Intervista a Lannutti di Adusbef di Chiara Capotondi

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Intervista a Lannutti di Adusbef/Associazione a difesa dei diritti degli utenti delle banche Una bocciatura per la manovra di Padoa-Schioppa di Chiara Capotondi Abbiamo, in vista delle stangate che ci aspettano, intervistato e chiesto consigli ad Elio Lannutti, presidente dell'Adusbef, associazione onlus che, dal 1987, è a tutela del cittadino. Adusbef (associazione senza fini di lucro per la difesa degli utenti dei servizi bancari, finanziari, postali e assicurativi), opera a livello nazionale (con centodieci sedi in Italia), per informare, promuovere ed assistere consumatori e utenti disorientati dai tecnicismi delle banche stesse. Adusbef vanta, ad oggi, circa sessantamila iscritti. E' membro fondatore del Cncu (Consiglio nazionale dei consumatori e degli utenti), che fa capo al ministero dello Sviluppo economico. Lannutti, dopo una parentesi politica (si candida nel 2005 con l'Italia dei Valori di Di Pietro e nel 2006 con i Verdi di Pecoraro Scanio, senza venire eletto), torna a "lavorare dall'interno" con la sua associazione. Non possono mancare domande sulla Finanziaria, ma chiediamo prima come sia sorta l'idea di una onlus per i consumatori. "Lavoravo in banca - ci racconta - ma ho deciso di diventare giornalista ed ho fondato l'Adusbef che, tengo a sottolinearlo, non ha colore politico. Mi ispiro, in questo mio lavoro alla frase del drammaturgo Brecht che non vedeva differenza tra chi fonda una banca e chi la rapina. Adusbef è un'associazione per riequilibrare i rapporti tra le banche e i clienti". Chi si rivolge per lo più all'Adusbef? Giovani, anziani, professionisti, dipendenti? "Tutte le fasce e le età. Abbiamo circa novantamila lettere di reclami contro le banche e sono per lo più gli anziani a scriverci e rivolgersi a noi". Questa finanziaria costerà ad ogni famiglia italiana circa 1.300,00 euro annui in più, una vera e propria stangata… "Certo, una vera stangata. Questi dati sono difficilmente contestabili. La Finanziaria è basata sulle tasse e quindi è previsto che ci siano circa 28 miliardi di euro da raggranellare". Che rapporti avete, se ne avete, con le altre associazioni europee? "Abbiamo rapporti con la Federazione Utenti Bancari Europei, fondata con associazioni di Spagna, Francia, Olanda e Gran Bretagna che operano nel settore bancario, finanziario, assicurativo". Come sono i rapporti con la Commissione Ue, in genere tende ad avvantaggiare i consumatori? "Sì, anche se la Commissione tende a favorire la Beuc composta da associazioni del Nord Europa". Questi 28 miliardi di euro sono l'eredità del centrodestra, secondo lei? "In parte sì, in cinque anni il debito pubblico italiano si è raddoppiato, in parte è dovuto al debito che genera altro debito. Abbiamo criticato questa Finanziaria perché non colpisce chi ha evaso le tasse. In Italia abbiamo un'evasione pari al 243 miliardi di euro. E il governo, con chi se la prende? Con chi ha trentamila euro annui, non con chi guadagna oltre centomila euro. Noi avevamo proposto lo scudo fiscale". Ci spieghi meglio "Tremonti aveva fatto la più grande operazione di riciclaggio di Stato mai avvenuta nella Repubblica italiana. Verso coloro che avevano esportato illegalmente i grandi capitali frutto di evasione fiscale, traffico di armi, di droga. Aveva detto: riportateli in Italia e verrete tassati al 2,5 %, in forma anonima. Ma questi soldi molto probabilmente sono tornati solo nominalmente in Italia, sono ancora in realtà nei paradisi fiscali. Basterebbe equiparare questo scudo fiscale, 150 miliardi di euro, alla tassazione dei Bot e dei Btp per prendere 15 miliardi di euro e fare un'operazione di giustizia sociale". E' questa la vostra proposta? "Non solo. In Italia, come in India, c'è la casta degli ‘intoccabili'. Sul nostro sito si trova uno studio sulle autorità cosiddette indipendenti. Ci sono alcuni che vengono da Goldman Sachs, come Mario Draghi (ex vicepresidente di Goldman Sachs ed ora governatore di Bankitalia, ndr) che sette anni fa era direttore generale del Tesoro ed assegnò la maggior parte delle privatizzazioni italiane - come Telecom e Autostrade - a Goldman Sachs e, come premio, ebbe la vicepresidenza di quella banca che è accusata di frode fiscale ai danni della Repubblica italiana per 202 milioni di euro. Le caste non si possono toccare. Come non le ha toccate la destra, non le tocca la sinistra. Per giustizia ed equità sociale bisogna andare a scoprire dove si annidano gli sprechi. E' possibile che la Banca d'Italia - che vanta professionisti eccellenti - sia passata dalla funzione monetaria a quella bibliotecaria? Ce lo denunciano i dipendenti più sensibili. Cosa pensa della "tassazione" di cinque euro a notte destinata ai turisti? Bell'incentivo per quella che dovrebbe essere considerata un'industria… "E' assurdo, se si pensa che in media una famiglia di quattro persone per un soggiorno di quindici giorni nel Bel Paese deve aggiungere trecento euro alla spesa prevista per venire in Italia. E' una vergogna". Quattro volte rispetto alla "tassazione" francese di 1,25 a persona a notte.. "Esatto. E' assurdo! Ma vogliamo parlare della tracciabilità dei conti correnti?" Prego.. "E' un regalo alle banche di un miliardo di euro. Per la tracciabilità dei conti paghiamo cento euro a famiglia. E non è un metodo per combattere l'evasione fiscale. Noi dobbiamo ispirarci ai Paesi seri, tipo l'America". Cosa succede in America? "Negli Stati Uniti un idraulico non fa come qui in Italia, che chiede 120 euro con fattura, o 80 senza. Ci deve essere l'interesse a chiedere 120 euro, potendo scaricare i 20 euro di Iva. Chi non farebbe così? Tutti tendono a risparmiare, soprattutto in questo momento. Purtroppo non sono poche le famiglie che si sono indebitate perché non riescono ad arrivare alla fine del mese. Così si indebitano. La gente ora è costretta ad assicurare la propria casa che ha realizzato con fatica e sacrificio contro le "calamità naturali", altri 99 euro al mese, oltre al ticket di quindici euro sulle ricette per le visite specialistiche, l'aumento dell'Ici, la revisione degli estimi catastali. Noi abbiamo elencato tutto sul sito. Non va bene!". Durante il precedente governo, era contrario alla manovra di Tremonti, ora sembra ancora più preoccupato da Padoa Schioppa? "Noi siamo stati critici anche con le altre Finanziarie, a causa della casta degli intoccabili. Non abbiamo promosso quella di Tremonti e bocciamo quella di Padoa Schioppa". Secondo lei questa finanziaria è o no un attentato al ceto medio? "Colpisce addirittura chi raggiunge i trentamila euro, non solo il ceto medio. Padoa Schioppa non è il Robin Hood della situazione. Toglie ai poveri per dare ai ricchi". Diversi membri dell'Unione si dicono in disaccordo con questo documento programmatico. Con Mastella che dichiara senza mezzi termini che non voterà nemmeno la fiducia… Cosa accadrà secondo lei? "Noi ci auguriamo che venga fatta una seria correzione a questa manovra. Ci sono tutti gli estremi per parlare, come Tremonti, di partita di raggiro. Ai lavoratori vengono dati con il cuneo fiscale 150 euro ma ne vengono tolti 1.000 in altro modo. Io spero che non voteranno la fiducia e che si possano rivedere alcuni errori clamorosi del centrosinistra. La finanziaria deve essere rivista o bocciata". Ci parli della sua esperienza politica. Verdi ed Italia dei Valori… "Sì, sempre come indipendente. La politica dovrebbe esser l'arte di dare un servizio, funzione che ha perso". Delusione? "Certo, ma non è detto che non ci riprovi. Mi batto da anni per la legalità, mentre questo governo ha permesso l'indulto. Io sono stato uno dei protagonisti della cacciata di Fazio, di Billè, Ricucci, Fiorani. Noi abbiamo fatto centinaia di denunce alla magistrature, ci siamo incatenati alla Banca d'Italia e ora sono stati premiati dall'indulto. Per non parlare di chi ha compiuto reati finanziari gravissimi, mi riferisco a Cirio, Parmalat, ed ha lasciato chi ha investito in quelle aziende senza i risparmi di una vita. Per avere il risarcimento bisognerebbe fare cause su cause". Se dovesse candidarsi nuovamente lo farebbe ancora con il centrosinistra? "Questo non lo so, vediamo. Io sono un moderato".

18/10/2006

Documento n.6378

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