ENEL ACCENDE IL NUCLEARE - ECCO IL PIANO SEGRETO DI CONTI PER LE NUOVE CENTRALI - "NUCLEARIZZATE" LE SPIAGGE VIP DI CAPALBIO E SABAUDIA

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AL DIAVOLO I VERDI! - ENEL ACCENDE IL NUCLEARE - ECCO IL PIANO SEGRETO DI CONTI PER LE NUOVE CENTRALI - "NUCLEARIZZATE" LE SPIAGGE VIP DI CAPALBIO E SABAUDIA - ANCHE CONFINDUSTRIA IN CAMPO - A GENNAIO SUMMIT CON 300 IMPRESE A VIALE DELL'ASTRONOMIA... tratto da www.dagospia.it Francesco De Dominicis per "Libero" Il velo sul piano per le nuove centrali nucleari italiane sarà alzato all'inizio del prossimo anno. In occasione di un maxi-incontro, a Roma, fissato per il 19 gennaio. Incontro a cui prenderanno parte tutte le 300 imprese del nostro Paese interessate a fare affari con l'atomo. Insomma, mentre impazza la polemica sulla mappa dei siti per gli impianti nucleari, Enel va avanti a testa bassa. La società guidata da Fulvio Conti ha schiacciato il piede sull'acceleratore per il programma nucleare italiano (Pni). E ha già messo attorno al tavolo, d'intesa con i vertici di Confindustria, tutte le società da coinvolgere nella partita. Il colosso italiano non perde tempo: vuole farsi trovare pronto quando, in primavera, saranno definite le localizzazioni delle centrali, in barba alle proteste dei Verdi e agli attacchi degli ambientalisti. Ecco alcuni dettagli riservati sulle manovre compiute finora da Enel e sulle prossime mosse. Di là dalle decisioni di stretta competenza del governo e, in particolare, del ministro per lo Sviluppo economico, Claudio Scajola, il programma sarà portato avanti in tandem con Edf, il colosso transalpino dell'energia. E di fatto sarà ripercorso il cammino che ha portato alla costruzione, in Normandia, della centrale di nuova generazione (Epr) a Flamanville. I colloqui fra Enel-Edf e le aziende interessate a entrare nel consorzio italo-francese, come accennato, sono già stati avviati. Almeno due, finora, secondo quanto risulta a Libero, le riunioni a viale dell'Astronomia, sede degli industriali. La prima il 12 novembre, la seconda la scorsa settimana. Confindustria, insomma, ci crede e sembra scommettere sul programma nucleare. L'Enel, dal canto suo, ha già rassicurato che il ruolo dell'Italia non sarà di secondo piano rispetto alla Francia, in un primo tempo destinata a recitare la parte del leone. Nessuna stima, per ora, nelle carte di viale dell'Astronomia, su giro d'affari e impatto sull'occupazione. Al tavolo di lavoro partecipano tutte le imprese che, sulla carta, possono dare un contributo alla progettazione e alla realizzazione degli impianti nucleari. E le 34 aziende italiane che hanno preso parte al progetto Flamanville, secondo gli addetti ai lavori, potrebbero beneficiare di una sorta di corsia preferenziale. Ma privilegi di questo tipo fanno parte del gioco. La concorrenza, comunque, dovrebbe essere accesa. Del resto, saranno almeno 250-300 le imprese che scaldano i muscoli e che a gennaio arriveranno a Roma per capire se hanno tutte le carte in regola per entrare nel business dell'atomo. La faccenda ha scatenato l'appetito delle imprese italiane, ma la selezione all'ingresso si avvia a essere rigorosa. I tecnici Enel stanno mettendo a punto tutti i dettagli per le verifiche del caso. Alcuni già si conoscono. Ma il quadro completo si avrà in occasione dell'incontro del 19 gennaio. Che ha un nome preciso: si chiama «supply chain meeting». Si tratta, in sostanza, del confronto a 360 gradi con tutta la «catena di fornitori». Dalle società di ingegneria ai produttori di singoli componenti necessari a mettere in piedi gli impianti. Il programma dei lavori è già scritto: una mattinata di lavori comuni a tutte le categorie e poi, nel pomeriggio, incontri dedicati ai settori specifici (come forniture meccaniche e lavori civili). Le linee generali dei requisiti saranno illustrati da esperti Enel, Edf e, probabilmente, pure di Areva, l'azienda francese che confeziona i reattori nucleari. Fari puntati anche gli aspetti legislativi e quelli legati alla sicurezza dei siti, con analisi su standard e caratteristiche tecniche. Temi che, in parte, sono già stati sviscerati nella riunione di novembre e in quella della scorsa settimana, in cui Enel ha raccolto una prima parte di informazioni dalle imprese. Dopo il summit di gennaio, si passerà a una fase più dettagliata. In quest'ottica, Enel dovrebbe completare alcuni documenti sulla base dell'esperienza di Flamanville Calandoli, ovviamente, sulla realtà italiana. In pratica si tratta di ulteriori specifiche tecniche per la scelte dei fornitori. Scelte che Enel, Edf e Areva compieranno anche grazie a una panoramica sull'intero mercato italiano, cui dedicheranno tutto il primo semestre del 2010. La radiografia finale alle aziende pronte a entrare nel consorzio, invece, sarà fatta a giugno: a quel punto scatteranno verifiche a tappeto sui requisiti richiesti dalla normativa internazionale e dalla procedura amministrativa. Il gruppo di lavoro Enel-Confindustria non ha affrontato la questione dei siti. Ma fra gli esperti del settore si va consolidando l'idea che, visto il quadro geografico della Penisola, non ci saranno discussioni estenuanti. Poche scelte, dunque. Smentite a parte, non sembrano esserci molte alternative a Montalto di Castro (Viterbo), Borgo Sabotino (Latina), Garigliano (Caserta), Trino Vercellese (Vercelli), Caorso (Piacenza), Oristano,Palma (Agrigento) e Monfalcone (Gorizia).

11/12/2009

Documento n.8322

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