BANCHE: UN PIANO PER UCCELLARE PASSERA. IL BANCHIERE INNAMORATO DI AIR ONE,CHE HA ADDOSSATO AI CONTRIBUENTI 3 MLD DI EURO ALITALIA

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BENESSIA-BAZOLI-GUZZETTI: UN PATTO A TRE CHE SMANIA DI UCCELLARE CORRADO PASSERA - SAREBBE L'EFFETTO DELLA BOCCIATURA DELL'ANTITRUST DEL PATTO AGRICOLE-INTESA - I 'SANPAOLINI' DI BENESSIA MIRANO A CACCIARE SALZA E PASSERA E TORNARE AL POTERE - ECCO TUTTI I MOTIVI DELL'"INSOFFERENZA" DA PARTE DEL TRIO VERSO IL VERTICE DI INTESA TRATTO DA WWW.DAGOSPIA.IT Su ogni giornale abbiamo letto della bocciatura da parte dell'AntiTrust di Catricalà del patto Agricole-Intesa, anche in versione "soft". ("...creare un legame sul 10,8% di Intesa Sanpaolo è contrario a quanto era stato a suo tempo concordato con l´Authority ai tempi della fusione Banca Intesa-Sanpaolo. In quell´occasione, il Crédit Agricole si era impegnato a scendere, in varie tappe, fino al 2%. E invece tuttora è a quota 5,8% (dovrebbe essere già al 5%) ed entro la fine dell´anno dovrebbe scendere al 2%. Fuori dal rispetto dei tetti assegnati par di capire che ci siano poche possibilità di trovare udienza dalle parti dell´Antitrust. A meno che la banca francese non faccia quello che è già avvenuto in situazioni di mercato avverso: chiedere una proroga all´obbligo di vendere e nel frattempo non esercitare i diritti patrimoniali, a partire dal voto. Proprio l´opposto, insomma, di quanto si prefigge il Crédit, che grazie al Patto (o Accordo) punta a considerare stabile e strategica, invece che finanziaria, la partecipazione in Intesa. E, di conseguenza, a non svalutarla in bilancio" (Vittoria Puledda per "la Repubblica") Ma nessuno ha pensato di commentare quali potrebbero essere gli effetti se la banca francese guidata da Caron mettesse in vendita il suo pacchetto. Infatti il gruppo Intesa-San Paolo diventerebbe "contendibile". E un nuovo meccanismo di potere potrebbe mettersi in moto in maniera definitiva. Si sa che le Fondazioni guidate da Giuseppe Guzzetti (grandi azionisti) si son ben rotti con il dominio del supermanager megagalattico Corradino Passera e vogliono approfittare del niet dell'AntiTrust all'Agricole per rimescolare le carte della governance. E il loro principale alleato nella bisogna è il potentissimo Angelo Benessia. Il presidente della Fondazione San Paolo (primo azionista col 10 per cento) da tempo smania di liquidare il massiccio concittadino Enrico Salza, accusandolo di essere venduto ai milanesi di Banca Intesa per ottenere in cambio la poltrona di presidente del Consiglio di Gestione (vige il sistema duale). Di fatto, il ruolo del San Paolo si è quasi del tutto annullato perché Salza si guarda bene di rompere i cojoni all'amministratore delegato Passera. E Benessia (che all'epoca era nomignolato "Bene-Fiat") mira appunto a prendere la carica dell'accidioso Salza. In cambio i cattolici Bazoli (che non ha più a cuore il virgulto Passera, sempre più legato alle trame politiche di Montezemolo) e Guzzetti potrebbero avere l'appoggio di Benessia per ridisegnare il vertice di Intesa. La ragione della "disistima" di Benessia verso Salza è di aver liquidato il San Paolo e i torinesi vogliono contare di più di Milano, ma qual è il motivo dell'insofferenza delle Fondazioni delle casse di risparmio rappresentate da Guzzetti - che si prenderebbero il pacchetto azionario di Agricole - verso Corradino nostro? Semplice occupazione di potere. Nei punti nevralgici di Intesa-San Paolo troviamo solo uomini di Passera: ad esempio, Francesco Micheli, già alla gestione del personale, ora direttore generale, mal sopportato da Bazoli per i suoi modi rudi e poco concilianti, preso da Passera alle Poste come personale tagliatore di teste. A seguire troviamo Mario Ciaccia, ex brillante burocrate di Stato, a capo del settore Infrastrutture, e l'ex ristrutturatore aziendale Gaetano Micciché, potentissimo responsabile della divisione Corporate (grandi clienti), forse perché proviene dal gruppo del finanziere Salvatore Mancuso. Tutta gente che ha tolto il potere ai torinesi. E ora tira aria di vendetta, tremenda vendetta: per il trio Benessia-Bazoli-Guzzetti è giunta l'ora di ridimensionare questi manager acchiappatutto e arroganti alla Passera e Profumo. E' una partita molto complessa: chissà se Passera sarà costretto auscire dalla sua gabbietta dorata...

06/07/2009

Documento n.8024

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