Filosofia del Diritto (Sassari, 2 giugno 1955 ), Milano, Giuffrè, 1956; 4) G. Auriti "L’ordinamento internazionale del sistema monetari", Teramo, Edigrafital, 1996; 5) G. Auriti " Il valore del Diritto", Teramo, Edigrafital, 1996; 6) F. Cianciarelli "Le origini storiche della moneta", Teramo, Edigrafital, 1996 7) F. Cianciarelli "Predoni, padroni planetari", Cosenza, 2M, 1998 8) S. Frigiola "La fabbrica del debito, dell’usura e della disoccupazione", Rimini, Pragmateia ass. culturale - 1999 9) G. Auriti "Il paese dell’utopia", Chieti, Tabula Fati, 2002; Riservati i mezzi di prova. Lecce, 12 ottobre 2004 Avv. Antonio Tanza Avv. Antonio Pimpini C.T.U. (Consulenza Tecnica d’Ufficio) Scarica la perizia tecnica d’ufficio redatta dal dott. Maurizio Mazzeo da Lecce, consulente di fiducia del Giudice di Pace di Lecce (la perizia pesa 264 kb, è consigliabile cliccare qui col tasto destro del mouse e poi premere "salva oggetto con nome..."). C.T.P. (Perizia di parte attrice) Quesito rivolto al CTU: “accerti il CTU di chi sia la proprietà della moneta ed, in particolare, dica se questa sia della collettività nazionale o di altro ente e, nell’ipotesi che essa appartenga alla collettività, accerti il danno medio derivante dal cosiddetto “debito di signoraggio” Premessa Al fine di semplificare l’esposizione, co

23/09/2005

Documento n.5081

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