Da Il Sole-24 Ore (7-9-05). Caso bankitalia.Fazio non si dimette. Dietro-front di Bossi

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caso bankitalia Fazio non si dimette. Dietro-front di Bossi Il caso Bankitalia approda venerdì all’Ecofin di Manchester Sara Bianchi Accadde per Tremonti e Siniscalco, ora seppur con ruoli e pesi differenti, succederà per Siniscalco e Fazio: fianco a fianco a rappresentare l’Italia in un vertice europeo senza proferir tra loro una sola parola. È questa la scena alla quale forse le telecamere ci consentiranno di assistere, venerdì dall’Ecofin di Manchester. Come a sancire, se ancora ce ne fosse bisogno, la consistenza del braccio di ferro in atto. Il Governatore resiste, non si dimette; la Lega continua ad appoggiarlo; il Presidente del Consiglio non sembra deciso a forzare la situazione. Così i poli del contendere si distanziano da tutte le voci della polis politica: da un lato Fazio, dall’altro il Ministro dell’Economia . Il Governatore ha fatto sapere ai vertici istituzionali di non avere, almeno per ora, alcuna intenzione di dimettersi. Ieri ha ricevuto a Palazzo Koch il sottosegretario alla Presidenza Gianni Letta. Poi, Luigi Grillo, senatore di Forza Italia vicino a Fazio aveva parlato di un incontro «cordiale e collaborativo». Più tardi un altro parlamentare considerato fra gli amici di Fazio, Ivo Tarolli, spiegava che Letta avrebbe fornito un’interpretazione edulcoratà delle parole dette l’altro giorno da Berlusconi e il tema delle dimissioni sarebbe stato subito accantonato, Letta non le avrebbe chieste al Governatore. Immediata la precisazione in una nota di Palazzo Chigi: «Non si capisce come possa riferire i termini di un colloquio chi a quel colloquio non ha partecipato. È un fatto indecoroso. Basta con i pettegolezzi, ai quali comunque la presidenza del Consiglio non prende parte». E ora, dopo il summit di Villa San Martino, il cerino resta nelle mani del Ministro dell’Economia. All’incontro di Macherio con Bossi hanno partecipato anche il Ministro per le Riforme e quello del Welfare, oltre al vicepremier Giulio Tremonti, all’assessore lombardo dimissionato Alessandro Cè e a Renzo, figlio del leader leghista. «Per quel che riguarda Bankitalia si è convenuto che la situazione è quella che è stata definita venerdì scorso. Il ruolo del Governo è esaurito, il Governo ora non ha più ruolo. Altre iniziative metterebbero a rischio l’indipendenza della Banca d’Italia», ha riferito al termine del vertice Roberto Calderoli. È uno stop preciso ai passi formali annunciati dal titolare del Tesoro. Ancora, Calderoli ha puntualizzato: «C’è assoluta sintonia fra Berlusconi e Bossi». Ieri, il Ministro per le Politiche Agricole Gianni Alemanno considerava: «Nel prossimo Consiglio dei ministri sarà opportuno verificare le indicazioni di Siniscalco e giungere, credo, ad un atto ufficiale se nel frattempo la situazione in qualche modo non si sarà sbloccata». Alemanno aveva anche precisato che non sarà in ogni caso An a proporre un documento ufficiale sulla vicenda Fazio in Cdm, attendendo prima le iniziative di Siniscalco. Certamente la questione sarà tema di incontri tra il Presidente del Consiglio e il Ministro dell’Economia, prima della prossima riunione di Governo. In quella sede Siniscalco, forte anche dell’appoggio del Quirinale, sa di poter contare sui voti a favore di buona parte dei Ministri, eccezion fatta oltre che per i leghisti anche per Stefano Caldoro, del Nuovo Psi e per Rocco Buttiglione che ha continuato a difendere il Governatore, ma va considerata pure la posizione sfumata di altri rappresentanti Udc. Sulla riunione del Consiglio dei Ministri pesa anche la coincidenza di trempi con il vertice Ecofin. Il Cdm di venerdì è stato confermato, ma non è chiaro se, con Siniscalco a Manchester, la questione Fazio sarà affrontata; certamente del caso Bankitalia discuteranno i Ministri delle Finanze europei al vertice Ecofin sempre venerdì, ma si tratterà di discussioni private, a quattr’occhi perchè l’Europa in questa fase preferisce lasciare che sia l’Italia a sbrogliare da sola le sue matasse. 7 settembre 2005

07/09/2005

Documento n.5011

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