Da Virgilio.it. BANKITALIA/ DELLA VALLE: FAZIO DOVREBBE DIMETTERSI (ESPRESSO)

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BANKITALIA/ DELLA VALLE: FAZIO DOVREBBE DIMETTERSI (ESPRESSO) 19/05/2005 copyright @ 2005 APCOM Mandare via Fazio sarebbe importante per ritrovare credibilità Roma, 19 mag. (Apcom) - Se Antonio Fazio avesse a cuore la reputazione del nostro paese, si dovrebbe dimettere. Così Diego Della Valle, fondatore di Tod’s, in un’intervista rilasciata al settimanale ’L’Espresso’ in uscita in edicola, attacca il governatore della Banca D’Italia giudicandolo "inadeguato". "Bisogna distinguere tra la Banca D’Italia, che considero una struttura eccellente - spiega Della Valle - e il governatore, che reputo inadeguato, come minimo molto confuso". Secondo l’industriale, componente del patto di sindacato che guida Bnl, non si si può sentir spiegare "l’italianità da speculatori immobiliari che i loro affari li fanno al di là e al di qua del Grande Raccordo Anulare di Roma". La gente "non accetta di sottostare ai comportamenti medievali posti in atto da un signore che passa il tempo chiuso nel suo ufficio o nel paesello natio di Alvito". La principale critica che il padrone di Tod’s rivolge a Fazio è di aver "personalizzato in modo inaccettabile tutta la vicenda, senza tener conto del danno di immagine che ciò avrebbe comportato. E senza badare all’insicurezza che questo caos avrebbe prodotto trai piccoli risparmiatori, oggi disorientati dalle mosse di chi dovrebbe tutelarli". In un momento come questo, aggiunge Della Valle, "sarebbe bene ricordare a certi banchieri d’affari rampanti e a taluni consulenti pure di qualità, ma in alcuni casi ingordi, che il denaro ha un odore. Soprattutto quando il paese va protetto". L’intervento della Consob "ha ridato un filo di ottimismo alle forse produttive. Ora dobbiamo sperare che a questo primo segnale se ne aggiungano presto altri, di pari serietà e imparzialità". In un momento così difficile dell’economia "credo che il mondo della politica tutto - continua l’imprenditore - debba prendere in mano la situazione, dimenticando le difese personali a oltranza e preoccupandosi invece di ripristinare la fiducia degli investitori esteri e dei risparmiatori italiani. Il tempo stringe. Mandare a casa Fazio sarebbe un gesto importante per riconquistare credibilità agli occhi di tutti". E poi precisa: "se punto i piedi non è per tornaconto personale, ma per difendere il principio che tutti i risparmiatori devono essere trattati con pari dignità". copyright @ 2005 APCOM

20/05/2005

Documento n.4681

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