da Il Sole 24 Ore (14-7-06). Petrolio: vicino agli 80 dollari
14 luglio 2006, ore 8,30 Il prezzo del petrolio al barile si avvicina ormai pericolosamente agli 80 dollari, sulla scia delle tensioni in Medio Oriente e dell'azione militare di Israele contro gli attivisti Hezbollah in Libano. Le quotazioni del greggio si infiammano al punto che al Nymex di New York, nel corso degli scambi serali, i contratti futures con consegna ad agosto prima sfondano i 77 dollari e poi quota 78, giungendo al massimo storico di 78,40 dollari. Per gli analisti sembra avvicinarsi lo scenario dello choc petrolifero del 1974, quando il rialzo delle quotazioni, innescato dall'embargo del greggio seguito al conflitto arabo-israeliano del 1973, portò a una recessione economica su scala mondiale. Oltre alle tensioni in Medio Oriente, una zona che raduna il 30% delle riserve mondiali di greggio, le preoccupazioni riguardano anche il fronte nigeriano, ancora incandescente a seguito dell'azione dei miliziani ribelli che ha portato da inizio anno a un taglio del 17% della produzione petrolifera giornaliera, pari a 631mila barili. A peggiorare il quadro generale e a contribuire all’escalation dei prezzi vi è anche il contenzioso sul nucleare dell'Iran, con il rischio di sanzioni Onu, che potrebbe portare ad una riduzione della produzione di greggio da parte della Repubblica islamica, e la rottura dei colloqui per il nucleare nordcoreano, nonché l'avvicinarsi della stagione degli uragani negli Usa, fortemente temuta dopo i disastri causati nel 2005 da Katrina e Rita.14/07/2006
Documento n.6178