Da IL Gazzettino (5-2-06). Indebitamento. Le reazioni

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LE REAZIONI Di fronte all’aumento dell’indebitamento delle famiglie italiane cresce la preoccupazione delle associazioni dei consumatori che accusano il governo (Intesaconsumatori) di essere "totalmente assente per quanto riguarda politiche sociali e di contrasto al debito". Questo è il frutto delle politiche economiche "errate" dell’esecutivo che "hanno arricchito la rendita, i monopoli ed i cartelli (mai come nel 2005, banche, assicurazioni, Eni, Enel e Autostrade hanno chiuso i bilanci con utili stratosferici stimati in 30 miliardi di euro) e prodotto rincari di tariffe insostenibili".Elio Lannutti, presidente dell’Adusbef, avverte che "Dopo i dati di Bankitalia, Assofin ed altre fonti, che confermano una crescita abnorme (+24,6\%) del credito al consumo, con banche e finanziarie che fanno affari d’oro sui bisogni primari delle famiglie anche gli ultimi dati diffusi dalla Cgia di Mestre, confermano una realtà sotto gli occhi di tutti, eccetto che del governo: famiglie italiane che stringono la cinghia di fronte al carovita, costrette ad indebitarsi per sbarcare il lunario".In questo quadro di crescente difficoltà di gestione del budget e di aumento delle tariffe, denuncia l’organizzazione "l’attenzione si è indirizzata verso forme pericolose che incitano all’indebitamento,sia con la cessione del quinto dello stipendio estesa a lavoratori atipici e pensionati che prima erano esclusi, con tassi di interesse che viaggiano oltre il 20\% su base annua, che l’incitamento legislativo a favorire la vendita delle case dei vecchi" per potersi mantenere.

06/02/2006

Documento n.5641

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