Da Il Sole-24 Ore (3-10-05). Su Antonveneta il Governatore è indagato da agosto

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Su Antonveneta il Governatore è indagato da agosto ( Sole 24 Ore, Il (Abb) del 03/10/2005 ) Il Sole-24 Ore sezione: IN PRIMO PIANO data: 2005-09-30 - pag: 9 autore: LAURA SERAFINI Su Antonveneta il Governatore è indagato da agosto ROMA - La conferma alle indiscrezioni, circolate ormai da settimane, è arrivata nel pomeriggio di ieri dagli ambienti della Procura di Roma. Il Governatore Antonio Fazio è stato iscritto nel registro degli indagati all’inizio di agosto, anche se l’iscrizione è rimasta secretata per il ruolo ricoperto dal numero uno della Banca d’Italia. L’ipotesi di reato è la stessa contestata nel luglio scorso al responsabile della vigilanza di via Nazionale, Francesco Frasca. La decisione è stata assunta all’indomani della divulgazione delle intercettazioni telefoniche disposte dalla procura di Milano sui protagonisti della scalata ad Antonveneta dalle quale emergeva un ruolo non imparziale del Governatore nell’autorizzare l’operazione. Anche se gli inquirenti capitolini, nel mese di luglio, avevano già acquisito la testimonianza di due funzionari della Vigilanza di via Nazionale nella quale raccontavano di aver espresso parere contrario all’autorizzazione all’Opa della Bpi su Antonveneta. L’iscrizione è considerata un atto dovuto in presenza di una denuncia o di una notizia di reato, come sembrano configurarsi i contenuti delle intercettazioni. I magistrati romani che indagano su Antonveneta, il procuratore aggiunto Achille Toro e la sostituta Perla Lori, coadiuvati in queste settimane passo passo dal procuratore Giovanni Ferrara, non erano tenuti a comunicare all’interessato l’iscrizione e avevano sei mesi per proseguire le indagini prima di darne notizia. Fazio ne è stato informato ieri, il giorno stesso in cui il consiglio superiore della Banca d’Italia, l’unico organismo ormai legittimato a revocargli l’incarico, gli ha confermato la fiducia. Ma attraverso gli organi di stampa. Gli inquirenti hanno firmato ieri un avviso di comparizione, che ha la valenza di un avviso di garanzia, affidandolo a un funzionario di polizia che dovrebbe notificarlo questa mattina. Ieri sera l’avvocato di Fazio, Franco Coppi, ha ribadito di non aver ancora ricevuto alcun avviso tanto meno di essere stato informato dell’iscrizione. L’invito a comparire sta comunque per raggiungere il destinatario: in esso sono stati messi nero su bianco data e orario dell’interrogatorio con una decisione che non sembra concordata con Coppi. Il riserbo è massimo: almeno su questo aspetto si vorrebbe che il Governatore apprendesse dagli atti ufficiali e non dai media la tempistica. L’altra conferma che arriva dall’invio di un avviso di comparizione è il luogo dell’interrogatorio: non avverrà in una sede neutrale ma in procura, a piazzale Clodio, al primo piano dell’edificio C nell’ufficio di Toro. è per questo motivo che gli inquirenti potrebbero aver accolto la richiesta di Coppi di svolgere l’interrogatorio sabato prossimo, giorno in cui è indetto lo sciopero dei giornalisti, per limitare l’esposizione del Governatore. Giovedì scorso, in occasione dell’incontro avvenuto in Procura, i Pm avevano proposto al legale di Fazio una scelta tra il 4 e il 5 ottobre e il 12 e 13 ottobre. L’interrogatorio del numero uno di via Nazionale dovrebbe rappresentare l’atto conclusivo di un’inchiesta che ha preso il via nella scorsa primavera con la denuncia dell’Adusbef in merito all’Opa lanciata dalla ex Banca Popolare di Lodi. I magistrati hanno già indagato per abuso d’ufficio, oltre a Francesco Frasca, anche Giampiero Fiorani ( ex amministratore delegato di Bpi) e Giovanni Benevento ( presidente dell’istituto di credito). I due manager sono stati indagati anche per falso in prospetto e ostacolo all’attività degli organi di vigilanza. Nei confronti del solo Fiorani, poi, è stato formulato il reato di falso in bilancio. W A PAGINA 34 I Pm di Milano ascoltano Billé Attesa per oggi la notifica di un avviso di comparizione con la data dell’interrogatorio l’articolo prosegue in altra pagina. Il Sole-24 Ore sezione: IN PRIMO PIANO data: 2005-09-30 - pag: 9 autore: LAURA SERAFINI Su Antonveneta il Governatore è indagato da agosto ROMA - La conferma alle indiscrezioni, circolate ormai da settimane, è arrivata nel pomeriggio di ieri dagli ambienti della Procura di Roma. Il Governatore Antonio Fazio è stato iscritto nel registro degli indagati all’inizio di agosto, anche se l’iscrizione è rimasta secretata per il ruolo ricoperto dal numero uno della Banca d’Italia. L’ipotesi di reato è la stessa contestata nel luglio scorso al responsabile della vigilanza di via Nazionale, Francesco Frasca. La decisione è stata assunta all’indomani della divulgazione delle intercettazioni telefoniche disposte dalla procura di Milano sui protagonisti della scalata ad Antonveneta dalle quale emergeva un ruolo non imparziale del Governatore nell’autorizzare l’operazione. Anche se gli inquirenti capitolini, nel mese di luglio, avevano già acquisito la testimonianza di due funzionari della Vigilanza di via Nazionale nella quale raccontavano di aver espresso parere contrario all’autorizzazione all’Opa della Bpi su Antonveneta. L’iscrizione è considerata un atto dovuto in presenza di una denuncia o di una notizia di reato, come sembrano configurarsi i contenuti delle intercettazioni. I magistrati romani che indagano su Antonveneta, il procuratore aggiunto Achille Toro e la sostituta Perla Lori, coadiuvati in queste settimane passo passo dal procuratore Giovanni Ferrara, non erano tenuti a comunicare all’interessato l’iscrizione e avevano sei mesi per proseguire le indagini prima di darne notizia. Fazio ne è stato informato ieri, il giorno stesso in cui il consiglio superiore della Banca d’Italia, l’unico organismo ormai legittimato a revocargli l’incarico, gli ha confermato la fiducia. Ma attraverso gli organi di stampa. Gli inquirenti hanno firmato ieri un avviso di comparizione, che ha la valenza di un avviso di garanzia, affidandolo a un funzionario di polizia che dovrebbe notificarlo questa mattina. Ieri sera l’avvocato di Fazio, Franco Coppi, ha ribadito di non aver ancora ricevuto alcun avviso tanto meno di essere stato informato dell’iscrizione. L’invito a comparire sta comunque per raggiungere il destinatario: in esso sono stati messi nero su bianco data e orario dell’interrogatorio con una decisione che non sembra concordata con Coppi. Il riserbo è massimo: almeno su questo aspetto si vorrebbe che il Governatore apprendesse dagli atti ufficiali e non dai media la tempistica. L’altra conferma che arriva dall’invio di un avviso di comparizione è il luogo dell’interrogatorio: non avverrà in una sede neutrale ma in procura, a piazzale Clodio, al primo piano dell’edificio C nell’ufficio di Toro. è per questo motivo che gli inquirenti potrebbero aver accolto la richiesta di Coppi di svolgere l’interrogatorio sabato prossimo, giorno in cui è indetto lo sciopero dei giornalisti, per limitare l’esposizione del Governatore. Giovedì scorso, in occasione dell’incontro avvenuto in Procura, i Pm avevano proposto al legale di Fazio una scelta tra il 4 e il 5 ottobre e il 12 e 13 ottobre. L’interrogatorio del numero uno di via Nazionale dovrebbe rappresentare l’atto conclusivo di un’inchiesta che ha preso il via nella scorsa primavera con la denuncia dell’Adusbef in merito all’Opa lanciata dalla ex Banca Popolare di Lodi. I magistrati hanno già indagato per abuso d’ufficio, oltre a Francesco Frasca, anche Giampiero Fiorani ( ex amministratore delegato di Bpi) e Giovanni Benevento ( presidente dell’istituto di credito). I due manager sono stati indagati anche per falso in prospetto e ostacolo all’attività degli organi di vigilanza. Nei confronti del solo Fiorani, poi, è stato formulato il reato di falso in bilancio. W A PAGINA 34 I Pm di Milano ascoltano Billé Attesa per oggi la notifica di un avviso di comparizione con la data dell’interrogatorio l’articolo prosegue in altra pagina. ( Sole 24 Ore, Il (Abb) del 03/10/2005 ) Stampa - Guida Inizio modulo Adusbef: signoraggio da 87 euro a persona ( Sole 24 Ore, Il (Del Lunedi) del 03/10/2005 ) Stampa - Guida Il Sole-24 Ore del lunedì sezione: ITALIA - POLITICA data: 2005-10-03 - pag: 11 autore: Adusbef: signoraggio da 87 euro a persona ROMA - All’Adusbef ne sono certi: sulla base di una sentenza di un giudice di pace di Lecce che dichiara illegittimo il modo in cui viene esercitato il diritto di signoraggio, per la Banca d’Italia si profila il rischio di dover restituire a ogni cittadino 87 euro per un ammontare totale pari a 5 miliardi. Il " signoraggio" indica l’insieme delle entrate derivante dal battere moneta e si chiama così perchè nel Medio Evo erano i signori feudali i titolari del diritto di battere moneta e quindi i beneficiari del guadagno che ne derivava. Oggi questo diritto appartiene allo Stato. Ma il punto sollevato dal giudice di pace Cosimo Lochira è proprio questo: via Nazionale è stata " privatizzata" in quanto la sua proprietà non fa più capo allo stato o a enti pubblici ma a banche che sono state privatizzate. " Oggi - sostiene l’Adusbef - che neppure le riserve auree garantiscono più la moneta, è rimasto quel diritto feudale di signoraggio i cui proventi vengono incamerati dalla Banca d’Italia, che non appartiene più allo Stato ma a banche private, e ad altri soggetti che incassano parte di tali introiti " . Il Sole-24 Ore del lunedì sezione: ITALIA - POLITICA data: 2005-10-03 - pag: 11 autore: Adusbef: signoraggio da 87 euro a persona ROMA - All’Adusbef ne sono certi: sulla base di una sentenza di un giudice di pace di Lecce che dichiara illegittimo il modo in cui viene esercitato il diritto di signoraggio, per la Banca d’Italia si profila il rischio di dover restituire a ogni cittadino 87 euro per un ammontare totale pari a 5 miliardi. Il " signoraggio" indica l’insieme delle entrate derivante dal battere moneta e si chiama così perchè nel Medio Evo erano i signori feudali i titolari del diritto di battere moneta e quindi i beneficiari del guadagno che ne derivava. Oggi questo diritto appartiene allo Stato. Ma il punto sollevato dal giudice di pace Cosimo Lochira è proprio questo: via Nazionale è stata " privatizzata" in quanto la sua proprietà non fa più capo allo stato o a enti pubblici ma a banche che sono state privatizzate. " Oggi - sostiene l’Adusbef - che neppure le riserve auree garantiscono più la moneta, è rimasto quel diritto feudale di signoraggio i cui proventi vengono incamerati dalla Banca d’Italia, che non appartiene più allo Stato ma a banche private, e ad altri soggetti che incassano parte di tali introiti " . ( Sole 24 Ore, Il (Del Lunedi) del 03/10/2005 ) Fine modulo

03/10/2005

Documento n.5118

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