Da Il Sole-24 Ore (4-2-06) Bnp Paribas lancia l’Opa su Bnl. Unipol lascia

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Bnp Paribas lancia l’Opa su Bnl. Unipol lascia Unipol lascia la scena su Bnl ma sceglie a chi passare il testimone. Sarà Bnp Paribas, una delle principali banche europee a rilevare l’intera quota messa assieme dalla compagnia bolognese l’estate scorsa e a lanciare conseguentemente un’opa totalitaria e obbligatoria sul 100% della banca romana ad un prezzo di 2,925 euro per azione. Il Bbva a questo punto esce di scena: «Se si conferma l’offerta di Bnp Paribas sul 100% delle azioni Bnl, al prezzo di 2,925 euro per azione in contanti e per tutti gli azionisti - fanno sapere fonti della compagnia - il Bbva venderà la sua partecipazione nella banca italiana ottenendo una plusvalenza superiore a 600 milioni di euro». Unipol, invece, lascia la presa con l’onore delle armi, grazie anche alla mediazione tra tutte le parti di Guido Rossi, uno dei massimi esperti di diritto societario. Bologna - dopo aver dato per certa la bocciatura definitiva della sua offerta arrivata da Bankitalia - comprerà, a patto che vada bene l’operazione, subordinata alla conclusione entro il 30 giugno e all’ok di tutte le autorità di vigilanza, l’1% di Bnl Vita che la manca per avere il controllo della società. Una risorsa importante per Unipol che aveva spinto Giovanni Consorte all’avventura in Bnl. Per il gruppo il vantaggio è rappresentato anche dal fatto che sarà il partner assicurativo di Bnp in Italia. Ad ulteriore testimonianza del legame stabilito è stato anche deciso che Bnp Paribas acquisterà il 4,5% di Finsoe, la società che controlla Unipol. Tecnicamente l’operazione prevede che domani i cda di Holmo, Finsoe e Unipol, ovvero l’intera catena di controllo del mondo cooperativo, ratifichino la cessione delle quote, mentre l’accordo complessivo della banca transalpina prevede un’intesa con gli altri dodici azionisti che lanciarono nel luglio scorso l’opa bocciata da Bankitalia. Il controvalore dell’operazione resta vicino ai 9 miliardi di euro con un prezzo superiore a quello ultimo di 2,755 imposto da Consob. Da Parigi mandano i tipici segnali di chi si appresta ad entrare nella stanza dei bottoni di una grande preda bancaria, rassicuranti e tranquillizzanti. «Certamente non si tratta di un’opa ostile: abbiamo il 48% e nutriamo un grande rispetto per il lavoro fatto dall’attuale management di Bnl, con il quale intendiamo lavorare, e per il piano industriale». Nella nota Unipol che ufficializza l’accordo con i francesi si precisa che Bnp Paribas si è impegnata ad acquistare il 36,62% di Bnl in mano alla stessa Unipol (14,75%), Coop Adriatica (1,34%) Noca Coop (1,34%), Coop estense (1,1%) Talea (1,1%), Ariete (1,01%), Bpi (1,65%), Hopa (4,94%) Credit Suisse (4,45%) e Nomura (4,92%). Altri tre accordi sono stati conclusi con Popolare Vicenza (che cede la sua quota del 2,45%), Popolare dell’Emilia Romagna (3,92%) e Deutsche Bank (4,94%). In totale, dunque, Bnp Paribas si è assicurata il 47,92% del capitale ordinario di Bnl. Per tutte le quote il prezzo di acquisto è stato fissato a 2,925 per azione. Le condizioni sospensive prevedono: l’accordo degli organi sociali dei venditori da consentire a Bnp l’acquisto di almeno il 42% di Bnl; la decadenza dell’opa Unipol bocciata da Bankitalia; il via libera delle autorità di vigilanza nazionali e comunitarie; tutte le altre eventuali autorizzazioni necessarie, compresa quella della Banca di Francia. Tali condizioni dovranno verificarsi entro il 30 giugno 2006. Al verificarsi di tali condizioni Bnp lancerà l’opa totalitaria a 2,925 euro sulle azioni Bnl. Sono considerati risolti gli accordi parasociali e gli accordi industriali e finanziari siglati tra Unipol e CSFB, Deutsche Bank e Nomura a luglio del 2005. Sciolte anche le opzioni put/call con Deutsche Bank. I numeri di Bnp Paribas Il colosso d’oltralpe. Bnp Paribas è uno dei maggiori gruppi bancari francesi ed europei. Nato con la fusione tra Bnp e Paribas nel 1999, è la settima istituzione finanziaria del mondo per estensione, con attività in 85 Paesi. Prima per profitti e per capitaliazzazione fra gli istituti dell’Unione Europea, Bnp Paribas conta su oltre 2.450 sportelli attraverso i quali serve 5 milioni di clienti individuali e 450mila aziende. Il colosso francese ha come maggiore azionista il gruppo assicurativo Axa, con il 6%. Si tratta quindi di una public company detenuta da investitori principalmente istituzionali, oltre alla quota detenuta dai dipendenti. Nei primi 9 mesi del 2005 (ancora non è disponibile il bilancio dell’intero anno), il gruppo Bnp Paribas ha realizzato ricavi ordinari per 16,2 miliardi di euro: la metà proviene dalla banca al dettaglio, il 30% dalla banca d’investimento, il 16% dai servizi di gestione del risparmio e il resto dall’attività di private equity. L’utile ante-imposte dei 9 mesi ha invece registrato una crescita del 26% a 6,6 miliardi. 5 Milioni di clienti 22 Mld di euro di fatturato 71 Mld di euro di capitalizzazione LE TAPPE DELLA SCALATA 28 APRILE 2004 Francesco Gaetano Caltagirone entra in Bnl con una quota sotto il 2%. Sono già presenti nell’azionariato Giuseppe Statuto, Stefano Ricucci e Danilo Coppola 29 APRILE Viene siglato il patto parasociale tra BBVA, Generali e Diego Della Valle 20 GIUGNO Nasce il contropatto degli azionisti che si riuniscono attorno a Caltagirone 14 NOVEMBRE Bnl vara un aumento di capitale da 1,2 miliardi di euro. Aderiscono sia i soci del patto sia i soci del contropatto. 14 MARZO 2005 Bnl annuncia di aver chiuso il 2004 con una perdita netta di 34 milioni, contro i 141 milioni dell’esercizio precedente 18 MARZO Il BBVA annuncia l’Ops da circa 6,5 miliardi di euro sul 100% del capitale sociale di Bnl 8 APRILE Il cda di Bnl si esprime all’unanimità a favore dell’offerta del BBVA 13 APRILE La Consob autorizza la pubblicazione del prospetto dell’offerta del BBVA 19 APRILE Vengono presentate le tre liste per il rinnovo della governance di Bnl. A guidarle sono rispettivamente Luigi Abete per il patto e Francesco Gaetano Caltagirone per il contropatto. Mps e Banca Popolare Vicentina presentano invece una lista indipendente. 30 APRILE L’assenza del contropatto all’assemblea fa slittare l’appuntamento al 21 maggio, in seconda convocazione. 13 MAGGIO Banca d’Italia dà il via libera all’offerta del BBVA 16 MAGGIO Dopo diverse indiscrezioni entra in scena Unipol, che ha chiesto a Banca d’Italia di superare il 5% in Bnl e salire fino a poco meno del 10% 20 MAGGIO Bnl annuncia un utile netto di 136 milioni di euro in crescita del 21% per il primo trimestre dell’anno 21 MAGGIO Si tiene in seconda convocazione l’assemblea dei soci. Il BBVA con il 48,21% dei voti in assemblea ottiene otto consiglieri. Alla lista del contropatto ne vanno sei, mentre alla lista Mps-Popolare di Vicenza ne spetta uno Gli immobiliaristi inquadrano la preda 28 MAGGIO 2005 Banca d’Italia precisa che il successo dell’Ops di BBVA potrebbe realizzarsi anche con una quota inferiore al 51% 20 GIUGNO Su sollecitazione Consob, Unipol non esclude il lancio di un’Opa 1° LUGLIO Unipol chiede a Banca d’Italia l’autorizzazione a salire fino al 15% e annuncia di avere opzioni per arrivare fino al 14,92% 7 LUGLIO Il presidente e a.d. di Unipol, Giovanni Consorte partecipa per la prima volte ad una riunione ufficiale dei contropattisti 11 LUGLIO Nuovo incontro Consorte e contropatto 15 LUGLIO Banca d’Italia autorizza il BBVA a salire al 30% e Unipol al 15%. Due giorni dopo il cda di Via Stalingrado approva il piano per acquisire Bnl. Si arriva a un accordo con il contropatto per comprare il 27% di Bnl 18 LUGLIO Unipol che tramite una rete di patti parasociali controlla il 41,9% di Bnl, annuncia l’Opa obbligatoria a 2,7 euro per azione. Il 22 luglio gli spagnoli del Bbva rinunciano all’Ops e annunciano l’intenzione di aderire all’Opa di Unipol 16 AGOSTO Unipol presenta alla Consob il prospetto dell’Opa. Due giorni dopo dall’Antitrust arriva la richiesta di maggiori informazioni sull’offerta 31 AGOSTO Via libera condizionato all’opa Unipol da parte della Consob, che chiede alcune integrazioni 6 SETTEMBRE L’Antitrust dà il via libera all’Opa, che sarà seguito dall’Ok della Consob a distanza di una settimana 23 SETTEMBRE Consorte in procura a Roma. Il 15 dicembre sarà iscritto nel registro degli indagati. Quattro giorni dopo sarà iscritto nel registro degli indagati anche Ivano Sacchetti, vicepresidente Unipol 23 DICEMBRE La Consob rivede al rialzo il prezzo dell’Opa da 2,7 a 2,755 euro 10 GENNAIO 2006 Banca d’Italia boccia l’Opa Unipol 3 FEBBRAIO Seconda bocciatura della Banca d’Italia dopo le controdeduzioni di Unipol. Bnp acquista le quote di Unipol e di altri 13 soci e annuncia l’Opa. Il prezzo pagato è di 2,925 euro

05/02/2006

Documento n.5637

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