La "Farina del diavolo" di Max Weber - 3^ parte (dal 6.3.02 al 4.9.02)

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LA FARINA DEL DIAVOLO (3^ parte) NON PER SOLDI, MA PER DENARO di Max Weber

Cari visitatori, Max Weber,pseudonimo di un giornalista "abbastanza" informato,inizia da oggi la collaborazione con Adusbef in una rubrica quotidiana denominata: "La Farina del Diavolo",con il sottotitolo: "non per soldi,ma per denaro". Tratterà liberamente le questioni di attualità,come la dimenticata questione morale; le prevaricazioni dei potenti e dei prepotenti; il teatrino della piccola politica italiana; la recita a soggetto di cortigiani al servizio del "principe di turno"; i temi della legalità; le storie di ordinaria ingiustizia dei cittadini e delle cittadine; episodi di "malabanca" e di ordinaria prevaricazione; la spartizione della Rai; l?inganno di una informazione asservita ai poteri forti; il ruolo delle autorità vigilanti; l?inflazione calante con prezzi galoppanti. L?unica condizione posta (la collaborazione è gratuita),è quella di non avere censure. Augurandomi che Max Weber possa trovare il "favore" dei visitatori Adusbef,auguro a tutti voi,cari utenti e consumatori, una buona lettura. Elio Lannutti (Presidente Adusbef) Roma, 31.1.2002
La Farina del Diavolo riprende due notizie curiose, apparentemente non legate tra loro: il "cane di quartiere" e l?incidente in bicicletta del presidente della Rai Baldassarre. Arriva il cane di quartiere, ma il presidente della Rai non lo sa: per evitarlo, cade dalla bicicletta e si frattura il bacino. Il "cane di quartiere" è la proposta che il senatore Giuseppe Bongiorno ha presentato in un disegno di legge nel quale si prevedono misure a tutela dei canili pubblici e dei cani. Il cane di quartiere,a patto che sia animale docile, sarà adottato dalla popolazione che si incarica di sfamarlo. Mentre il senatore ed ex sindaco di Castelvetrano (TP) presenta la sua proposta di legge, il presidente della Rai Baldassarre, cade dalla bicicletta per non investire un cane che gli taglia la strada e si frattura il bacino. Prognosi: 30 giorni,ma sarà presente -ha fatto sapere- al consiglio di amministrazione Rai per completare le nomine. Il fatto è accaduto a Terni e le cronache non lo riferiscono, ma l?animale che ha tagliato la strada al professor Baldassarre, deve essere certamente un cane di "campagna",se fosse stato di "quartiere",sarebbe stato così "docile" e rispettoso, da non osare cotanta impudenza nei confronti del presidente emerito della Consulta,nominato-è stato scritto- proprio dal partito del senatore Bongiorno ! Ironia della sorte a parte,inviamo al presidente Baldassarre i migliori auguri di pronta guarigione. Li, 11.6.2002 __________________________________ HA SENSO PAGARE IL CANONE RAI PER FINANZIARE, CON I SOLDI DEI CITTADINI, IL PENSIERO UNICO ? Anche il centrosinistra aveva lottizzato la Rai,affidando ad un militante come Zaccaria,la carica di presidente. Ma i pur navigati "designatori" dell?Ulivo,che provenivano in qualche caso, dall?antica scuola democristiana,sono stati dei dilettanti allo sbaraglio di fronte alle nomine dei direttori di reti e di testata scientificamente spartiti a tavolino da Lega,Forza Italia,AN. Mai come ora è necessaria la schiena dritta dei giornalisti,non ci dobbiamo piegare al pensiero unico e ad una rappresentazione mistificante della realtà per propagandare con i mezzi televisivi il miracolo italiano,la realizzazione dei sogni nella terra promessa da Berlusconi: poco importa se le tasse aumentano ed i posti di lavoro diminuiscono, le pensioni si assottigliano ed è sempre più difficile arrivare a fine mese specie per le famiglie monoreddito che ci hanno creduto. Dopo le nomine,non desterebbe meraviglia se venisse ripescato l?ufficio propaganda,a carico dei contribuenti,per correggere quelle notizie che sfuggono al controllo ferreo del detentore del 90 per cento dei mezzi radiofonici, televisivi e della carta stampata. Restano le tribune dell?accesso, ossia quegli spazi di 10 minuti autogestiti in onda sulle reti Rai scientificamente monopolizzate da movimenti fiancheggiatori. Basta vedere la delibera della Sotto Commissione di Vigilanza Rai del 27 marzo scorso: su 200 richieste presentate, ben 52 (il 25 per cento) sono andate ad un movimento consumerista della Casa delle Libertà ! Il senso dello Stato e delle istituzioni dovrebbe prevalere in una opposizione che non esiste, fragile ed impreparata all?attraversata del deserto. Ma la domanda sorge spontanea: continua ad avere senso finanziare con il canone,una informazione a senso unico ? Perché le associazioni dei consumatori non si fanno promotrici di una campagna di disobbedienza civile per attivare milioni di disdette ad un iniquo balzello, com?è il canone Rai,odioso ed inviso alla totalità dei cittadini,per finanziare il pensiero unico ? Li,16.4.2002 ________________________________ SE NON MILITARIZZA LA RAI AI VOLERI DI BERLUSCONI- FINI, SI DIMETTERA? IL PRESIDENTE BALDASSARRE ? L?ex presidente della Corte Costituzionale Antonio Baldassarre,presidente Sisal e pluriconsulente giuridico dalle simpatie giovanili comuniste, è un uomo dal piglio decisionista: non appena (auto) eletto presidente Rai è subito andato a ringraziare il primo dei re magi (come si è simpaticamente ribattezzato il ministro Gasparri),senza aspettare la convocazione in commissione parlamentare di vigilanza sulla Rai, dimenticando che deve ad essa rispondere, piuttosto che ai ministri ed al Governo. A meno di due mesi dalla nomina,piuttosto che essere super-partes,non fa che schierarsi a favore delle iniziative del Governo ponendo le basi,anche nelle nomine dei direttori di reti e di testata (compito che la legge assegna al direttore generale),per la televisione unica asservita all?esecutivo,alla dalla faccia del pluralismo,della libertà d?informazione e dei richiami scritti delle istituzioni europee. "Il controllo di Berlusconi sulle TV pubbliche e private,rappresenta una sfida all?architettura costituzionale europea. Da un anno l?Ocse invita il Governo italiano a separare il potere esecutivo da quello dei media,invece l?Italia mantiene un sistema unico al mondo,paragonabile solo al Kazakistan,dove le TV di Stato,una volta privatizzate,sono passate alla moglie del presidente. E quando abbiamo fatto presente che la situazione era insostenibile,quel regime ci ha risposto: c?è un caso analogo nel cuore dell?Europa,l?Italia: che volete da noi ?". Non è un commento tratto da analisi di commentatori italiani pervasi dal virus comunista, ma brani di una lettera che il commissario per le libertà dei media dell?Ocse il tedesco Freimut Duve,ha inviato al presidente della Convenzione europea Giscard d?Estaing,che concludeva:"Caro Giscard,non vorrei che l?Italia fosse il primo Stato membro a subire le sanzioni del Trattato di Nizza,cioè la perdita di voto in commissione europea,a causa del monopolio dell?informazione del suo premier". Il presidente Baldassarre non solo continua ad esercitare la professione di avvocato e quella di presidente Sisal,ma esercita indebite pressioni sulle nomine Rai,che spettano al direttore generale Agostino Saccà: la posta in gioco è così alta,che i bene informati ipotizzano addirittura le dimissioni, qualora non raggiunga lo scopo di militarizzare la TV pubblica alle esigenze del "duopolio" Berlusconi-Fini. Auguri presidente ! Li,14.4.2002 ___________________________________ ILLEGITTIME SCHEDATURE DEI CITTADINI ED ABUSI DI BANCHE DATI DI SOCIETA? PRIVATE COSTITUITE DA BANCHE. CRIF SPA,la Centrale dei rischi finanziari, fondata a Bologna nel 1989,di proprietà dell?Associazione Bancaria Italiana (ABI),con sede in Via Lame,15, tel 051-6431411 fax 051-221865,e-mail [email protected] vanta 350 istituti bancari e finanziari aderenti; 24.000 filiali italiane collegate on-line con Crif quotidianamente; 50 milioni di posizioni censite ed aggiornate in tempo reale. Crif (si legge in alcuni siti bancari) con sede in Bologna, è l?ente di rilevazione dei rischi creditizi e di insolvenza e di banche dati, nell?interesse degli intermediari finanziari. Per evitare di erogare finanziamenti a soggetti poco "affidabili", banche e società finanziarie hanno tutto il diritto di assumere informazioni sulla solvibilità dei clienti. Non hanno però alcun diritto di schedare,tra le "50 milioni di posizioni censite",quei cittadini che non si sono mai sognati di chiedere un prestito nella loro vita. La banca dati del Crif, scheda sistematicamente,tutte quei nominativi di cittadini,non importa se omonimi,che hanno perfino ritardato di un giorno la rata di pagamento di un prestito o che hanno avuto ritardi nell?onorare tratte o cambiali 20 anni prima. Può capitare quindi che un cittadino la cui onorabilità è sacrosanta,si accorga di essere finito nella lista nera del Crif,quando gli viene negato un prestito, un finanziamento o l?apertura di un conto corrente bancario. La legge riconosce,come unica banca dati ufficiale sui protesti,quella detenuta dalle camere di commercio oltre alla Centrale Rischi della Banca d?Italia ed ha imposto alle banche dati private,di uniformarsi a quelle pubbliche. Se il nominativo di un cittadino non compare su banche dati pubbliche,non dovrebbe essere presente nei vari Crif,che al contrario abbondano di centinaia di migliaia di nominati difficilmente cancellabili. Il Garante per la tutela dei dati personali,ha recentemente imposto la cancellazione dal Crif di un nominativo presente abusivamente su quella banca dati. Sarebbe atto di civiltà una eventuale battaglia delle associazioni di tutela dei consumatori,far rimuovere tali abusi frutto di una concezione arbitraria delle regole e del diritto. Li,9.4.2002 _______________________________ GLI INNUMEREVOLI CONFLITTI DI INTERESSE DI PRESIDENTE E CONSIGLIERI RAI MINANO LA DEMOCRAZIA. Il prof. Antonio Baldassarre,ribattezzato bonariamente da un ministro "il terzo dei Re Magi",non solo continua imperterrito ad esercitare la professione di avvocato, incompatibile con la carica di presidente di un?azienda concessionaria di pubblico servizio (ieri è stato segnalato al Consiglio di Stato nelle vesti di difensore),ma è pure entrato nella giunta degli industriali romani,come ha entusiasticamente annunciato il Presidente dell?Unione Industriali di Roma, Giancarlo Elia Valori. E Marco Staderini,un altro consigliere Rai nominato dal centro-destra,ha lasciato la carica di amministratore delegato per assumere quella di presidente di Lottomatica, un?azienda sempre più citata dal servizio pubblico. Il vero Max Weber,considerato uno dei padri del capitalismo liberale,in uno scritto di qualche decennio fa intitolato "La Politica come Professione",seppur guidato da una concezione elitaria della politica,alla quale potevano accedere solo quelli che avevano una buona condizione economica, riteneva incompatibile le cariche pubbliche con la professione privata. Mentre i nostrani liberali all?amatriciana, nell?occupare militarmente cariche pubbliche, sorvolano con non chalance un fondamentale principio etico,rafforzando quegli incarichi privati ancor più alimentati dal ruolo pubblico rivestito, continuando a fare affari,in una commistione indecente di ruoli. Li,28.3.2002 __________________________________ IL LIBERALE Il prof. Antonio Martino,ministro della Difesa,pubblicamente apostrofato come cretino dall?on. Berlusconi,quello sì che è un autentico liberale. "Io sono un liberale,accetto le critiche,ma non tollero che gli orfani di Stalin e i nostalgici della Repubblica di Salò diano lezioni di libero sindacalismo a me",ha affermato testualmente in una intervista. L?ultima gaffe del ministro "liberale" è stata quella di consigliare agli italiani di barricarsi in casa,per rispondere all?allarme Usa sul terrorismo e per evitare le bombe. Qualche giorno prima aveva definito Cofferati un vanitoso,sol perchè aveva portato a Roma 3 milioni di persone a manifestare contro il "liberale" disegno di abolire l?art.18 dello Statuto dei Lavoratori,vero intralcio ad un agire economico della razza padrona che deve poter "liberamente" licenziare i lavoratori se gli stanno antipatici, nella più grande manifestazione pacifica che la recente storia ricordi. Il liberismo è rispetto,tolleranza,accettazione delle critiche,ma se un "liberale" come Martino dimostra insofferenza verso i principi "liberali" e definisce contigui al terrorismo 3 milioni di lavoratori ed organizzazioni sindacali che hanno lasciato i morti nelle piazze per far affermare la democrazia "liberale" che dà la possibilità di parola anche al prof. Martino,allora il Governo,oltre ad aver perso da tempo la faccia,ha perso pure la testa, che non tutti sanno usare nella critica "liberale". Li 28.3.2002 ______________________________ "I FASCISTI STALINISTI" D?EUROPA: VUOI VEDERE CHE L?UE, SI SOSTITUIRA? ALL?URRS, NEL MANGIARE I BIMBI "PADANI" ? CE LO VEDETE IL "COSACCO" PRODI,CHE PORTA AD ABBEVERARE I CAVALLI, NELLA FONTANA DI SAN PIETRO ? Fa una gran fatica l?on.le Berlusconi,il San Sebastiano martirizzato,a rassicurare i suoi amici del partito popolare europeo che il Governo da lui presieduto è europeista: il senatur Umberto Bossi,nel suo linguaggio colorito,però ruspante e sincero,ha definito l?Unione Europea un covo di fascisti-stalinisti (solo l?Emilio Fede,quando in una notte gli crollò il castello costruito su una cartina geografica con tanto di bandierine issate in maggioranza sulle regioni dal centro-destra,coniò il termine fascista-stalinista, in una memorabile diretta con Mannhemeir), popolata da viziosi pedofili. Ma neanche il potente ministro dell?Economia prof. Tremonti,portatore nel governo, di interessi ben definiti, è tenero con la commissione europea,che ha sbagliato a comminare una multa alle amate banche,nè con l?Antitrust europeo del prof.Monti, i cui poteri ispettivi non possono spingersi al domicilio delle aziende,per cercare magari le prove su eventuali accordi collusivi e pratiche di cartello che restringono la concorrenza e danneggiano i consumatori. Evviva la schiettezza ! Visto che l?Europa tratteggiata dal ministro Bossi ha sostituito l?Unione Sovietica di Stalin e Breznev,il passo successivo sarà quello di appioppargli l?epiteto di "mangia-bambini-padani",come quello affibbiato ai comunisti nel dopoguerra dalla propaganda filo-americana. Ce lo vedete il "cosacco" Prodi, che porta ad abbeverare i cavalli, alla fontana di San Pietro ? Li,6.3.2002 In fondo alla pagina, le altre parti de "La Farina del diavolo"

05/09/2002

Documento n.3138

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