GOVERNO. SALVATO IL SOLDATO MILANESEBRACCIO DESTRO DI TREMONTI. CON EMENDAMENTO CIFRATO AL MILLEPROROGHE

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SALVATO IL SOLDATO MILANESE - CHI CHIAMA CICCHITTO “ON. BOCCHINO” RISCHIA LA DENUNCIA - QUANDO CAPEZZONE PARLAVA DEL PUSHER DEL CAV. – PRIORITÀ G8 (SUGLI ANZIANI AMMALATI) - PEDOFILI A VERONA – IL GOVERNO VUOLE SFILARE LE FREQUENZE ALL’AGCOM…A cura di Enrico Arosio e Paolo Forcellini per "l'Espresso" TRATTO DA DAGOSPIA Marco Milanese 1 - SALVATE IL SOLDATO MILANESE... I lunghi anni di leale fedeltà a Giulio Tremonti sono valsi una generosa ricompensa ad uno dei suoi più stretti collaboratori. Marco Milanese, 48 anni, deputato Pdl, ex capo segreteria del ministro, professore della Scuola superiore dell'economia e delle finanze, consigliere economico del numero uno di via XX Settembre, ex finanziere, continuerà a far carriera nelle Fiamme Gialle anche se ha appeso la divisa al chiodo nel 2005 conservando però il titolo di colonnello della riserva. Gli tengono il posto in caldo poche righe infilate in un minuscolo comma opportunamente inserito nel decreto Milleproroghe del governo. Dove si dispone che i docenti militari distaccati presso la Scuola superiore dell'economia e delle finanze (Milanese è sospeso dall'incarico perché parlamentare) che decidono di rientrare nel corpo militare "hanno diritto alla ricostruzione di carriera, anche con eventuale collocamento in posizione di soprannumero. La ricostruzione di carriera - dice la legge - avviene conferendo le promozioni con la stessa decorrenza attribuita al primo dei militari promossi che lo seguiva nel ruolo di provenienza". Il colonnello Milanese, dunque, potrà diventare generale a due stelle. (M. D. B.) 2 - ANCHE I CICCHITTO SI ARRABBIANO... "Come si permette! Quasi quasi la denuncio", ha detto Fabrizio Cicchitto, capogruppo Pdl alla Camera, a un signore, a piazza della Minerva a Roma, dopo che questi lo aveva ripetutamente chiamato onorevole Bocchino, il nome del suo vicecapogruppo a Montecitorio. (G. S.) 3 - IL CIRCOLO DEI PM CACCIATORI... È un selezionato circolo internazionale di magistrati anticorruzione, creato dalll'ex giudice francese Eva Joly (scandalo Elf) e sostenuto dal legalitario governo norvegese. Comprende una ventina di riservatissimi titolari di inchieste scomode: dal pm tedesco del caso Siemens ai procuratori di Argentina e Nigeria che indagano su affari e politica. Tre mesi fa nel circolo dei 'corruption hunters' (cacciatori di corruzione) è stato chiamato il primo pm italiano: il milanese Fabio De Pasquale, che poco dopo ha ottenuto la condanna in primo grado dell'avvocato David Mills come falso testimone corrotto dalla Fininvest di Silvio Berlusconi. Al meeting in Zambia i magistrati africani hanno scoperto così che ora in Italia il lodo Alfano vieta di processare il capo del governo per qualsiasi reato. (P. B.) 4 - DAVERIO SEMISERIO... Giacca, papillon e panciotto inglesissimi, ma lo slogan è in milanese stretto: 'Femm minga bruta figura!'. Philippe Daverio, l'esperto d'arte già assessore alla Cultura che corre con Filippo Penati per la Provincia di Milano, fa una campagna creativa. Per esempio una serie di video su YouTube in cui monologa su amministrazione e territorio. Senza troppe cautele, come quando scandisce a proposito dell'Expo: "Finora Milano ha seguito la metodologia dell'idiota: è stata inutile a se stessa e dannosa agli altri". L'uomo del papillon sta collocando anche brevi video del suo tour in provincia, tra tulipani gialli, rimandi storici e digressioni spiritose. Temi ricorrenti: freno agli immobiliaristi selvaggi, taglio delle auto blu, sistema idrico e ambientale coordinato, rilancio dei Navigli. Non manca un appello a Sant'Antonio: "Salva la politica dal doping!". Funzionerà? (E. A.) 5 - BINGO PER IL BOSS... A tre settimane dalle rivelazioni sul candidato presidente della Provincia di Matera, Franco Stella, Dario Franceschini tace. Stella fu intercettato mentre parlava il 21 maggio 2007 con Antonello Luciano, commercialista del boss camorrista e re del bingo Renato Grasso. Luciano è stato arrestato il 26 aprile (Grasso è latitante). L'odierno candidato del Pd, allora prometteva a Luciano di intervenire su Dell'Utri per aiutare la Betting 2000. La società dei Grasso rischiava la sospensione della licenza e Stella voleva impedirlo con le sue amicizie in Forza Italia. Ora nega di aver conosciuto Dell'Utri. Ma il quadro è inquietante: 1. Stella ha venduto nel 2004 a una società legata a Luciano un'agenzia di scommesse; 2. Stella ha raccomandato la Betting e il commercialista definendoli 'amico fraterno' e 'miei soci'. (M. L.) 6 - DANIELE DAL FIELE AL MIELE... Daniele Capezzone, il pupillo ripudiato di Marco Pannella divenuto portavoce del Pdl, amava Berlusconi sin da giovane? Non proprio. Alcuni esempi? Il 29 ottobre 2005 tuonava: "Silvio Berlusconi è entrato in politica con 5 mila miliardi di lire di debiti e con le banche che tentavano di strozzarlo". Il 1 marzo 2006, ascoltando il discorso del Cavaliere al congresso Usa, lo sfotteva per il pessimo inglese accostandolo a "Totò e Peppino a Milano col colbacco". Il 19 marzo lo chiamava "lo sciancato di Arcore". Il 4 aprile, dopo che Berlusconi, in campagna contro Prodi, aveva definito "coglioni la maggioranza degli italiani", dichiarava: "Mi sorge il dubbio che si sia fatto una canna. Ma forse una canna normale non avrebbe prodotto effetti simili: e allora che gli ha dato il pusher per fargli dire una cosa del genere?". Nel maggio 2008 Capezzon cortese divenne portavoce di Forza Italia, poi del Pdl. Questi e altri preziosi ricordi nel libro di Mario Portanova 'Dichiarazia', Bur Rizzoli, in uscita il 3 giugno. (T. M.) 7 - RICOSTRUZIONE MALATA... "Il disinteresse della maggioranza per gli anziani ammalati è intollerabile". È proprio indignato Ignazio Marino, il senatore Pd che presiede la Commissione d'inchiesta sul Ssn, dopo la bocciatura di un suo emendamento al decreto per il terremoto dell'Abruzzo. La richiesta di Marino era di spostare subito all'Aquila l'ospedale modulare preparato alla Maddalena per il G8, al fine di ospitarci i malati, quasi tutti molto anziani, stipati nel caldo delle tende. Una richiesta più che ragionevole perché a luglio, quando arriveranno i grandi della Terra, i pazienti potranno tornare nell'ospedale cittadino finalmente restaurato. Ma i senatori della maggioranza, compresi i due abruzzesi, hanno bocciato compatti l'emendamento. I terremotati potrebbero fare qualche piccolo danno ai prefabbricati, ha spiegato una gola profonda, e invece per il G8 tutto dovrà essere assolutamente perfetto. Intanto il direttore dell'ospedale ha dovuto affittare di gran corsa un prefabbricato almeno per i pazienti in dialisi. Ovviamente a spese della collettività. (Ch. V.) 8 - PEDOFILI A VERONA... Da che pulpito. Invece di stabilire la verità, la Chiesa veronese caccia chi parla. All'indomani dell'uscita su 'L'espresso' dell'articolo 'Io fratel pedofilo', la confessione di un religioso di aver abusato di piccoli sordomuti al Provolo di Verona, l'uomo è stato cacciato dall'istituto. Formalmente, per aver "procurato grave pregiudizio alla Congregazione mediante la diffusione pubblica e indiscriminata di fatti e notizie incontrollati di contenuto inaccettabile". All'istituto di Verona più di 60 sordomuti hanno dichiarato di aver subito violenze e abusi sessuali da 25 fra preti e fratelli laici. Chi ha firmato l'allontanamento è un sacerdote che figura nella lista dei presunti pedofili. E scrive, tra l'altro, che il fratello è stato cacciato per la "prolungata violazione dei vincoli sacri e negligenza abituale degli obblighi della Vita Consacrata". Da che pulpito. (P. T.) 9 - UN CONFLITTO PER MASI... Mauro Masi, il nuovo dg Rai, è anche a capo del comitato tecnico contro la pirateria digitale e multimediale, istituito a settembre 2008. Un doppio cappello che già fa gridare al conflitto d'interessi. Il tutto reso più curioso da un fatto: il 10 aprile c'è stato un decreto 'ad personam' del presidente del Consiglio, per modificare lo statuto del comitato tecnico. Prima c'era scritto che il coordinatore è un segretario generale da nominare; adesso è indicato proprio Masi. "Difficile pensare", dice Guido Scorza, avvocato tra i massimi esperti di diritto d'autore in rete, "che il comitato individui una soluzione in linea con l'interesse di tutti e non solo di alcuni". Il comitato dovrebbe combattere la pirateria trovando un equilibrio tra gli interessi del copyright e quelli degli utenti. La Rai è però parte in causa, come emittente con una certa presenza sul Web (su Rai.it e su YouTube). Masi è stato inoltre commissario straordinario della Siae. Si mormora che l'intento del comitato sia di importare nella legislazione italiana la norma Hadopi approvata in Francia, che bandisce da Internet gli utenti recidivi colti a scambiare file pirata. (A. L.) 10 - SARDEGNA: I CATTIVI CONSIGLIERI... L'Assemblea regionale della Sardegna è fra le più costose d'Italia, gli stipendi degli 80 consiglieri sono pari a quelli dei parlamentari. Ma secondo la denuncia di una funzionaria, molti deputati dell'isola sarebbero soliti spartirsi anche i quasi 6 milioni all'anno destinati all'attività dei gruppi. Il sostituto procuratore Marco Cocco, che indaga contro ignoti per peculato, ha sequestrato documenti e rendiconti bancari, scoprendo che dopo le dimissioni di Renato Soru, a legislatura conclusa, un consigliere ha intascato 40 mila euro, forse per investirli nella nuova campagna elettorale. Insomma, i riscontri arrivano, ma con un parere creativo il legale incaricato dalla presidenza del Consiglio ha già bocciato quella della magistratura come intrusione indebita: il controllo di legalità sul Consiglio regionale possono esercitarlo soltanto gli elettori, con il voto. Come dire: licenza di rubare, ma solo per cinque anni. (M. Lis.) 11 - CORTINA HA POCA FEDE... La figlia di Emilio Fede, Sveva, 43 anni, il 15 marzo 2008 aveva imboccato contromano una strada di Cortina. Fermata dai vigili, cominciò con "non sa chi sono io" per poi sviluppare un mezzo dizionario di parolacce. Un'oretta di tensione. Ci si mise anche il padre dagli schermi del Tg4, scagliandosi contro i 'ghisa' cortinesi. Ora Sveva va a processo, il 18 novembre, per il verbale scritto dai vigili. Si va dalla resistenza a pubblico ufficiale all'omissione delle proprie generalità, a ingiuria aggravata. I vigili annotarono che l'auto non era stata revisionata e sul sedile posteriore il bambino non era seduto nel seggiolino. Per evitare il processo, la signora potrà patteggiare in camera di consiglio. Intanto si allunga la lista degli illustri castigati a Cortina, dopo Marina Ripa di Meana, finita in cella per oltraggio, e Alberto Tomba, che esibì una paletta dei Carabinieri per superare una colonna d'auto. (P. T.) 12 - CLAUDIA PUNTA SUL 3... Vincenzo Novari, amministratore delegato di 3 Italia, acceso sostenitore della banda larga, continua a spingere sulle chiavette per una navigazione Internet superveloce. Anche con una campagna televisiva che partirà il 7 giugno con una nuova testimonial: Claudia Gerini, che subentra a Luciana Littizzetto, e sarà la divertente direttrice di un negozio di telefonia. Per l'attrice si tratta quasi di un esordio in pubblicità; ha già fatto qualche spot, ma ai tempi del liceo. (V. P.) 13 - PER CHI VOTA LA SHOWGIRL... Elena Russo e Maria Mazza, due spot per conto di Berlusconi. Le belle napoletane dello spettacolo continuano ad avere un ruolo propagandistico di primo piano, tra governo e Pdl. La Russo, dopo l'inchiesta sulle presunte raccomandazioni telefoniche all'ex dg Rai Agostino Saccà, ha ottenuto un ruolo alla Sophia Loren nella pubblicità che celebra la liberazione di Napoli dai rifiuti. Alla Mazza il compito di favorire in tv l'eventuale successo del deputato Luigi Cesaro alle provinciali partenopee: "Berlusconi ha scelto lui per continuare il lavoro svolto dal governo per Napoli e la Campania", recita l'avvenente showgirl. (M. F.) 14 - NIENTE FREQUENZE ALL'AGCOM... Un emendamento alla legge comunitaria 2008 che recepisce una delibera dell'Agcom sull'assegnazione delle frequenze tv consegnerebbe alla politica il diritto di stabilire chi, come e quando potrà accedere alla tv digitale. Un'occasione creata dalla possibile chiusura della procedura d'infrazione che l'Ue porta avanti dal 2006 per i vantaggi che la legge Gasparri attribuisce a Rai e Mediaset, e che obbliga il nostro governo a inserire i nuovi criteri di assegnazione delle frequenze in una legge. Detto fatto, l'esecutivo ha trovato una via inaspettata, e tanto ghiotta, per evitare intromissioni future. L'emendamento elimina infatti dal testo della legge un passaggio fondamentale. Una volta votato, non sarebbe più l'Agcom a stabilire i criteri per l'attribuzione delle ambite frequenze. (T. M.)

29/05/2009

Documento n.7949

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