FURBONI D’ITALIA – “LIBERO” LEGGE LA MITICA "LISTA PESSINA": DA MARCELLA BELLA A IMPRENDITORI, PETROLIERI, COMMERCIANTI

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Tratto da www.dagospia.it FURBONI D’ITALIA – “LIBERO” LEGGE LA MITICA "LISTA PESSINA": DA MARCELLA BELLA A IMPRENDITORI, PETROLIERI, COMMERCIANTI. CHIUNQUE AVESSE UN GRUZZOLETTO DA MANDARE IN UN PARADISO FISCALE – LA GDF APRE UN’INCHIESTA CHE POTREBBE VALERE 5 MLD €… Gianluigi Nuzzi per "Libero" Eccoli i furbi d'Italia, la famigerata "lista Pessina". Industriali, imprenditori, commercianti e noti professionisti che avevano affidato ai giochi di prestigio off shore dell'avvocato Fabrizio Pessina, un miliardo e 237 milioni di euro. Mai avrebbero immaginato che il re dei paradisi fiscali potesse finire arrestato per un semplice controllo, come è avvenuto lo scorso 18 marzo nel parcheggio del terminal 1 a Malpensa. Mai avrebbero potuto solo prevedere che nella valigetta Pessina, accusato ora di riciclaggio, custodisse il computer con memorizzati, uno a uno, gli affari dei facoltosi insospettabili clienti tra i caveau dei Paesi preferiti da chi vuole spesso occultare all'estero i propri guadagni: Svizzera, Panama e Liechtenstein, Zurigo, Panama City e Vaduz. Ha registrato ogni loro segreto, affari lontani dagli occhi del fisco, alchimie protette da password da poco forzate e con facilità insospettabile dagli investigatori. Ora clienti e affari sono nel mirino della Guardia di Finanza per un'inchiesta che si preannuncia come la più eclatante tra quelle avviate nel nostro Paese contro chi non paga le tasse degli ultimi decenni e continua a pensare di poterla fare franca in eterno. Per un semplice motivo: le Fiamme Gialle potrebbero riscontrare enormi evasioni ed elevare multe che con il temuto moltiplicatore delle sanzioni, arriverebbero sino a quattro volte la somma accertata. Insomma si potrebbero contestare quasi cinque miliardi di euro. Ecco che la memoria del computer di Pessina costituisce l'archivio dell'evasione, con transazioni sino al gennaio scorso, la lista segreta dei nomi è un documento senza precedenti. Libero l'ha trovata e così da oggi pubblica a puntate, provincia per provincia, tutti i nomi dei 576 clienti del professionista di Lugano. Gli stessi nomi che, identificati, compaiono nell'informativa spedita nemmeno un mese fa da Milano ai comandi regionali delle Fiamme Gialle. Documenti quindi ufficiali ora all'esame dai militari dei vari nuclei tributari. La ragnatela dei clienti di Pessina si estendeva in tutta Italia. Anche se è in regioni come Lombardia e Veneto che l'avvocato di Lugano conta i portafogli più ricchi. Nella provincia di Milano, Pessina aveva il maggior numero di clienti: nel computer sono registrate 129 posizioni (con un ammontare complessivo di parecchie centinaia di migliaia di euro "gestite" all'estero). A seguire la provincia di Verona con 78 insospettabili clienti, quindi Vicenza con 44 posizioni e Varese con 39 nomi ora al vaglio degli ufficiali della Finanza. In realtà la mappatura copre tutto il Paese, Pessina macinava migliaia di chilometri: da Palermo e Catania (con solo due posizioni) a Trento (10) scendendo a Padova (20), Brescia (28), poi Piacenza (13), Modena (19), Reggio Emilia (8), Bologna (9), insomma un'Italia dall'evasione facile con un elenco che per la prima volta entra in possesso di chi dà la caccia ai furbi delle tasse. Ma chi sono questi signori? Ci sono nomi noti come la cantante Marcella Bella e imprenditori di aziende leader nel loro settore, come la famiglia Greggio nella lavorazione dell'argento, Giuseppe Grossi nelle bonifiche ambientali e a fianco, in altri file, "affari" tutti da chiarire. Non mancano petrolieri, commercianti di legnami, gioiellieri, mercanti, intermediari. Insomma è facile prevedere un terremoto che offrirà anche delle proiezioni e spunti internazionali. Emergono anche numerosi clienti nati all'estero. Non solo in Europa (Germania, ovviamente Svizzera ma anche Grecia, Moldavia e Repubblica Ceca) ma anche in paesi come Panama, Iran, Israele e Russia, oltre a Marocco Filippine e Argentina. Gli investigatori stanno ora valutando se coinvolgere, soprattutto su certe posizioni, anche i colleghi delle polizie estere a iniziare dall'Interpol perché alcuni nominativi meritano sicuramente di essere approfonditi. Le Fiamme Gialle in queste ore, città per città, stanno spulciando questo elenco e avviando discreti controlli tra le movimentazioni indicate da Pessina nel suo archivio segreto e, soprattutto, quanto dichiarato in Italia. La sensazione, ma è ancora presto per dirlo, è che Pessina fosse davvero un abilissimo ingegnere di operazioni finanziarie che consentivano di portar fuori enormi capitali dall'Italia, all'insaputa del Fisco.

14/09/2009

Documento n.8176

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