BANCHE: FUORI I BUROSAURI DAL SISTEMA MAFIOSO CHE DETTANO LE LORO CONDIZIONI DA OLTRE MEZZO SECOLO

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2 - AVVISI AI NAVIGATI... tratto da www.dagospia.it A Guzzino Guzzetti, il burosauro democristiano che da decenni governa le banche senza mai sottoporsi al voto di nessuno, non piace che qualcuno racconti al popolo bue come si fanno le nomine in Banca Intesa. Anche a Bazoli, muto come una luccioperca, e a Passera, non sono piaciute le rivelazioni di Chiamparino. La Triade Santa che "lavora sempre nell'interesse del Paese" e mai per la conservazione delle proprie poltrone, ritiene che quando si parla di banche tutto si debba fare nelle segrete stanze dell'autoreferenzialità assoluta. E a loro, i politici piacciono solo se sono come il povero Enrico Letta, che oggi si immola per la Triade e in una comica intervista a Sergio Rizzo arriva a lodare Passera per aver salvato Alitalia (Corriere delle Banche, p.16). Isolatissima, Repubblica titola con cautela: "Scontro su Siniscalco, vacilla la doppia guida di Intesa Sanpaolo. Lite Milano-Torino, decisivi i soci minori" (p.16). Il Corriere delle banche, totalmente in mano alla Triade Santa, scomoda Francesco Giavazzi in prima pagina per sgridare il piccolo Chiamparino ("dovrebbe riflettere"). Poi manda Marco Cremonesi a tendere qualche trappoletta a Roberto Cota, il quale un paio di cazzate le dice, a cominciare dal fatto che "meno si parla di queste cose sui giornali e meglio è", però essendo un ragazzo di buon senso ricorda quello che sanno migliaia di dipendenti di Intesa Sanpaolo e che mai si legge sui nostri famosi giornali indipendenti: "con la fusione, la banca più piccola si mangiò quella più grande e il centro decisionale si spostò a Milano" (p.16). Non solo, la banca più grande era anche quella con il bilancio migliore. Solo che aveva un management un po' modesto e sicuramente meno brillante del duo Passera-Bazoli. E Salza, che oggi strepita per la poltrona e allora negoziò "per Torino" la vendita del Sanpaolo, giurò fino alla fine a Modiano e al top management di Piazza San Carlo che non avrebbe dato il via libera alla fusione. Oggi che è tanti stimato a Milano, con la Triade che lo loda a mezzo stampa (quello si può fare), magari gli danno una poltrona a Milano. In fondo è meno vecchio di Guzzetti.

19/04/2010

Documento n.8573

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