Da Il Sole 24 Ore (9-9-05). Caso Fazio, il Governo pensa a una mozione bipartisan

in Articoli e studi
BANKITALIA. Caso Fazio, il Governo pensa a una mozione bipartisan Resta l’ipotesi di un decreto legge che recepisca l’emendamento sulla riforma già votato in Cdm. Sara Bianchi Oggi il Governatore è il grande assente all’Ecofin di Manchester e Domenico Siniscalco, proprio perchè partecipa alla riunione dei ministri finanziari europei, mancherà dal Consiglio dei ministri. Ma la riunione di Governo quasi certamente sfiorerà soltanto la questione Fazio: nell’Esecutivo le posizioni restano differenti con la Lega che è tornata a difendere il Governatore e alcuni ministri Udc, primo fra tutti Buttiglione, non disposti a fare retromarcia sulle sorti di Fazio. Abbandonata la possibilità di risolvere il braccio di ferro passando per il Consiglio dei Ministri, Palazzo Chigi resta alla ricerca di una via d’uscita. In molti hanno letto la rinuncia di Fazio a Manchester come un primo passo verso le dimissioni. Ma di fatto il Governatore ha già confermato che sarà a Basilea per la riunione della Bri e poi al Fmi a Washington, alla fine del mese. Ieri, i 13 membri del Consiglio superiore della Banca d’Italia sarebbero stati preallertati per una possibile convocazione di una riunione straordinaria da parte del Governatore, prima del 29 settembre, forse il 22. È al Consiglio superiore che spetta l’eventuale revoca del Governatore. Ma anche in questo caso la lettura resta duplice: Fazio potrebbe averlo convocato con l’intenzione di ottenere un voto di fiducia. Certamente il Governatore non sembra ancora disposto a cedere. E le ipotesi che circolano passano per una possibile autoriforma di Bankitalia da attuarsi nell’arco di sei mesi, con una eventuale uscita di Fazio al termine dell’iter parlamentare della legge sul risparmio; fino a un atto formale del Presidente del Consiglio con una lettera al Governatore che ora Silvio Berlusconi terrebbe custodita nel cassetto della sua scrivania; ma non è esclusa nemmeno una mozione bipartisan maggioranza-opposizione perchè la sfiducia arrivi la Governatore da tutto il Parlamento e non solo da Berlusconi, tenuto conto che Fazio è considerato come molto rispettoso delle decisioni del Parlamento. Di fatto non esistono strumenti giuridici certi che consentano all’esecutivo di ottenere l’uscita del Governatore e ambienti vicini a Fazio non escludono un ricorso alla Corte di giustizia europea. L’unica strada tracciata è quella che passa per il Consiglio Superiore della Banca, che potrebbe essere chiamato ad esprimere un parere formale. Al Consiglio potrebbe essere indirizzata la lettera del Presidente del Consiglio o di Siniscalco, Ministro vigilante, per evidenziare la fine del rapporto di fiducia tra Esecutivo e Governatore. Resta l’ipotesi di un decreto legge che recepisca l’emendamento sulla riforma di Bankitalia votato dallo scorso Consiglio dei ministri, decreto che però dovrebbe contenere una norma per l’operatività immediata della riforma e dunque per l’uscita del Governatore. Buona parte della maggioranza è decisa a risolvere la questione al più presto e in molti considerano una mozione parlamentare bipartisan l’unico modo per il Governatore di non perdere la faccia. Ma nonostante i ripetuti incontri ai massimi livelli istituzionali, con le consultazioni da Ciampi, i vertici a Palazzo Grazioli, le smentite di Bankitalia e della Presidenza della Repubblica su presunte telefonate al Governatore partite dagli uffici del Quirinale, nonostante la bufera mediatica, Fazio ancora resiste. È un altro segno tangibile di quanto la riforma di Bankitalia sia irrinunciabile, con l’inserimento di pesi e misure ancor più specifici rispetto a quelli individuati finora. 9 settembre 2005

09/09/2005

Documento n.5023

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