Piedipuliti. Da Il Giorno (16-5-06). E ora ridateci i nostri soldi

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E ora ridateci i nostri soldi I CONSUMATORI Centinaia di migliaia i tifosi che hanno contattato le associazioni "E ora ridateci i nostri soldi" di Laura Alari [FIRMA]" E ora ridateci i nostri soldi". Superato lo choc dell'impatto con lo scandalo, il popolo del calcio si ribella e chiede di essere risarcito. Dopo l'azione isolata di un tifoso della Lazio, ieri è partita la prima causa collettiva patrocinata dalla Federconsumatori. Coinvolge gli abbonati del Lecce e riguarda la partita casalinga contro la Juve del 14 novembre 2004. "La gara fu giocata nel pantano per decisione dell'arbitro De Santis e finì con la vittoria dei bianconeri per 1-0" ricorda l'Associazione in una nota. La causa punta a far ottenere un risarcimento di 150 euro a testa agli abbonati ed avrà luogo nei confronti del direttore di gara, di Luciano Moggi, della Juventus e della Federcalcio. Il primo atto L'iniziativa sembra solo il primo atto di quella che si annuncia come una vera e propria rivoluzione di piazza. Sono centinaia di migliaia, infatti, i tifosi che negli ultimi giorni hanno contattato il Codacons e Telefono Blu. E da ieri sono on-line, nei siti delle due associazioni, i moduli da riempire attraverso i quali si può inoltrare la richiesta di risarcimento danni. "Noi avevamo sollevato dubbi già in tempi non sospetti" ricorda il Codacons in una nota facendo riferimento a Milan-Empoli (1-0) e Juventus-Lazio (1-0) giocate nella primavera 2004. Nella prima partita si contestò il rigore concesso ai rossoneri a pochi minuti dalla fine, e giudicato dai più inesistente; nella seconda fu annullato un gol alla Lazio che a moltissimi era sembrato regolare. Telefono Blu ha inserito nel proprio sito una sezione "calciogate" dove l'avvocato Michele Giordano spiega come le società eventualmente giudicate colpevoli debbano risarcire "tutti i possessori di abbonamenti allo stadio, di schede pay tv riferite alle dirette sportive, di matrici di pagamento di uno e/o più incontri sportivi e anche di coloro che riscontrano perdita di valore delle azioni di società di calcio di cui sono titolari". Atti giudiziari A questo proposito, da registrare anche la presa di posizione dell'Adusbef, che punta il dito contro le "scandalose autorizzazioni di Consob e Borsa Italiana, a far quotare in Borsa società di calcio con bilanci aleatori". "I tifosi indotti dalla passione sportiva ad acquistare le azioni delle loro squadre del cuore, sono stati truffati due volte" l'accusa del presidente dell'associazione, Elio Lannutti. Inamovibile anche di fronte al cambio di rotta della Consob, che adesso ha chiesto alle Procure di acquisire i relativi atti giudiziari. "E' proprio questa la cosa più grave, che si sono svegliati solo oggi...". -

16/05/2006

Documento n.5970

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