NELLA SFIDA SULL’EREDITÀ DELL’AVVOCATO, I PM PUNTANO L´EX LEGALE DI MARGHERITA - NELLO STUDIO CHIOMENTI PERQUISITO ’UFFICIO ’EX PARTNER EMANUELE GAMNA

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NELLA SFIDA SULL’EREDITÀ DELL’AVVOCATO, I PM PUNTANO L´EX LEGALE DI MARGHERITA - NELLO STUDIO CHIOMENTI PERQUISITO SOLO L’UFFICIO DELL’EX PARTNER EMANUELE GAMNA - SI CERCA DI SEGUIRE IL PERCORSO DI UNA PARCELLA DA 15 MLN € PAGATA ESTERO SU ESTERO Walter Galbiati ed Emilio Randacio per "la Repubblica" Una parcella da 15 milioni di euro, pagata estero su estero. È per seguire il percorso di questi soldi che il pubblico ministero di Milano, Eugenio Fusco, ha perquisito la settimana scorsa, la sede di uno delle più importanti boutique di avvocati italiani, lo studio legale Chiomenti. Una parcella che un ormai ex partner dello studio, Emanuele Gamna, avrebbe ricevuto da Margherita Agnelli, figlia dell´Avvocato, in lotta con il resto della famiglia sull´eredità del padre, per assisterla nella trattativa sulla successione. Alla perquisizione del solo ufficio di Gamna all´interno dello studio Chiomenti in via Verdi 2, era presente, come vuole il codice, anche il presidente dell´ordine degli avvocati di Milano, Paolo Giuggioli. L´indagine è per truffa. I fatti risalgono al 2003, quando i legali degli eredi iniziano le riunioni per stimare e dividersi i beni di Gianni, in base alle volontà testamentarie. Margherita nomina il ginevrino Jean Patry e successivamente gli affianca Gamna, conosciuto attraverso Susanna Agnelli. Le trattative sono serrate e l´accordo sull´eredità arriva il 18 dicembre: la cifra da liquidare a Margherita è di un miliardo e 166 milioni di euro. Tutto sembra filare liscio, fino a quando Margherita scopre di essere stata aggirata, secondo la sua ricostruzione, da Gianluigi Gabetti e Franzo Grande Stevens, accusati di averle nascosto, e quindi non conteggiato, il tesoro estero dell´Avvocato. Il nuovo legale di Margherita, Charles Poncet, si spinge oltre e accusa Gamna e Patry di aver fatto il doppio gioco, ovvero di non aver fatto l´interesse di Margherita ma quello di Gabetti e Grande Stevens. Il padre di Gamna era amico di lunga data di Gabetti e lo studio Chiomenti è stato per anni l´advisor legale della Fiat. E chiede la restituzione della parcella. L´inchiesta milanese punta a scoprire se c´è stata qualche truffa e se anche lo studio Chiomenti, che nel frattempo ha preso le distanze e ha allontanato Gamna, era al corrente di quanto stava accadendo. Di certo ci sono le parcelle pagate a Patry (10 milioni, fatturati) e a Gamna (15 milioni, probabilmente mai fatturati e sconosciuti anche allo studio Chiomenti), versate attraverso la società Vilanda Capital ltd della filiale Ubs di Singapore sui conti dei due avvocati presso la Pkb privatbank di Zurigo. Nell´ambito della disputa, Poncet ha anche cercato un accordo con Gamna. In cambio dell´ammissione ad aver fatto il doppio gioco Margherita avrebbe rinunciato alla restituzione dei soldi. L´idea era quella di far sottoscrivere a Gamna un "affidavit", cioè una dichiarazione che sull´esistenza di un accordo con Gabetti e di Grande Stevens per occultare una parte del patrimonio dell´Avvocato. Ma quell´ "affidavit" non è mai stato firmato.

31/07/2009

Documento n.8099

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