"LEGA A" BATTEZZATA DAL NOTAIO - BERETTA PRESIDENTE CON UN INGAGGIO DI 350 MILA EURO L'ANNO. SU E GIU' (IN TRENO,NON A PIEDI) TRA ROMA E MILANO

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"LEGA A" BATTEZZATA DAL NOTAIO - BERETTA PRESIDENTE CON UN INGAGGIO NON DA CALCIO: 350 MILA EURO LORDI L'ANNO - SU E GIU' TRA ROMA E MILANO: IN TRENO - RIUNIONI DELL'ASSEMBLEA OGNI GIOVEDì - GALLIANI: "POVERA B, NON MI HAI CREDUTO"... Antonello Capone per la Gazzetta dello Sport E' nata davvero. La Lega A del calcio italiano da ieri pomeriggio è l'associazione ufficiale dei club di serie A che hanno firmato costituzione, statuto e regolamento davanti al notaio Calafiori. E all'unanimità hanno eletto presidente il manager Maurizio Beretta. E adesso via con una struttura e un programma rivoluzionari. «Sarà operativa da luglio 2010 dopo il benestare della Figc per far brillare un'eccellenza del made in Italy a livelli internazionali», spiega Beretta. Beretta si intimidisce quando lo chiamano presidente: «Io sono un implementatore di venti ottimi imprenditori che in una delle loro aziende, il calcio, a poderosi investimenti aggiungono la passione. Che è anche quella della gente che va allo stadio e guarda le partite in tv, che si anima nei bar, che trae motivo di conversazione che abbatte muri, religioni, razze, sessi, età, 740. Che si esalta per un campione. Io per Platini. E in un momento di crisi economica delicata gli imprenditori del calcio hanno deciso compatti: non tirarsi indietro, ma investire rinnovandosi, prendere il meglio delle esperienze estere che ora costituiscono il mio pane quotidiano di studio, agire con flessibilità e riformando: il nostro calcio ha larghi margini di crescita e capacità di produrre nuova ricchezza anche per il Paese, oltre ad aumentare tasso tecnico e spettacolare. Tutto farà bene alla A, ma anche alla B, al calcio e allo sport interi. Il motore che tira si chiude in officina e nella galleria del vento per essere più scattante. Ché se vince, vincono tutti. E sentiamo forte l'appoggio delle istituzioni del Paese. E' una occasione unica per tutto il sistema Italia. Da quando abbiamo cominciato a discutere siamo andati sempre avanti raggiungendo ad ogni riunione risultati veri». Il manager è il primo che dà l'esempio: impegno costante e continuo, su e giù Roma-Milano (preferisce il treno), lavoro di organizzazione e di lobby in cui è diventato maestro attraverso le esperienze in Rai, Fiat e Confindustria. Per 350 mila euro l'anno. Lordi. Galliani del Milan parla di «giornata storica per il calcio italiano. Ma c'è il dispiacere di non essere stati ascoltati e creduti dalla B. E lo dice uno che è stato chiamato nel calcio da Berlusconi perché mi considerava l'esperto avendo fatto esperienza da dirigente e azionista del Monza». Cobolli Gigli della Juventus: «Abbiamo dimostrato la nostra decisione e voglia di fare. Bene e in fretta. Quello del futuro sarà un calcio più equilibrato. In A e anche nelle altre categorie». Zamparini del Palermo il 2 febbraio, con una lettera di diffida a votare Matarrese e convocando i presidenti al Gallia, ha avviato la rivoluzione: «Sono felice per la concordia. Discutiamo, ma non litighiamo. Ho voglia di festeggiare. Organizzando due giorni di studio dei presidenti e di chi ci ha seguito credendoci nella mia tenuta in Toscana». Statuto e regolamento con tante novità a cura dei legali Cantamessa (Milan, ha studiato la Lega A in quattro fasi storiche: 1998, 2001, 2005 e 2009), Cappellini (Inter), Campoccia (Udinese), Campagna (Fiorentina). Struttura snella: presidente, direttivo di 8 presidenti di club e assemblea «che si riunirà ogni giovedì alle 12 a Milano: ognuno può programmarsi», dice Beretta.

15/05/2009

Documento n.7924

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