Da Romagna Oggi (8-9-05).La Cgil invita ad aderire allo ’sciopero della spesa’

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sei in news/Rimini, data 08.09.2005, orario 14:01. RIMINI - La Cgil invita ad aderire allo ’sciopero della spesa’ RIMINI - In merito al quinto sciopero nazionale della spesa, indetto dalla Intesaconsumatori (costituita da FederConsumatori, Adoc, Adusbef, Codacons) il 14 settembre prossimo, in segno di protesta contro i tagli alle spese sociali imposti dal Governo, la CGIL di Rimini, attraverso un comunicato stampa, invita i propri iscritti ad aderire allo sciopero. "La CGIL di Rimini - si legge nel comunicato - invita i propri iscritti ad aderire al quinto sciopero nazionale della spesa promosso da INTESACONSUMATORI (FEDERCONSUMATORI, ADOC, ADUSBEF, CODACONS) per il 14 settembre, per protestare contro i drastici tagli alle spese sociali imposti dal Governo. Il 14 settembre ogni cittadino che desidera migliorare le condizioni di vita dei consumatori è invitato a rinunciare ad almeno un acquisto e dalle 11,30 alle 13,30 a disertare tutti i negozi, sedi di fornitori di servizi, pompe di benzina, banche, uffici postali ecc.". "Sgombrato il campo - prosegue - da tutti i luoghi comuni, spesso costruiti ad arte, che vogliono vedere nell’euro la causa dell’aumentato costo della vita, nascondendo la responsabilità di coloro che sul cambio della moneta hanno speculato o hanno omesso di esercitare il giusto controllo, sul tema del caro vita va fatta una grande operazione di trasparenza anche a livello locale". "La percezione - continua - diffusa che il potere d’acquisto sia in discesa e il costo della vita in ascesa e che a farne le spese siano soprattutto gli italiani con un reddito fisso, viene suffragata ogni giorno da indagini e statistiche, fornite in primo luogo dall’ISTAT. La commissione ISTAT di Rimini esegue una rilevazione dei prezzi puntuale, eseguita in base alle indicazioni dettate dall’Istituto a livello nazionale. Ma la particolarità del nostro territorio relativamente agli effetti indotti dal turismo e dalla stagionalità, necessiterebbe di un lavoro di ricerca e di una metodologia adeguate e non immediatamente comparabile con quella delle grandi città campione rilevate dall’ISTAT, fermo restando tutte le perplessità che permangono anche sulle rilevazioni nazionali". "Per questo la CGIL di Rimini assieme alla FEDERCONSUMATORI ha proposto, già da tempo, la costituzione di un osservatorio per individuare il processo di formazione dei prezzi dal produttore al consumatore e l’incidenza del turismo. Ciò anche al fine di consentire ai consumatori scelte consapevoli e in generale un rapporto più informato con il mercato, oltre a favorire un comportamento più corretto dei produttori e dei commercianti ed esercenti dei pubblici esercizi". "Pensiamo infatti - si legge - che sia importante non solo ottenere dei dati di tipo statistico, ma produrre anche un’analisi economica in tema di inflazione a livello locale. L’interrogativo che continuiamo a porci e che rivolgiamo alle associazioni economiche è se è possibile costruire un’ipotesi di intervento concreto e condiviso, favorevole ad operatori economici e consumatori. Noi riteniamo di sì visto anche quanto il calo dei consumi influisce negativamente sull’economia derivante dal commercio e non solo". "Continuare nella difesa ad oltranza dei propri associati - dice infine la CGIL - da parte delle categorie economiche non consente alcuna possibilità di cambiamento. L’iniziativa PREZZO SICURO promossa nel Comune di Rimini e altre analoghe esperienze realizzate a Santarcangelo e Riccione non hanno funzionato come era sperabile, ma non è un buon motivo per non tentare altre strade, magari con un maggiore impegno da parte degli esercenti, delle Amministrazioni pubbliche e della Camera di Commercio. La CGIL, oltre a partecipare a forme di protesta e sciopero dei consumi, rafforzerà ancora di più il proprio impegno politico-sociale teso ad aumentare le fasce di protezione per la parte di cittadini che più di altri risentono dell’attuale crisi economica, i nuovi poveri che il Governo nazionale sta creando nella sua cieca battaglia contro lo Stato Sociale".

09/09/2005

Documento n.5019

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