Da Repubblica.it (1-9-05).Bankitalia, la Bce prende tempo. "Fazio ci porti più documenti"

in Articoli e studi
Il presidente Trichet: "Nessuna procedura contro il governatore ma vigileremo in modo inflessibile sul pari trattamento delle banche" Bankitalia, la Bce prende tempo "Fazio ci porti più documenti" Ma secondo indiscrezioni il board sarebbe rimasto "sconcertato" dal comportamento del numero uno di Via Nazionale FRANCOFORTE - Non è una bocciatura. Ma non è neanche una promozione a pieni voti. Anzi, secondo alcune ricostruzioni, è addirittura una situazione "sconcertante". La Banca centrale europea, chiamata a pronunciarsi sul caso Bankitalia, ufficialmente prende tempo. Chiede che la relazione del governatore Antonio Fazio - quella stessa presentata la settimana scorsa al Comitato per il credito e il risparmio - sia integrata e nel frattempo, come dice il presidente della Bce Jean-Claude Trichet, "rifletteremo". Ma al di là della posizione ufficiale che pure non è immune da alcune sottolineature negative sulla vicenda Bankitalia, è quanto emerge da alcune ricostruzioni fatte dall’agenzia di stampa Radiocor che dipingono una situazione non facile per Fazio. Dalle indiscrezioni filtrate dal palazzo dell’Eurotower, ci sarebbe "incredulità" per la "capacità di rimozione" che il governatore ha dimostrato anche davanti ai suoi colleghi della Bce. Quello che sorprende il board dell’istituto è la sensazione che a Palazzo Coch non ci sia stata la presa di coscienza che la battaglia "è persa" e che "non ci sono più armate" pronte a giungere in soccorso. Poco aiuta la causa italiana - è il ragionamento che si fa a Francoforte - che il governatore negli incontri e nelle cene risponda con sguardi "perplessi" (è sempre di Radiocor la ricostruzione) alle richieste di informazioni dei colleghi europei, dando l’impressione di "far finta di non capire". Ma ciò che ha lasciato increduli i banchieri centrali - secondo quanto ricostruito dall’agenzia di stampa - è che Fazio oggi abbia risposto alle domande dei colleghi di non essere al corrente di una riforma di Bankitalia che, invece, a Roma si dà quasi per approvata. Alla luce di questo vanno soppesate le parole ufficiali di Trichet che sono particolarmente prudenti nelle premesse. Innazitutto il presidente sottolinea due cose: che non vi è "al momento" nessuna procedura contro Fazio né sui due casi specifici che hanno visto coinvolte due banche europee (Abn-Amro e Bbva) alle prese con le scalate di Antonveneta e Bnl né più in generale sulla condotta del governatore nella vicenda delle intercettazioni telefoniche con il referente italiano della Bpi interessata alla stessa scalata degli olandesi. Fazio non ha violato il rigido codice etico firmato dai rappresentanti della Bce. Non solo. Trichet sottolinea che il board della Bce non è assolutamente diviso sul comportamento tenuto dal governatore nella scalate ad Antonveneta e Bnl. Anzi, "Fazio è chiaramente uno di noi", cioè un membro a tutti gli effetti del consiglio direttivo. Ma poi Trichet tiene a sottolineare che la Bce sarà "inflessibile" sul pari trattamento delle banche in Europa, "indipendentemente dalla loro nazionalità". E inoltre, la Bce terrà i riflettori accesi sul caso e "continuerà a monitorare attentamente la situazione in Italia". Insomma, una relazione in chiaroscuro, più scuro che chiaro che non mette la parola fine alla vicenda Banca d’Italia nonostante la riforma che il governo si accinge a varare. Su questo il numero uno della Bce si limita a dire: "Aspettiamo che venga scritta e trasmessa alla Bce, la quale dovrà valutare se è in linea con i Trattati. Ci esprimeremo al momento appropriato". (1 settembre 2005) Scriveteci | Servizio Clien

02/09/2005

Documento n.4990

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