Da L’Opinione (22-12-05) BANCHE.La poca concorrenza sul mercato genera “la pubblicità ingannevole”

in Articoli e studi
BANCHE –Nessun accenno sui costi dei servizi , spese di gestione di conto corrente e costo del denaro La poca concorrenza sul mercato genera “la pubblicità ingannevole” di Roberto Casalena Le banche italiane non si sono mai proposte al pubblico giocando la carta della concorrenza, ma solo quella dell’immagine . Ed ora, alla vigilia del nuovo anno , tutto è rimasto come dieci anni fa. Le banche si beatificano con pubblicità accattivanti , ma senza contenuti , non rapportandosi con il mercato , altrimenti i messaggi sarebbero di toni ben diversi . E d’altronde non possono fare altrimenti, dato che la concorrenza è “al lumicino” . Costo del denaro con scarti minimali , spese di gestione “faraoniche” per un c/c , come pure per la maggior parte dei servizi offerti . E l’opposizione di Bankitalia alle Opa straniere su Antonveneta e Bnl rappresenta la punta dell’iceberg di una concorrenza mai voluta , un protezionismo che alberga solo nel Belpaese . Gli istituti di credito italiani , infatti , temono la concorrenza , perché perderebbero potere e soldi . Infatti , quasi tutte le banche , in contro tendenza all’economia che è asfittica , stanno generando risultati boom , e ciò è dovuto al fatto che hanno spinto sulla leva dei costi , in barba ai risparmiatori ,tutte insieme , senza una vera concorrenza . Ed anche l’Adusbef ( l’associazione a difesa dei consumatori di prodotti bancari , finanziari e assicurativi ) prende posizione sulle “pubblicità del nulla” del sistema bancario, e che ciò è la conseguenza della concorrenza è inesistente . E vediamo quali sono gli “imbellettamenti” pubblicitari che propongono le banche .Il Gruppo Banca Popolare di Vicenza ,con una pagina evidenzia la storicità delle tre banche che fanno parte del gruppo , Banca Nuova , Banca Popolare di Vicenza e Cariprato , tutte al servizio del territorio . Banca Intesa , sempre con una pagina intera di giornale ,propone un’orchestra con “sfondato” il titolo “passione e competenza sono all’opera”, e sotto la gigantesca foto . A sinistrra , il titolo “prove di orchestra- Si apre la stagione del Teatro alla Scala con Idomeneo diretto da Daniel Harding”, mentre a destra un altro titolo :”Conosciamo il valore della cultura e ne favoriamo la diffusione”. Poi , ancora sotto , Banca Intesa . Ed ecco come si rappresenta Banca Fideuram , con una pagina pubblicitaria . Una grande foto di gruppo , uomini e donne giovani , vestiti a festa , e sotto un epitaffio :”Dietro al sorriso di ogni nostro Private Banker ci sono 1500 persone che con i tuoi investimenti non scherzano mai”. A destra , Banca Fideuram . Ed Banca di Roma, in una pagina si sponsorizza con una grande foto , con in evidenza un metro attorcigliato, e sopra la scritta “Scelgo di ridurre le distanze e accorciare i tempi: la mia filiale anche via internet e via telefono”. Poi a fondo pagina una serie di indicazioni , ed il titolo Banca di Roma . Si potrebbe andare avanti chi sa per quanto ad illustrare come le banche si propongono al pubblico , ma bastano questi pochi esempi per comprendere che le banche non si fanno concorrenza . Solo messaggi accattivanti , e poi quando si entra in banca al cliente si fa “barba e capelli”. La gestione media di un c/c , come più volte denunciato dall’Adusbef , supera i 500 euro all’anno ,siamo i più cari d’Europa . E con “la spremuta da cliente” le banche ci pagano anche “le pubblicità del nulla”. Per farci cosa? Solo per dire che ci sono , che sono vicine alla gente, alle imprese ,ma mai per indicare i costi dei servizi .Ultimamente , anche Bankitalia ha dato una tirata di orecchie alle banche , invitandole ad essere più morigerate sul fronte dei prezzi dei servizi. E se lo ha detto Bankitalia , vuol dire che siamo al limite del sopportabile .E nonostante ciò , gli istituti di credito continuano imperturbabili sulla loro strada ,utili floridi e ramazzate alla clientela . E la concorrenza? Occorrerà un innesto con banche estere . Ecco perché il sistema bancario italiano , nella maggior parte dei casi , si è sempre opposta alla calata di istituti di credito esteri nel Belpaese . Ora si attende la nomina del nuovo Governatore . E c’è da augurarsi che ridia vigore ad una sana concorrenza del sistema bancario .

22/12/2005

Documento n.5472

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