Intervento di Lannutti all?assemblea di Autostrade S.p.a.

in Articoli e studi
INTERVENTO DI ELIO LANNUTTI, PRESIDENTE ADUSBEF, ALL?ASSEMBLEA DEGLI AZIONISTI DI AUTOSTRADE. Signor Presidente, signori azionisti, pur essendo assidui frequentatori delle assemblee degli azionisti da oltre 20 anni, finora non avevamo mai partecipato ad una assemblea di una importante società come Autostrade, le cui scelte societarie sono fondamentali sia per l?economia di un Paese che per il diritto alla mobilità dei cittadini. Abbiamo così deciso, insieme all?amico Rosario Trefiletti, presidente della Federconsumatori, di partecipare ed intervenire spinti da alcune curiosità, che auspichiamo possano trovare risposte, che attengono quei profili importanti per chi rappresenta la tutela dei consumatori e degli utenti. Mi sia consentita una breve premessa. L?Italia è un grande Paese che se, vuole continuare a crescere e svilupparsi, deve investire nelle grandi infrastrutture anche ricorrendo ai capitali privati, potenziare i trasporti, modernizzare le reti ferroviarie, liberalizzare, mentre troppo spesso il potere politico non trova gli accordi necessari col rischio di penalizzare il tessuto economico: proprio due giorni fa, i rappresentanti delle giunte regionali e dei Governatori, hanno manifestato il proprio disagio per l?inosservanza del protocollo e per la mancata erogazione dei dovuti finanziamenti da parte dell?Autorità per la vigilanza dei lavori pubblici. Ma veniamo alle questioni grandi questioni che interessano i consumatori-clienti: sicurezza, qualità dei servizi, informazione agli utenti. Giovedì scorso, in occasione della giornata dell?Europa, abbiamo partecipato ad un importante convegno al CNEL e siamo rimasti allibiti rispetto alle cifre fornite sugli incidenti stradali in Europa: ogni anno, muoiono nell?Unione Europea 41 mila persone a causa degli incidenti stradali. Tali cifre, fornite dal Presidente dell?Associazione Amici della Polizia Stradale Giordano Biserni, sono tratte da fonti ufficiali. Lo stesso presidente della Commissione Europea, Romano Prodi, ha definito agghiaccianti le seguenti cifre: sulle strade d?Europa ogni anno ci sono 41.000 morti, 3,3 milioni di feriti l?anno, ossia 9.000 feriti al giorno. Gli incidenti sono la principale causa di morte tra le persone di età inferiore ai 45 anni ?dice il Presidente Prodi- e il loro costo in termini di anni di vita perduti supera quello delle malattie cardiache e del cancro; bruciano, in tal modo, 160 miliardi di euro, pari al 2 per cento del Pil europeo. So, e l?ho visto dai dati pubblicati nel bilancio, che sulle autostrade l?incidenza è inferiore rispetto alla media, ma occorre maggiore impegno, uno sforzo collettivo che veda coinvolti i ministeri, le case automobilistiche, le compagnie di assicurazioni, le scuole per una campagna di prevenzione alla sicurezza stradale, per una educazione alla legalità già a partire dalle scuole, al rispetto delle regole, ad allacciare le cinture di sicurezza e ad indossare il casco a rispettare i limiti di velocità per combattere quegli incidenti stradali, definiti dal presidente Prodi, un insostenibile stillicidio di vite umane perdute. La strada imboccata dal Governo, e lo dico senza polemica, di aumentare i limiti di velocità, è un grave errore. Ho appreso dal bilancio, che Autostrade sostiene e assume come propri standard etici, l?eccellenza nell?offerta del servizio e che si è dotata di una Carta dei Servizi, sulla quale saremo in grado di fare valutazioni serene e senza preconcetti. Anche perché, signor presidente, per una azienda come Autostrade, il dialogo con gli utenti e la informazione data loro in tempo reale, oltre ad essere importante può assumere significato rilevante nell?offerta di quegli standard di eccellenza. Ho avuto modo di vedere le campagne di comunicazione in occasione dei grandi esodi, che sembrano soddisfacenti. Se si riesce a comunicare, si evitano le file, si riducono arrabbiature e stress, si contribuisce ad un miglioramento della qualità della vita dei consumatori. Chiudo permettendomi di rivolgere due brevissime domande all?ing. Gamberale. La prima riguarda il traforo del monte Bianco e le polemiche, anche internazionali che sono state sollevate. Ma insomma, quel traforo è sicuro o no rispetto agli standards europei ? L?ultima riguarda la questione di Blu ed il suo doloroso epilogo. Ing. Gamberale, Lei è stato l?inventore dei telefonini, ricordo che fece nascere Tim un 14 luglio, mi pare del 95 e sembra un secolo fa. Ricordo quella data perché ricorre nella storia moderna l?anniversario della Rivoluzione francese e la presa della Bastiglia. C?è posto in Italia, per un quarto gestore nella telefonia mobile e, soprattutto, quale sarà il destino per i lavoratori di Blu? Grazie dell?attenzione.

13/05/2002

Documento n.2906

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