Senato Intervento di E. Lannutti sul dl n° 29 del 24-3-2012

in Articoli e studi

PRESIDENTE. È iscritto a parlare il senatore Lannutti. Ne ha facoltà.
LANNUTTI (IdV). Signor Presidente, oggi discutiamo un provvedimento lampo, ossia il decreto-legge 24 marzo 2012, n. 29, concernente disposizioni urgenti a favore delle banche. Ripeto che si tratta di disposizioni urgenti per ripristinare la commissione di massimo scoperto.
Voglio ricordare che le banche italiane praticano i più alti costi dei conti correnti d'Europa, pari a 295,66 euro, contro una media di 114 euro. Le virtuose banche italiane salvate dal Governo, secondo la Banca centrale europea, praticano i tassi di interesse più alti d'Europa. Per i mutui la media dell'Italia è pari al 5,15 per cento. La media dell'Europa a 27 è pari al 3,95 per cento, con un differenziale dell'1,20 per cento. Il credito al consumo è in Italia pari al 7,99 per cento. La media europea è di 6,58, con una differenza dell'1,41 per cento.
Desidero anche ricordare che le virtuose banche italiane hanno ricevuto dalla Banca centrale europea 268 miliardi di prestiti triennali al tasso dell'1 per cento. Se andiamo ad esaminare la legge n. 108 del 1996, quella che giudica i tassi soglia oltre i quali scatta l'usura, arriviamo a tassi del 22-3 per cento. Quindi, prendono all'uno e prestano all'altro al 10-15-20-22-23 per cento, senza sconfinare nel reato penale dell'usura.
Voglio anche ricordare che proprio oggi, tanto per ritornare alle necessità e alle urgenze, sono stati forniti i dati sulla disoccupazione che, tra i giovani tra i 15 e i 24 anni, è volata al 35,9 per cento, che rappresenta il dato più alto. Tra l'altro, secondo studi compiuti dalla CGIA di Mestre, le difficoltà esistenti, per quanto riguarda i prestiti bancari, causate dalla stretta creditizia, portano ad un aumento di persone che arrivano a gesti estremi quali il suicido. Sono più di 25 le persone che si sono suicidate dall'inizio dell'anno. Secondo Bortolussi, tasse, burocrazia e soprattutto mancanza di liquidità sono i principali ostacoli che costringono molti imprenditori a gettare la spugna anzitempo e ad arrivare a gesti estremi.
Per questo Governo di Goldman Sachs e della Trilateral la necessità e l'urgenza non sono per gli imprenditori che si suicidano, per coloro che sono perseguitati da Equitalia e arrivano a gesti estremi, a bruciarsi davanti le agenzie fiscali. No, la necessità e l'urgenza sono per emanare norme salva banche. È stata appena bocciata la pregiudiziale presentata dalla Lega. Noi abbiamo votato a suo favore, anche perché, signor Presidente, ricordo che esiste la Corte costituzionale nel nostro Paese. Rammento il 5 aprile, quando il ministro dell'economia Tremonti, fungendo da più fedele maggiordomo dei banchieri, ha fatto il mille proroghe - ce lo ricordiamo - e siamo andati davanti la Corte di cassazione, sezioni unite. Il codice civile prevedeva che la prescrizione arriva nel momento in cui per l'anatocismo, ossia gli interessi sugli interessi, si chiude il conto corrente ed è in dieci anni. Le banche dicevano no dall'ultima annotazione, dall'ultima operazione effettuata.
La Corte costituzionale ci ha dato ragione ed ha annullato quel decreto salva banche e annuncio in quest'Aula ai colleghi, anche se sono distratti, che impugneremo questo provvedimento come abbiamo fatto davanti alla Corte costituzionale, perché è una vergogna che mentre il Paese brucia si salvino le banche!
L'inserto «Affari & Finanza» di «La Repubblica», in data 30 aprile, reca un articolo dal titolo: «Trimestrali, vince chi esporta». Andiamo a vedere che cosa hanno fatto le banche italiane di questo flusso di finanziamento di 268 miliardi e prendiamo i dati trimestrali riportati dall'articolo: Intesa nel trimestre ha +11,8 per cento di utili e nell'anno si prevede +3,4 per cento di utili; Unicredit nel trimestre ha -25 per cento di utili e chiuderà l'anno con +18,5 per cento di utili.
C'è da dare anche una notizia, ossia che le banche quando vengono condannate dai tribunali di questa Repubblica e noi - i consumatori, le imprese, gli imprenditori strozzati - otteniamo sentenze immediatamente esecutive, non pagano. Dobbiamo andare dall'ufficiale giudiziario e pignorare le banche, come abbiamo fatto la scorsa settimana con la banca della Campania per una imprenditrice campana: non voleva pagare 580.000 euro, che ha dovuto pagare perché ci siamo presentati con l'ufficiale giudiziario. Dopo tre o quattro ore il Consiglio di amministrazione ha dovuto staccare gli assegni all'ufficiale giudiziario, perché c'erano le telecamere di «Striscia la notizia». Annuncio che la prossima settimana sarà la volta di un'altra sentenza che le banche non onorano, non rispettano. E la Banca d'Italia che cosa fa, se non andare a braccetto con i banchieri? Che cosa fa la Banca d'Italia, quella del sottosegretario Vieri Ceriani? Nulla: va a braccetto con le banche.
Abbiamo ottenuto un'altra sentenza verso il Monte dei Paschi di Siena che non onorerà, a Latina. Pignoreremo il Monte dei Paschi di Siena di Profumo dei derivati, quel signore che si è preso 41 o 42 milioni di euro di buonuscita.
Ritornando ai dati trimestrali, il Monte dei Paschi di Siena avrà un utile del 23,9 per cento nel 2012; il Banco Popolare nel trimestre ha +30,9 per cento di utili; la Banca Popolare di Milano ha +3,5 per cento nel dato trimestrale e si prevede abbia +61,5 per cento di utili nel 2012; Mediolanum - una banca che conosciamo tutti - ha conseguito un utile nel dato trimestrale di +76 per cento e chiuderà il 2012 con +125 per cento di utili.
E queste sono le necessità e le urgenze? No, sono altre signor Presidente: le necessità e le urgenze sono quelle di quegli imprenditori strozzati, strangolati che non ottengono credito, sono quelle delle famiglie che non ce la fanno ad arrivare alla fine del mese, sono quelle di un fisco che rapina i contribuenti. E bisognerebbe attuare la compensazione, perché le imprese italiane che devono avere qualcosa come 70-80 miliardi di euro e non riescono a pagare il fisco devono poter compensare quei crediti.
Infine, signor Presidente, concludo leggendo un elenco di quelli che sono gli aumenti in quest'anno, del Governo di Goldman Sachs: alimentazione +7 per cento, pari a 392 euro; treni 81 euro; trasporto pubblico locale 48 euro, servizi bancari 93 euro; carburante (incluse le accise regionali) 252 euro; derivati del petrolio 123 euro; assicurazioni auto 78 euro; tariffe autostradali 53 euro; gas 113 euro; elettricità 110 euro; acqua 22 euro; rifiuti 53 euro; riscaldamento 195 euro; aumento IVA 93 euro; addizionali regionali 90 euro; IMU prima casa 405 euro, per un totale di 2.201 euro per famiglia.
Ritengo ci debba essere un limite alla decenza.
Faccio un appello: se questo Senato è libero, presenti emendamenti. Se le banche hanno ricevuto 268 miliardi di euro al tasso dell'uno per cento devono dare almeno il 50 per cento al tasso del 3 per cento per riattivare l'economia. Mi aspetto un sussulto di dignità, per non essere complici dei bankster che hanno rovinato non solo l'Europa ma anche tanti imprenditori che si suicidano. (Applausi dal Gruppo IdV e dei senatori Giai, Mura e Alicata. Congratulazioni).

03/05/2012

Documento n.9178

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