Senato. Lannutti chiede risposte alle sue interrogazioni parlamentari.

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Legislatura 16º - Aula - Resoconto stenografico della seduta n. 304 del 17/12/2009 Per la risposta scritta ad interrogazioni LANNUTTI (IdV). Domando di parlare. PRESIDENTE. Ne ha facoltà. LANNUTTI (IdV). Signora Presidente, vorrei richiamare l'attenzione del Senato su un odioso fenomeno di frode fiscale ai danni dello Stato e dei contribuenti onesti, soprattutto lavoratori e pensionati, che sono tassati alla fonte fino all'ultimo centesimo. Mi riferisco ad una frode che non è stata consumata dal mariuolo di turno, ma da un'importante banca che è coinvolta nel progetto Brontos. Secondo un'indagine del pubblico ministero di Milano, Afredo Robledo, UniCredit avrebbe messo in atto una sofisticata operazione di pronti contro termine mediante un software della Barclays Bank, concretizzando reati di elusione, evasione fiscale e truffa ai danni dello Stato per un controvalore di 250 milioni di euro, ossia 500 miliardi del vecchio conio. Richiamo l'attenzione dei colleghi e dell'Aula, Presidente, perché proprio ieri il dottor Profumo è venuto in audizione qui al Senato con la consueta aria di sufficienza, senza neppure fornire risposte alle domande e, anzi, rappresentando una situazione idilliaca circa i rapporti con i cittadini e le piccole e medie imprese, persino offensiva dell'ordinaria intelligenza. Questi signori banchieri, direttamente responsabili della grave crisi economica che ha distrutto milioni di posti di lavoro, creando povertà e miseria, abituati a comprare tutto e tutti, adusi ad acquistare (tramite dorate consulenze) complicità perfino di ordine istituzionale, e che non pagano mai il conto, devono smettere di continuare a frodare il fisco e i risparmiatori, anche perché, ritenendosi e facendo parte di quelle élite oligarchiche, nel caso di specie avevano negato tutto. Su questo argomento, signora Presidente, ho presentato due interrogazioni parlamentari: la 4-00741, in data 29 ottobre 2008, e la 4-02053, in data 1° ottobre 2009. Ad esse auspico che venga data risposta, perché noto anche che il Ministro dell'economia è molto solerte nel reprimere l'evasione fiscale spicciola: se un bambino va a comprare un pacchetto di caramelle che costa un euro e magari non si emette lo scontrino fiscale, l'esercizio commerciale viene chiuso. Mi auguro quindi che, rispetto a tali questioni, a questi grandi evasori - certo, non è lo scudo fiscale la misura migliore per far pagare le tasse - si prevenga, e che, soprattutto, questi signori comincino a pagare. PRESIDENTE. La Presidenza si farà carico di sollecitare il Governo in merito agli strumenti di sindacato ispettivo cui lei ha accennato.

19/10/2011

Documento n.9070

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