Da ASCA. BANKITALIA: UE STA SCRIVENDO PROCEDURA INFRAZIONE

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BANKITALIA: UE STA SCRIVENDO PROCEDURA INFRAZIONE La Commissione europea sta scrivendo ’’la lettera formale di messa in mora’’ nei riguardi dell’Italia sulle norme per fusioni e acquisizioni bancarie. E’ quanto annuncia il portavoce del commissario europeo al mercato interno Charlie McCreevy. La lettera di messa in mora rappresenta il primo passaggio della procedura di infrazione. Il portavoce del commissario europeo ha specificato che la lettera conterra’ i dubbi della Commissione sulla coerenza della normativa italiana in materia di fusioni bancarie con la normativa europea. Ancora incertezza per quanto riguarda i tempi. La Commissione non ha ancora deciso quando avviare la procedura, e certamente l’iniziativa non sara’ domani all’ordine del giorno dell’esecutivo di Bruxelles. Il commissario europeo McCreevy nelle settimane scorse si era espresso favorevolmente all’apertura di procedura di infrazione contro l’Italia in materia di fusioni e acquisizioni bancarie. Secondo il commissario europeo al mercato interno in Italia ’’non e’ stato rispettato lo spirito delle norme europee’’. Sulla vicenda Bankitalia, la Bce ha invece messo la parola fine. All’inizio di novembre la Bce ha praticamente chiuso il caso Fazio. Secondo la Banca centrale europea, Bankitalia ha applicato la normativa italiana ma le regole in materia di banche offrono discrezionalita’ nelle decisioni. Secondo la Bce le procedure seguite dalla Bankitalia in merito alle recenti operazioni di acquisizione cross-border nel settore bancario (Antonveneta e Bnl) erano basate su una cornice legislativa nazionale che permette un grado di discrezionalita’ che poteva essere usato in modo non necessariamente in linea con i principi e gli obiettivi del trattato dell’Unione europea. Secondo il board dell’Eurotower, Fazio ha operato sulla base della normativa italiana, ma questa normativa consente un certo livello di discrezionalita’ nelle decisioni. Negli ultimi mesi le opa bancarie italiane e il ruolo di Bankitalia sono stati spesso oggetto delle riunioni del board della Bce che con la stessa bankitalia da prima dell’estate aveva avviato un confronto informale in materia. Inoltre la Bce, su richiesta del governo italiano, ha espresso il suo parere sull’emendamento al ddl risparmio che riguarda la banca d’Italia. La Bce ha espresso l’auspicio che venga affermato il principio della collegialita’ nelle decisioni della Banca d’Italia, oltre a esprimere valutazione positiva sul mandato a termine del governatore, in linea con lo statuto delle altre banche centrali, ma indicando che il mandato a termine venga esteso a tutti i componenti del direttorio della Banca d’Italia. Analoghe osservazioni sono state formulate dalla missione del Fmi che ha visitato l’Italia recentemente. La fine del dialogo informale tra Bce e Banca d’Italia lascia il campo ora alla Commissione europea. Come piu’ volte ricordato dallo stesso Trichet, la Bce non e’ preposta a decidere se la banca d’Italia abbia o meno rispettato le norme, potere riservato alla Commissione europea.

30/11/2005

Documento n.5336

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