Da Il Sole-24 Ore. Bnl: l’offerta di Bilbao supera quella di Bologna

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BANCHE Bnl: l’offerta di Bilbao supera quella di Bologna La situazione determinata dal rialzo di Bbva alla Borsa di Madrid. di Antonella Olivieri Per la Borsa, con la discesa in campo di Unipol, la partita su Bnl è virtualmente chiusa. Difatti il titolo Bbva a Madrid ha registrato le novità con un rialzo del 2,34% che l’ha portato a 13,54 euro. L’effetto, quasi paradossale, è che così l’offerta spagnola di carta supera di nuovo l’Opa annunciata (ma non ancora autorizzata) della compagnia assicurativa bolognese: ai livelli di ieri, con il concambio di 1 a 5, il titolo Bnl veniva valorizzato dall’Ops che scadrà il 22 luglio 2,708 euro rispetto ai 2,7 euro per contanti prospettati da Unipol. Naturalmente la questione non è quanto vale oggi il titolo Bbva, ma quanto varrà al termine dell’offerta e soprattutto è da capire se gli spagnoli considereranno comunque valida l’Ops e ritireranno le azioni consegnate oppure no. Di sicuro, a questo punto, è fuori dalla portata dei baschi l’obiettivo iniziale di raggiungere la maggioranza assoluta del capitale ed è in forse anche il target secondario di arrivare almeno al 30%. Aderendo all’Ops, che prevede appunto lo scambio tra titoli Bnl e Bbva, Generali avrebbe potuto diventare il primo singolo azionista del colosso del credito iberico con una quota dell’ 1%, ma la prospettiva rischia ora di sfumare. Da una parte non è detto che Generali consegnerà la propria quota e dall’altra gli spagnoli potrebbero arrendersi all’evidenza. L’operazione Unipol Bnl resta comunque un esperimento inedito per l’Italia. Mancano i dettagli, ma nella sostanza chi ha provato a formulare ipotesi per una simulazione conclude che l’operazione, nella pura ottica dell’azionista di minoranza di Unipol, presenta più ombre che luci. Tant’è che in Piazza Affari, se le azioni Unipol ordinarie non hanno festeggiato l’annuncio dell’Opa prospettica su Bnl (0,2% a 3,059), le privilegiate (che sono più liquide perchè tutte flottanti) hanno perso decisamente terreno arretrando dell’ 1,83% a 2,302 euro. Con gli elementi a disposizione, l’impatto economico per Unipol appare negativo, sostengono gli analisti: negativo sulla possibilità di pagare dividendi e negativo sulla valutazione perchè si compra a 2,7 euro per azione una banca che con le stime più favorevoli può arrivare a poco più di 2 euro (per molti il fair value di Bnl in versione stand alone è di 1,75 1,9 euro). La conseguenza per le azioni . ordinarie Unipol — riassume l’analista di un broker milanese — è che da un potenziale di rivalutazione dell’ordine del 26% si passa a un rischio di deprezzamento dell’ 8 10%. Del resto è intuitivo che l’aumento di capitale programmato — per quanto manchino ancora le condizioni — si prospetta pesante: 2,6 miliardi di euro, cosa che in pratica significa raddoppiare la capitalizzazione di mercato. Il titolo tra l’altro ha già fatto peggio del Mibtel, restando indietro rispetto all’indice generale di Piazza Affari del 5% nell’ultimo mese, del 13% negli ultimi tre mesi e del 20% nell’ultimo anno. Alla ricapitalizzazione contribuirà per 1,8 miliardi la categoria degli azionisti ordinari e per 800 milioni quella degli azionisti privilegiati. Finsoe farà la propria parte per circa 900 milioni, per il resto— 1,7 miliardi — toccherà al mercato mettere mano al portafoglio. Qualche dubbio tra gli analisti c’è anche sul valore degli asset cedibili — 1,5 miliardi — più che sul prestito subordinato da 1,2 miliardi. Anche su questo versante mancano i dettagli, ma le principali partecipazioni spedibili sono Aurora (che ha inglobato Winterthur Italia e ha una raccolta premi dell’ordine dei 2 miliardi) controllata all’ 87% e Unipol Banca (con 221 sportelli) controllata all’ 83%. Da verificare infine il modello di business che a logica dovrebbe basarsi sul cross selling di prodotti assicurativi tramite sportelli bancari e viceversa, salvo che Bnl ha la caratteristica di essere votata alla clientela corporate. Nel frattempo Standard Poor’s ha messo sotto osservazione il rating di Unipol con implicazioni negative. «Le dimensioni e la struttura finanziaria dell’offerta fanno sorgere significative incertezze — spiega Antonello Aquino, analista di S P — per esempio a riguardo dell’impatto sulla capitalizzazione consolidata e la flessibilità finanziaria di Unipol, oltre ai notevoli rischi di esecuzione» . L’eventuale downgrading, in caso di successo dell’offerta, sarebbe comunque limitato a un massimo di tre gradini, precisa una nota dell’agenzia di rating. 20 luglio 2005

21/07/2005

Documento n.4891

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