Da Il Sole-24 Ore. (10/04/2006). Torna di moda il pagamento a rate

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Torna di moda il pagamento a rate ( Sole 24 Ore, Il (Abb) del 10/04/2006 ) Stampa - Guida Il Sole-24 Ore sezione: SYSTEM data: 2006-04-09 - pag: 23 autore: CREDITO AL CONSUMO Torna di moda il pagamento a rate Nel 2005 gli acquisti realizzati attraverso i prestiti sono aumentati in media del 20,7% C resce l’appeal della rata tra gli italiani. Nell’ultimo anno gli acquisti effettuati mediante gli strumenti del credito al consumo, dai prestiti finalizzati alle carte revolving o ancora alla cessione di un quinto dello stipendio, sono aumentati in media del 20,7%. Cresce anche l’abitudine degli italiani a gestire il budget di casa " in rosso". A conferma di questo trend c’è il dato, rilevato dall’ultimo bollettino di Banca d’Italia, che indica che il tasso di indebitamento delle famiglie italiane è lievitato nel 2005 al 30% del Pil ( rispetto al 28% del 2004 e al 18% del 1996). Numeri che, se da un lato evidenziano un nuovo dinamismo finanziario delle famiglie, dall’altro allarmano le associazioni a tutela dei consumatori secondo cui un abuso degli acquisti con la formula dei pagamenti dilazionati comporta uno sfasamento nella percezione del debito. A stemperare però le preoccupazioni c’è un dato, quello sulla propensione al risparmio salita dall’ 8% all’ 11% negli ultimi cinque anni, da cui si evince che gli acquisti a rate sono dettati più da una scelta consapevole che dalla necessità di sbarcare il lunario. " Le famiglie si sentono più ricche, sia per l’aumento del valore delle case, sia per i rialzi azionari registrati negli ultimi due anni - sottolinea Domenico Santececca, direttore centrale dell’Abi -. Questo scenario spiega in parte il buon andamento del credito al consumo. L’altro importante fattore deriva dalla vivacità dell’offerta nel nostro Paese, che si sta avvicinando a quella di altri Stati europei " . Tirando le somme, è possibile tracciare le nuove abitudini degli italiani che si confermano votati al risparmio ma, al piccolo trotto, si stanno anche scrollando di dosso la vecchia etichetta di popolo restìo all’indebitamento. Allo stesso tempo i consumi non sono aumentati, ma si sono spostati in parte verso soluzioni dilazionate. La massificazione delle mini rate è tuttavia, nonostante il buon andamento degli ultimi mesi, lontana rispetto alle consorelle dell’Unione Europea. Se in Italia infatti il fenomeno coinvolge il 10% delle famiglie per un’incidenza complessiva sul Pil pari al 4,5%, nel Regno Unito questo rapporto sale al 16%. L’Italia è staccata anche dai vicini di casa come la Germania (+ 11%), la Francia (+ 8%) e la Spagna (+ 7%). " L’aumento del ricorso al credito non è di per sé un fattore negativo - sottolinea Elio Lannutti, presidente di Adusbef -. Lo diventa però quando i tassi applicati sono più alti rispetto agli altri Paesi ( lo spread attuale rispetto alla media Ue è dell’ 1%, ndr). Ritengo eccessivo che una cessione del quinto dello stipendio, nonostante sia coperta da garanzie assicurative, costi oltre il 20% annuo. Questo aumenta le probabilità che un prestito non venga poi completamente ricoperto " . Anche sul versante indebitamento la realtà italiana è del tutto peculiare. Nei Paesi dell’Ue il rapporto tra lo scoperto delle famiglie e il Pil si attesta al 60% ( il doppio di quello italiano). I picchi più alti li raggiungono Gran Bretagna (+ 110%) e Stati Uniti (+ 120%). Le insolvenze derivanti da contratti di credito al consumo sono però in calo. Dalle ultime rilevazioni dell’Osservatorio Assofin Crif Prometeia ( relative al primo semestre 2005) è emerso un miglioramento della qualità del credito. Il tasso complessivo di insoluti ( tra sofferenze, insolvenze gravi e leggere) è infatti sceso dal 6,9% al 5,8% del totale delle rate. Anche se c’è chi invita ad una diversa lettura di questi dati: " Queste cifre non tengono conto delle cartolarizzazioni delle banche ( cessioni di crediti a terzi, ndr) sempre più frequenti per i crediti di piccolo taglio - sottolinea Carmine Laurenzano, responsabile dell’ufficio legale dell’associazione Codici -, e del fatto che nell’ultimo anno sono aumentati i contratti " compri ora e paghi tra.." che confondono i consumatori e i cui effetti distorsivi si potranno cominciare a vedere già dai prossimi mesi, quando scadranno le prime rate " . pagina a cura di Vito Lops è importante conoscere i tassi pubblicati trimestralmente da Bankitalia.

10/04/2006

Documento n.5891

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