Da primadinoi.it (7-11-05). Hitler trovò 13 miliardi nel caveau della Banca d’Italia a L’Aquila

Hitler trovò 13 miliardi nel caveau della Banca d’Italia a L’Aquila nel ’43 Lo rivela lo storico e giornalista Amedeo Esposito rendendo pubblico un documento ufficiale. Hitler ebbe in "dono" 13 miliardi di lire quando, a meta’ settembre del 1943, le sue truppe occuparono L’Aquila. Lo scrive l’agenzia di stapa Agi questa mattina. L’ingente somma, che rivalutata ai giorni nostri sarebbe pari a sei miliardi di euro (11.750 miliardi delle vecchie lire), era depositata nel caveau della filiale aquilana della Banca d’Italia, poiche’ le autorita’ bancarie centrali non ritennero possibile il "trasferimento dell’ingente massa di valori". Lo ha rivelato il giornalista e storico Amedeo Esposito che, anticipando un capitolo di una sua pubblicazione sulle Officine carte e valori della Banca d’Italia, installate, per ragioni di sicurezza, nel 1940 all’Aquila provenienti da Roma dove furono ritrasferite alla fine del 1944, ha reso noto il testo di un documento dell’8 settembre 1943 dell’Ufficio speciale centrale dell’istituto bancario, trasmesso alla filiale dell’Aquila. Nella nota, che reca il numero di protocollo 1195, e’ detto: «Il vice direttore generale ed il comm. Quattrone sono dell’avviso che l’unita "roneata" (2781 U.S.C. del 4 settembre 1943) non debba inviarsi all’Ufficio Speciale de L’Aquila perche’, in quanto detenga valori di amministrazioni statali per conto di altre filiali la loro individuazione, fra l’ingente massa di depositi, richiederebbe un tempo enorme. Inoltre non sembra che possa essere presa in considerazione per l’Ufficio medesimo il trasferimento altrove anche in caso di evacuazione della piazza, data l’ingente massa dei valori detenuti 13/miliardi». Il trasferimento, dopo circa 10 giorni, pero’ fu possibile ai tedeschi che versarono la notevole somma nelle case germaniche. Il giornalista Esposito - non nuovo nelle ricerche della storia del 1943/44 in Abruzzo - dara’ comunicazione della sua "scoperta" domani, in occasione della prima edizione delle "Giornate di storia delle Forze Armate Italiane", indetta dall’Istituto abruzzese per la storia della Resistenza e dell’Italia contemporanea e dall’Associazione "Vox Militiae". 07/11/2005 11.33

08/11/2005

Documento n.5241