Da Repubblica (12-4-06) La Kroes ha indicato nell’Italia accordi di monopolio

in Articoli e studi
La commissaria Nellie Kroes ha indicato in particolare nell’Italia uno dei cinque Paesi "nei quali esistono accordi di monopolio" L’Antitrust Ue mette sotto accusa le carte di credito e i bancomat Annunciato l’avvio di una procedura."Ostacoli e pratiche di banche e reti trainano i costi al rialzo". Differenze fino al 650% tra i vari Paesi L’Antitrust Ue mette sotto accusa
le carte di credito e i bancomat
ROMA - Non c’è concorrenza nel settore della carte di credito e di debito, e questo aumenta i costi di uso per i consumatori e i costi delle transazioni per le aziende, che poi finiscono a loro volta per scaricarli sugli utenti. L’accusa viene dalla Commissione Europea. La commissaria alla Concorrenza Nellie Kroes ha indicato in particolare nell’Italia, Finlandia, Portogallo, Austria e Belgio i Paesi nei quali esistono accordi di monopolio sulle carte di pagamento tra banche per Visa e Mastercard. Mentre il mercato, secondo Kroes, funziona molto bene in Germania e Olanda. Dopo gli ostacoli alle fusioni bancarie, le procedure di infrazione nel settore dell’energia, ora è la volta del settore delle carte di pagamento. Esistono "diversi ostacoli potenziali all’ingresso, ostacoli di natura tecnica e pratiche di banche e reti che trainano i costi al rialzo", spiega Kroes, che dà dieci settimane di tempo a imprese, consumatori e altre parti interessate per rendere noto il loro punto di vista, in vista di eventuali "misure antitrust" che potrebbero essere varate dalla Commissione, e "inchieste su casi specifici in stretta cooperazione con le autorità dello European Competition Network". Nell’Unione Europea sono 23 miliardi i pagamenti con carta effettuati ogni anno per un valore di 1350 miliardi di euro. Secondo Bruxelles "se il settore fosse più integrato e più concorrenziale migliorerebbe la prestazione delle imprese e il benessere dei consumatori: facilitando le forme di pagamenti transfrontalieri, rendendole meno costose l’economia europea potrebbe risparmiare da 50 a 100 miliardi di euro l’anno". In effetti gli scarti di prezzo sono enormi: in alcuni Paesi europei i consumatori pagano la loro Mastercard o la loro Visa il 100% in più che in altri, le variazioni della commissione richiesta alle imprese va dal 500% per la Visa al 650% per la Mastercard. Le commissioni di accettazione, spiega ancora l’Antitrust Ue, "servono a tassare le vendite al dettaglio perchè le banche fatturano una commissione al dettagliante per ciascuna utilizzazione della carta di pagamento: questa pratica comporta un rigonfiamento dei prezzi al dettaglio (che vanno fino al 2,5% del totale delle spese di consumo) e aggrava gli effetti di un mercato rigido". Il problema, dice la commissaria Kroes, è che "le banche si associano per negoziare con i dettaglianti proponendo solo un’offerta unica per l’insieme della rete interessata". Tali società "comuni di commercializzazione esistono in otto Paesi membri". I nuovi entranti nel mercato "sopportano costi più elevati a causa degli accordi intercorsi tra banche locali". Un intervento è necessario, secondo Kroes, per "creare uno spazio unico dei pagamenti in euro". Riferendosi in particolare all’Italia, la commissaria Kroes ha detto che "esiste un mercato chiuso alla concorrenza e ciò non funziona: nel caso italiano un paio di banche e un paio di società emittenti di carte di pagamento, cioè Visa e Mastercard, stanno approfittando della loro posizione per proteggersi". In effetti in Italia il sistema di pagamento elettronico è stato oggetto di un lungo contenzioso tra le imprese commerciali (in particolare una società della grande distribuzione) e la Cogeban (l’associazione costituita dall’Abi - Associazione bancaria italiana, per sviluppare le funzioni di pagamento del bancomat presso i terminali Pos) proprio per la violazione delle regole della libera concorrenza. Le aziende commerciali lamentavano (e lamentano tuttora) l’impossibilità dell’uso dei terminali Pos "multibanca", che eviterebbero costose commissioni ai negozianti. La Banca d’Italia ha in effetti ingiunto alla Cogeban di garantire l’uso dei Pos multibanca, e Cogeban sostiene di aver ottemperato. Adesso la vertenza è in mano all’Antitrust italiano.

13/04/2006

Documento n.5901

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