La Repubblica 24-4-2007 Popolare di Matera, scandalo mutui "Una vera associazione a delinquere" La Finanza: tassi stracciati e garanzie finte

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La Repubblica 24-4-2007 Popolare di Matera, scandalo mutui "Una vera associazione a delinquere" La Finanza: tassi stracciati e garanzie finte a giudici e industriali FRANCESCO VIVIANO. In attesa che la pm di Matera decida se chiedere il rinvio a giudizio dei 35 indagati (tra questi il presidente Donato Masciandaro, il direttore generale Giampiero Marruggi, il vice Antonio Scalcione e l'amministratore delegato Guido Leoni) Da giovedì sono arrivati all'istituto anche gli ispettori della Banca d'Italia Due Procure stanno indagando su una serie di prestiti. Coinvolti anche politici locali Ecco il rapporto delle Fiamme Gialle sulla banca DAL NOSTRO INVIATO MATERA - E' tra due fuochi la Banca Popolare del Materano (Gruppo Popolare Emilia Romagna). Da una parte gli ispettori della Banca d'Italia giunti giovedì scorso a Matera per controllare l'allegra gestione dell'istituto di credito; dall'altra le procure di Catanzaro e di quella materana che stanno indagando su una serie di concessioni di mutui per milioni e milioni di euro senza ipoteche né garanzie, concessi a politici, magistrati, imprenditori e "amici degli amici". Gli inquirenti vogliono fare luce su quello che ritengono un vero e proprio "comitato d'affari", una "struttura parallela", che secondo la Guardia di Finanza, agirebbe all'interno della Banca Popolare del Materano, i cui vertici sono indagati con l'accusa di truffa aggravata e associazione a delinquere. "Sto ancora lavorando - dice il pubblico ministero Annunziata Cazzetta - e non posso certo parlare di un'inchiesta in corso". In attesa che la pm di Matera decida se chiedere il rinvio a giudizio dei 35 indagati (tra questi il presidente Donato Masciandaro, il direttore generale Giampiero Marruggi, il vice Antonio Scalcione e l'amministratore delegato Guido Leoni) un altro magistrato, il procuratore di Catanzaro Luigi de Magistris, sta intanto indagando sui giudici di Matera che sarebbero stati "favoriti" dall'istituto di credito. Proprio a lui la Guardia di Finanza ha consegnato in questi giorni un rapporto esplosivo, secondo il quale all'interno della Banca Popolare del Materano opera "una vera e propria associazione per delinquere". Ecco cosa scrivono nel loro rapporto i militari delle Fiamme Gialle. "A commento delle pratiche di mutuo esaminate (diverse centinaia ndr) è stata accertata la presenza di un certo sodalizio, di un comitato d'affari che gestisce la banca orientandone decisioni e strategie secondo indirizzi che non sempre appaiono ispirati a regole di prudenza e contenimento del rischio, né tantomeno a tutela dell'interesse principale della banca, rappresentato dal patrimonio amministrato". Ed ancora: "Tale ristretto comitato d'affari, operante in maniera occulta e parallela rispetto agli organi amministrativi, che gestisce ed orienta, propone remunerative corsie preferenziale per i clienti più privilegiati. Le condotte penalmente rilevanti appaiono ulteriormente aggravate sia dalla loro sistematicità sia dal fatto che risultano poste in essere da dirigenti della banca e da professionisti operanti all'interno dell'istituto di credito in esclusivo vantaggio di certa selezionata clientela che, di fatto, risulta finanziata ed in taluni casi sovvenzionata, in palese contraddizione con le più elementari regole di mercato e di cautela gestionale dell'istituto del credito". Il rapporto delle fiamme gialle, adesso passato ai raggi x dalla Banca d'Italia e dalla procura di Catanzaro, si conclude affermando che "a parere di questo Comando, si rilevano i contorni di una vera e propria associazione per delinquere finalizzata al mendacio bancario ed alla truffa in danno dei soci e della moltitudine di clientela della banca". Tra i casi più eclatanti, viene ricordato un finanziamento di un milione di euro, ottenuto e poi sequestrato, destinato alla convivente di un ufficiale dei carabinieri, che a garanzia aveva dato un terreno acquistato due settimane prima della concessione del mutuo per un valore di soli 22 mila euro. Altro caso: quello di 620 mila euro concesso al presidente del tribunale di Matera, Iside Granese (indagata a Catanzaro assieme al procuratore capo Giuseppe Chieco ed a quello di Potenza, Giuseppe Galante): si tratta di un mutuo ventennale al tasso fisso del 2,95 per cento. Seguono tanti altri mutui milionari concessi ad imprenditori (anche quelli che avevano ipoteche con altri istituti di credito) a familiari di politici e a magistrati, molti dei quali sono finiti "in incaglio" e venduti dalla Banca alla "Mutina" (la società di cartolarizzazione controllata dal Gruppo Banca Popolare Emilia Romagna e di Matera) e che difficilmente potranno essere portati a buon fine "perché - scrivono i finanzieri - privi di garanzie e di ipoteche di qualunque genere". ________________________________________ Il Giorno 24-4-2007 MASCIANDARO "Giganti per il business globale Ma c'è spazio per i piccoli" di VITTORIO DALLAGLIO MILANO. GIGANTI bancari senza frontiere. Oggi da Londra ad Amsterdam con la maxi Opa di Barclays su Abn. Domani, chissà, da Milano a Parigi via Monaco di Baviera con Unicredito verso Societé Generale. La seconda ondata del consolidamento nel settore creditizio ha fatto saltare ogni illusione di protezione nazionale. Professore, perchè si è scatenata questa corsa a fusioni-kolossal? "Il fatto nuovo è che sui mercati hanno fatto irruzione investitori istituzionali sempre più forti e aggressivi" risponde Donato Masciandaro, docente di economia monetaria all'Università Bocconi e studioso del sistema creditizio. Chi sono questi soggetti ? "Con l'integrazione dei mercati si sono sviluppati soggetti finanziari con enormi risorse finanziarie, dai fondi pensioni fino ai più aggressivi fondi hedge. Hanno un peso rilevante e rappresentano un fattore dinamico sulla struttura proprietaria, sia di aziende industriali sia di banche. E chiedono conto dei loro investimenti" Eravamo abituati ad azionariati più stabili.. "Questi si muovono con logiche di mercato, padroni senza volto di cui spesso non sappiamo nulla, capitali che attraversano tutte le frontiere" Si, ma perchè questi capitali inseguono dimensioni internazionali sempre più grandi ? "Perchè il business di una grande banca non è più l' intermediazione, cioè raccogliere e prestare denaro. Le banche sempre più devono assumere posizioni di rischio. E lo possono fare solo con grandi dimensioni e grandi competenze". Facciamo un esempio... "Se un istituto di credito pensa di entrare in un gruppo internazionale di telecomunicazioni deve avere la forza finanziaria ma anche le competenze per farlo. Può farlo Mediobanca o Banca Intesa ma non la piccola banca locale". Per Romano Prodi è "salutare e positiva" la tendenza verso i maxi aggregati bancari ma occorre anche il rafforzamento delle banche locali. C'è posto per le loro? "Certo, si va assestando un sistema duale. Da una parte banche nazionali a vocazione europea, dall'altra un tessuto di banche territoriali. Le piccole banche locali di credito cooperativo che si mettono in rete fra di loro". In Italia i giganti internazionali sono due, Intesa e Unicredito. Gli istituti medi che faranno? "Cercheranno dimensioni di scala, o aderendo a uno dei due poli, come Carifirenze in Intesa-Sanpaolo, o cercando maggiori spazi autonomi come con le recenti fusioni fra banche popolari" Con quali vantaggi di efficienza per i clienti? I giganti non dominaranno il mercato? "Il problema è la concorrenza. Tutti i soggetti bancari si affronteranno sul territorio, sui costi e sui servizi. La competizione dovrebbe trasferire a valle tutti i vantaggi della concorrenza". ________________________________________ Da vita.it 23/12/2004 Masciandaro, nuovo presidente della Banca Popolare del Materano di Redazione ([email protected]) Subentra ad Attilio Caruso il quale, come annunciato a giugno, ha lasciato ieri il suo incarico Il Consiglio di amministrazione della Banca Popolare del Materano (Gruppo Banca Popolare dell'Emilia Romagna) ha eletto nuovo presidente dell'istituto, Donato Masciandaro. Il nuovo presidente, consigliere di amministrazione della banca dal 1994, ricopriva già la carica di vice presidente. Subentra ad Attilio Caruso il quale, come annunciato a giugno, ha lasciato ieri il suo incarico. Donato Masciandaro, 43 anni, sposato e con due figli, è nato a Matera e risiede a Milano. E' professore di economia monetaria all'Università Bocconi di Milano e presso l'Università degli Studi di Lecce. Ricopre, inoltre, diversi incarichi in istituzioni finanziarie ed è probiviro della Borsa italiana. ________________________________________ Il Sole 24 Ore 6-4-2007 Antiriciclaggio Partono i lavori per il testo unico ROMA Sarà insediata subito dopo le feste pasquali la commissione di studio incaricata di raccogliere in un Testo unico tutte le disposizioni, legislative e regolamentari, in tema di antiriciclaggio. L'obiettivo è quello di "eliminare le duplicazioni,chiarire e riorganizzare gli interventi in materia".Lo ha annunciato il sottosegretario all'Economia Mario Lettieri, che presiederà la commissione. Insieme con Lettieri, a comporre l'organismo sono stati chiamati Pier Luigi Vigna e Luigi Ciampoli, rispettivamente procuratore generale onorario e sostituto procuratore onorario presso la Corte di cassazione, Raniero Razzante, docente di Legislazione antiriciclaggio all'Università di Macerata, Donato Masciandaro, professore di Economia monetaria presso il centro"Paolo Baffi"dell'Università Bocconi di Milano, Renato Righetti, capo servizio antiriciclaggio dell'Ufficio italiano cambi, Giuseppe Vicanolo, capo del terzo reparto operazione della Guardia di finanza, Glauco Zaccardi, magistrato dell'Ufficio legislativo finanze, Giuseppe Maresca, capo della direzione Valutario, antiriciclaggio e antiusura del dipartimento del Tesoro, ed Emanuele Fisicaro, docente universitario, cultore di diritto penale commerciale all'Università di Bari."La delega alla commissione è stata accordata fino a fine anno - ha spiegato Lettieri- ed entro questa data cercheremo di ultimare i lavori". Intanto, la bozza definitiva del decreto legislativo che recepisce la Terza direttiva antiriciclaggio (2005/60/Ce) si avvicina al traguardo del Consiglio dei ministri. Il testo, ritoccato in alcuni punti per accogliere i suggerimenti delle categorie ascoltate nei mesi scorsi, dovrebbe infatti approdare a Palazzo Chigi entro fine aprile. E proprio lo schema di decreto legislativo è "un ottimo punto di partenza -ha assicurato Lettieri - per redigere il Testo unico antiriciclaggio,perché abrogae sostituisce buona parte della normativa precedente". V.M.

24/04/2007

Documento n.6536

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