MUTUI: LA PIOVRA DELLE BANCHE SULLA GIUSTIZIA !

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Le principali banche hanno infatti costituto apposite società denominate Asteimmobili,nei principali Tribunali (Roma,Milano,Genova,ecc.),con la finalità di chiudere il cerchio quando i tartassati e maltrattati utenti non hanno la possibilità di adempiere alle obbligazioni,specie su mutui e prestiti. Abi e banche si sono quindi ritrovate ben presto, con personale impiegato nella società costituita “Asteimmobiliari” a fare lavoro di cancelleria come altri pubblici ufficiali (con la non piccola differenza di non essere entrati per concorso e di non aver dovuto "prestare giuramento di fedeltà" allo Stato) in gangli alquanto delicati come le esecuzioni immobiliari, le procedure fallimentari, gli uffici dei giudici di pace, le corti d'appello sia civili che penali, le stesse procure. Le precedenti società che svolgevano questo delicato lavoro, come Data Service ed Insiel, sono state sostituite dalla Asteimmobili Servizi spa con sede sociale presso l'A.B.I. (via delle Botteghe Oscure 46 di Roma) e come soci un pool di banche,quali Intesa San Paolo S. p. A., SI TE BA S. p. A., UGC Banca (Gruppo Unicredit), ICCREA Holding, Banca Monte Paschi di Siena, Credit Servicing, Banca Sella, Banco di Desio, Banca Carige, Banca Popolare di Verona e Novara, Interhol 2001 s.r.l., Banca del Piemonte, Bipielle S.G.C., Banca Popolare di Milano, Banca Popolare dell'Emilia Romagna, Banca Popolare di Puglia e Basilicata, Banca Popolare di Lajatico, Banca Popolare di Sondrio; per aver offerto un invidiabile vantaggio competitivo imbattibile,ossia la gratuità del servizio offerto. Come mai imprenditori taccagni e vessatori come le banche,dovrebbero offrire prestazioni di servizio gratuite allo Stato? Per chiudere il cerchio,essendo la Asteimmobili di proprietà dell'Abi, e delle banche,che avrebbero investito 3,5 milioni di euro in questa operazione, con una generosa offerta con la finalità privatistica, come ad es. la trasformazione dei pignoramenti degli immobili (chiesti al 99% dalle stesse banche!) in vendite all'asta; oppure le procedure fallimentari di società (che devono soldi alle banche, altrettanto spesso); l'archiviazione (o no, si potrebbe anche sospettare, visto che non sempre il deposito di un atto processuale di diritto civile prevede rilascio di una ricevuta) degli atti e delle sentenze. Le banche gestiranno questi servizi con molta più efficienza, ma con minore attenzione per l'interesse pubblico, per la terzietà degli atti della pubblica amministrazione, per i diritti dei vessati cittadini sottoposti ad ogni sorta di abuso da parte degli Istituti di credito,alla stessa stregua di un “Dracula” chiamato a gestire la banca del sangue ! Per questo evidente conflitto di interessi tra gli istituti di credito,che avrebbero il dovere di salvaguardare anche il sudato risparmio investito nelle abitazioni per acquistare la prima casa per abitarci, tutelato dalla Costituzione,e la voracità di banche, non aduse a guardare mai le esigenze dei cittadini ed andare incontro a temporanee esigenze per onorare gli impegni,nel caso di specie con l’allungamento non oneroso della durata dei mutui stessi, i Senatori Di Lello, Casson (ex magistrati penali),Bordon,hanno presentato una interrogazione parlamentare al Governo e l’Adusbef,in esposti denunce alle Procure di Milano,Roma e Genova,ha chiesto di aprire un’indagine nei confronti dei legali rappresentanti di ABI- associazione bancaria italiana e di Intesa Sanpaolo S.p.A.,SI TE BA S.p.A.,UGC Banca (Gruppo Unicredit), ICCREA Holding,Banca Monte Paschi di Siena, Credit Servicing, Banca Sella, Banco di Desio, Banca Carige,Banca Popolare di Verona e Novara, Interhol2001 S.r.l., Banca del Piemonte, Bipielle S.G.C.,Banca Popolare di Milano, Banca Popolare dell'Emilia Romagna, Banca Popolare di Puglia e Basilicata, Banca Popolare di Lajatico, Banca Popolare di Sondrio e ministro della Giustizia pro-tempore, quantomeno per il delitto di cui all’art. 416 c.p., per il compimento di atti di cui agli artt.374 (Frode processuale), 377 (intralcio alla giustizia), 476 ( falso materiale commesso da pubblico ufficiale), 479 (falso ideologico commesso da pubblico ufficiale), 490 (soppressione, distruzione o occultamento di atti veri), 491 bis ( falso in documenti informatici), o i subordine 340 cp (interruzione o turbativa di ufficio o servizio pubblico). Si chiede altresì, ove siano accertate delle interessenze tra i contraenti, di procedere per i delitti di cui agli artt.. 319 (corruzione per atti contrari ai doveri d’ufficio), 319 ter (corruzione in atti giudiziari) e per ogni altra fattispecie accertanda.

17/10/2007

Documento n.6883

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