MADOFF, IL CAPRONE ESPIATORIO – SCARICANDO UN SECOLO E MEZZO SULLA GROPPA DI BERNIE, BANCHE E SEC LA FANNO FRANCA

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MADOFF, IL CAPRONE ESPIATORIO – SCARICANDO UN SECOLO E MEZZO SULLA GROPPA DI BERNIE, BANCHE E SEC LA FANNO FRANCA - NON è POSSIBILE UNA TRUFFA DA 50 MLD $ SENZA COMPLICITà IN ALTO - RECUPERATI SOLTANTO 1,2 MLD $ (MA IL GROSSO DEI 50 MLD DOV’È?) Glauco Maggi per "La Stampa" tratto da www.dagospia.it Da una parte la bella cifra di 65 miliardi di dollari. Dall'altra gli anticipi che, finora, il fiduciario per la bancarotta della Madoff Securities Irving Picard ha potuto mettere insieme, a parzialissimo recupero delle perdite lamentate. In mezzo, un tesoro nascosto ancora tutto da spiegare, individuare, restituire. Non può essersi mangiato tutto Bernie Madoff, che aveva qualche villa, una barca, e un regime di vita d'alto bordo ma non era uno scialacquatore. Tra l'altro, era proprio il suo stile improntato all'aplomb, più che alla spacconeria, a farne un «ricco con giudizio», filantropo amico di filantropi, non uno sceicco dalle mani bucate. Seguire la trafila giudiziaria del recupero, che è in essere dal dicembre scorso, offre solo qualche lume sulla parte visibile del tesoro. Un filone sono le proprietà immobiliari della famiglia, come l'attico su Park Avenue a Manhattan (7,5 milioni), la casa al mare a Montauk, Long Island (altri 7 milioni), una villa in Francia e una seconda casa nella campagna a Nord di New York. Venerdì scorso, la moglie Ruth ha firmato un accordo con gli investigatori rinunciando a quasi tutto il patrimonio che aveva intestato insieme al marito, strappando per sé 2,5 milioni di dollari. Lei, 68 anni, non ha perso tutto. Ha ceduto decine di milioni in cash e titoli (veri, non quelli del marito), la sua quota negli immobili, gioielli assicurati per oltre 2,6 milioni, due pellicce valutate 48.500 dollari, altri 8.500 in argenteria, 18 mila in coperte e lenzuola di lino. Tutta roba di classe, ma sempre spiccioli pensando alla Grande Voragine. Anche aggiungendo i 25,5 milioni che Picard ha ricavato vendendo le operazioni di trading di Borsa della ditta. E anche contando i 235 milioni dal Banco Santander, la banca spagnola tra le più esposte per aver trafficato con i fondi finti di Madoff, che ha transato per non essere citata da Picard. Finora, il fiduciario del fallimento ha individuato 1,2 miliardi di dollari, scrive il Wall Street Journal. Nessuno azzarda quanto potrà essere larga, alla fine, la forbice tra i 50 miliardi autodenunciati dallo stesso Madoff il giorno della «confessione» ai figli e alla moglie nel dicembre scorso, saliti poi a 65 con le indagini della Fbi e della Sec, e quanto emergerà dall'opera di scavo del segugio Picard. Come può una sola persona architettare, gestire, organizzare, nascondere una truffa di queste proporzioni? La Sec non ci crede, e sta indagando su tutti coloro che hanno ritirato, negli anni, laute rate dei loro «investimenti». Ci saranno pure quelli in buona fede, ma stanno venendo a galla broker, consulenti, fiancheggiatori che avevano trattamenti preferenziali, sia per i riscatti sia per le commissioni che percepivano. E' una traccia che può portare lontano: se erano tanti e sparsi gli amici di Madoff che erano in combutta diretta, o almeno chiudevano gli occhi sul vero business della loro gallina dalle uova d'oro, i rivoli dei miliardi perduti si moltiplicano d'incanto. Uno, dieci, cento Madoff, per dire, rendono plausibile una spartizione più larga del tesoro.

30/06/2009

Documento n.8011

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