BANCHE: UNICREDIT RIAPRE IL MERCATO DELLE OBBLIGAZIONI GARANTITE DAI MUTUI. IL METODO SUB-PRIME HA FATTO SCUOLA

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FINANZA&MERCATI ILSOLE24ORE.COM >UniCredit riapre il mercato delle obbligazioni garantite di Morya Longo 19 giugno 2009 L'obiettivo è accedere a un settore da 1.600 miliardi Ha messo da parte, in una società-veicolo, circa 100mila mutui. Ha poi incontrato gli investitori a Londra, a Parigi, ad Amsterdam, a Vienna, a Milano e in varie città tedesche. E ora è tutto pronto: nei prossimi giorni UniCredit lancerà la sua prima obbligazione «garantita» da mutui. In termini tecnici: il suo primo «covered bond». L'obiettivo minimo è di raccogliere tra gli investitori istituzionali almeno un miliardo di euro. «Ma – confessa Philipp Waldstein, responsabile della raccolta del gruppo – siamo convinti che alla fine l'importo del bond sarà più elevato». In realtà l'obiettivo vero è ancora più ambizioso: aprire la porta di un mercato – quello dei cosiddetti covered bond – che in Europa vale 1.600 miliardi di euro, cifra paragonabile al Pil dell'Italia. Un mercato gigantesco. E importante, soprattutto in un periodo di crisi: perché permette alle banche di raccogliere fondi a basso costo e più facilmente. I «covered bond» sono infatti obbligazioni molto particolari, perché hanno una doppia garanzia di rimborso alla scadenza: quella della banca che li emette e quella di un portafoglio di mutui segregato. In sostanza le banche mettono da parte un pacchetto di mutui e poi lanciano un prestito obbligazionario: se va in fallimento la banca, gli investitori sono dunque garantiti dai mutui; se invece vanno in default i mutui, gli investitori sono garantiti dalla banca. Insomma: per vedere un covered bond in default, devono finire in bancarotta sia la banca sia le famiglie finanziate. É per questo che i covered bond hanno sempre rating elevati (anche quello di UniCredit sarà valutato AAA) e rendimenti contenuti: generalmente offrono mezzo punto percentuale in meno rispetto ai normali bond bancari. Il tutto grazie proprio alla doppia garanzia: gli investitori accettano minori rendimenti, in cambio di maggiore affidabilità. Il mercato dei covered bond è gigantesco in Europa, ma in Italia è ancora embrionale: la legge permette infatti alle banche di emettere questi titoli solo da un anno. Per ora solo la Popolare di Milano ha approfittato di questa possibilità. E UniCredit da mesi si sta preparando. Ha iniziato a trasferire i mutui a una società-veicolo (chiamata UniCredit BcP Mortgages) nell'agosto 2008. Oggi nel veicolo ci sono circa 100mila mutui residenziali, per un ammontare totale di circa 12 miliardi di euro. Si tratta dei finanziamenti residenziali erogati alle famiglie italiane dal gruppo UniCredit tra il 2005 e il 2008. Ad ottobre 2008, poi, il gruppo ha varato un programma di emissioni «garantite», per un totale di 20 miliardi di euro. Qualche tempo fa ha anche fatto una prima emissione, ma non l'ha venduta sul mercato. E ora si prepara veramente a scendere in campo: presto UniCredit lancerà obbligazioni garantite sia dai mutui segregati nella società-veicolo, sia dal gruppo UniCredit. Ancora non si conoscono i dettagli dell'offerta, destinata solo a investitori istituzionali. Neppure la sua tempistica. La durata del bond sarà medio-lunga, verosimilmente tra i 5 e 10 anni. L'importo sarà grande, almeno un miliardo, ma tutto dipenderà dalla domanda degli investitori. «Durante il road show abbiamo riscontrato un buon interesse – incrocia le dita Philipp Waldstein –. Agli investitori piace il fatto che in Italia i mutui hanno un'incidenza bassa rispetto al reddito delle famiglie, perché questo dà una maggiore affidabilità. Dal loro punto di vista, insomma, il mercato dei mutui in Italia è più solido rispetto a quello di altri Paesi». Per UniCredit sarà un importante test. Ma anche per l'Italia intera: in caso di successo, si aprirebbero infatti le porte per un mercato enorme che permette alle banche di finanziarsi – anche in tempi di crisi – a costi contenuti.

20/06/2009

Documento n.7991

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