Da Repubblica.it (1-12-05) Tassi, la svolta della Bce:aumentati di un quarto di punto

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La decisione era ampiamente attesa, ma è controversa. Critici le banche dell’Eurozona e il primo ministro francese Villepin Tassi, la svolta della Bce:aumentati di un quarto di punto Il presidente Trichet ha assicurato: "Il Consiglio direttivo oggi non ha deciso ex ante di impegnarsi in una serie di rialzi dei tassi di interesse" BRUXELLES - Il board della Banca centrale europea ha aumentato di un quarto di punto i suoi tassi. Di conseguenza il tasso sulle operazioni pronti contro termine passa al 2,25%, quello sulle operazioni di rifinanziamento marginale al 3,25% e quello sui depositi overnight all’1,25%. Una decisione che non deve far pensare all’inizio di una politica monetaria eccessivamente interventista, ha assicurato il presidente della Bce, Jean-Claude Trichet. La politica monetaria della Bce, ha assicurato Trichet, "resta accomodante e continua a supportare la ripresa economica e la creazione di posti di lavoro". E inoltre, ha detto ancora il presidente della Bce, "Il Consiglio direttivo oggi non ha deciso ex ante di impegnarsi in una serie di rialzi dei tassi di interesse". Con la decisione odierna il divario fra il costo del denaro negli Usa ed in Eurolandia è sceso a 1,75 punti. Il tasso di riferimento nell’Eurozona è infatti pari al 2,25%, mentre i Fed Funds statunitensi si attestano al 4%. E’ la prima volta in cinque anni che l’istituto di Francoforte rialza i tassi che da tre anni erano fermi con i pronti contro termine al 2%. La decisione era ampiamente attesa, da giorni sui giornali vengono pubblicati conteggi sulle ripercussioni su mutui, tassi bancari e sul credito al consumo, ma non per questo è meno controversa. Le banche dell’Eurozona hanno infatti fatto sapere stamane che ritengono "prematuro" un rialzo dei tassi da parte della Bce. La Federazione bancaria europea, nelle sue previsioni semestrali, sostiene che un aumento del costo del denaro potrebbe danneggiare la fragile ripresa economica. La federazione rappresenta gli interessi di più di 4.500 banche dell’area euro. Ma anche il primo ministro francese Dominique de Villepin si augurava nella consueta conferenza stampa mensile tenuta oggi che "nulla sia fatto" dalla Banca centrale europea che "comprometta la crescita in Europa". Rispondendo ad una domanda sulla politica della Bce, Villepen ha detto:"Mi auguro che non pesi sulla capacità che abbiamo di raccogliere la sfida della crescita". Contrari si sono dichiarati anche il ministro delle Finanze austriaco Karl Heinz Grasser e il ministro italiano dell’Economia Giulio Tremonti, che oggi hanno avuto un incontro in vista della prossima presidenza europea dell’Austria. La decisione della Banca centrale europea di aumentare i tassi d’interesse, ha detto Grasser, "non è giustificata in chiave di aumento della crescita", "non è atta a lottare contro l’inflazione nè a favorire la crescita economica". Mentre Tremonti ha osservato che "La Bce è indipendente in termini monetari, la decisione di oggi non è eccitante in termini economici". Anche i mercati valutari hanno digerito a fatica la decisione della Bce: l’euro è andato infatti giù dopo il rialzo dei tassi di interesse. La moneta europea ha toccato un nuovo minimo di seduta di 1,1742 dollari. (1 dicembre 2005)

01/12/2005

Documento n.5347

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