Da laRepubblica.it (23.12.03). Parmalat, primi falsi datati ?88.

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Da laRepubblica.it (23.12.03). Parmalat, primi falsi datati ?88. Ricostruito dai magistrati il modo in cui i contabili riuscirono a falsificare documenti per i 4 miliardi presso la Bank of America Bondi dai magistrati a Parma Denuncia dei funzionari americani per falso in scrittura privata MILANO - Enrico Bondi in Tribunale a Parma. Il neo-presidente di Parmalat si è recato a colloquio con il pubblico ministero Antonella Ioffredi, che conduce le indagini sul caso. Bondi ha portato un?ampia documentazione, giudicata preziosa dai magistrati. Al colloquio erano presenti anche gli esperti tributari della Guardia di Finanza. All?uscita, Bondi ha detto solo: "Preferisco parlare con i fatti. Saprete tutto attraverso comunicati ufficiali". Nel frattempo alcuni funzionari di Bank of America hanno presentato alla Procura di Milano una denuncia per falso in scrittura privata per il documento che attestava la presenza di 3,95 miliardi di euro in un conto della Bonlat, società off-shore della Parmalat, presso l?istituto americano. La denuncia è stata presentata formalmente dal legale rappresentante. Nella notte, a Milano, c?è stato l?interrogatorio del contabile Parmalat che avrebbe ricostruito nel dettaglio la vicenda dei falsi documenti "fabbricati" con l?uso di uno scanner (numerosi erano semplici fotocopie) per accreditare falsamente i 3,95 miliardi di euro presso la Bank of America. Il contabile sarà nuovamente interrogato domani con un suo collega, già sentito nei giorni scorsi, mentre si è appreso che le iscrizioni nel registro degli indagati operate dalla Procura di Milano sono "a vasto raggio", nel senso che riguardano quasi tutti gli amministratori, i sindaci e i revisori che hanno sottoscritto il bilancio 2002 (in tutto una ventina di persone). Ma c?è il sospetto che alcune irregolarità, seppure di entità minore, risalgano addirittura all?88, quando l?azienda conobbe un periodo di crisi. Prima del contabile erano stati interrogati come indagati due ex direttori finanziari di Parmalat, Alberto Ferraris e Luciano Del Soldato e come testimone un consulente legale, Gianpaolo Zini. Da quanto emerso, i vertici di Parmalat sono arrivati a usare lo scanner per riprodurre sui documenti il logo della Bank of America, mentre qualcuno a Collecchio avrebbe distrutto tutti i documenti contraffatti che i militari del nucleo provinciale della Guardia di Finanza milanese stanno cercando di recuperare da un computer già individuato. Per confrontare e coordinare al meglio le inchieste delle due procure di Milano e Parma oggi è atteso nella città emiliana il pm milanese Francesco Greco. Il magistrato porterà a Parma i documenti acquisiti nelle perquisizioni effettuate dalla Guardia di Finanza fra sabato e lunedì. Sul piano finanziario, dopo il tracollo di ieri che ha visto azzerarsi le quotazioni, i titoli Parmalat sono sospesi a Piazza Affari, per tutta la seduta, in attesa di un comunicato. Lo ha reso noto Borsa Italiana. Le azioni da oggi hanno lasciato il Mib30. (23 dicembre 2003)

23/12/2003

Documento n.3676

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