BANCHE: FINALMENTE GIULIO TREMONTI FA QUALCOSA A FAVORE DEI CORRENTISTI-RISPARMIATORI

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TREMONTI STANGA LE BANCHE - COLPO BASSO PER I BILANCI DEI COLOSSI DEL CREDITO - A FARI SPENTI GIULIETTO TIRA FUORI UNA MAXILENZUOLATA DI NUOVE REGOLE SULLA TRASPARENZA ALLO SPORTELLO - GIU’ I COSTI SUI CONTI CORRENTI, ASSEGNI VELOCI E BASTA FURBATE CON GLI INTERESSI - IN ARRIVO PIU’ POTERI A BANKITALIA CHE ORA PUO’ INTERVENIRE IN TEMPO REALE PER BLOCCARE LE FREGATURE DEGLI ISTITUTI E STANGARLI CON SUPERMULTE FINO A 250MILA EURO... Francesco De Dominicis per "Libero" tratto da www.dagospia.it Giù i costi, assegni sprint e basta giochetti sugli interessi dei conti correnti. E ancora: comunicazioni più chiare, contratti senza fregature, più poteri alla Banca d'Italia e maximulte, fino a 250 mila euro, per gli istituti di credito che fanno i furbi allo sportello. È una vera e propria stangata quella che GiulioTremonti sta per rifilare alle banche italiane. La stretta del ministro dell'Economia è inserita in un pacchetto di cinque provvedimenti che a fine maggio, salvo sorprese, finirà sul tavolo del consiglio dei ministri. Si tratta delle bozze dei decreti legislativi con cui stanno per essere recepiti nell'ordinamento del nostro Paese le regole di Bruxelles su credito al consumo e mediatori creditizi (è previsto un esame per i professionisti). Una raffica di nuove norme tutte volte a mettere fine alla giungla dei prestiti, anche attraverso l'unificazione degli albi di Bankitalia (sparisce l'elenco speciale). Tremonti, però, si è spinto oltre lo stretto necessario. E quello che doveva essere un ritocco al testo unico bancario si è trasformato in una profonda riforma che va al cuore della regolamentazione finanziaria. Il titolare dell'Economia ne ha approfittato per migliorare la trasparenza allo sportello e mettere sul piatto vantaggi concreti per i cittadini. Dai mutui agli interessi sui conti correnti, dalle comunicazioni ai costi di documentazione, il raggio d'azione è assai ampio. Quanto al comparto dei prestiti, l'obiettivo è mettere ordine in un mondo variegato che comprende imprese di leasing e factoring, finanziarie di investimento, società di credito al consumo, istituti di moneta elettronica, gestori di carte, cambiavalute, agenzie di prestito su pegno. I testi sono stati diffusi pochi giorni fa dal Tesoro che attende entro il 21 maggio il parere degli addetti ai lavori. Poi il passaggio a palazzo Chigi. Ma ecco nel dettaglio le novità principali per i clienti delle banche. Diventa anzitutto più veloce la valuta su depositi e conti. Scende infatti a un massimo di quattro giorni lavorativi la disponibilità delle somme incassate con con assegni bancari e circolari. Le banche non potranno più "giocare" con gli interessi creditori, cioè quelli da riconoscere ai correntisti sull'attivo. Le regole di via Venti Settembre prevedono interessi col turbo: il conteggio scatta nel giorno del versamento per gli assegni della stessa banca e dal giorno successivo per gli altri titoli di credito. Netta sforbiciata, poi, anche alle commissioni e alle spese. Una mossa in perfetto stile Robin Hood, quella di Tremonti, che dovrebbe avere un certo impatto anche sui bilanci delle banche. Che certamente non resteranno a guardare e tenteranno in tutti i modi di far tornare il ministro sui suoi passi. Fatto sta che vengono azzerati tutti i costi per invio documentazione ai clienti: le comunicazioni, che dovranno essere snelle e chiare, saranno a carico degli istituti. Stop a tutti i tipi di penali e spese per l'estinzione anticipata dei mutui (anche quelli degli enti previdenziali). E niente balzelli segreti nemmeno per recedere dai contratti (qualsiasi tipo) sottoscritti con un intermediario finanziario. Il diritto di recesso è gratis e le clausole che prevedono commissioni sono nulle. Il preavviso per le modifiche unilaterali sale da 30 a 60 giorni e nei contratti dovrà essere previsto il tentativo obbligatorio di conciliazione stragiudiziale. Quanto ai mutui e a tutti i finanziamenti con garanzia per la banca, c'è una svolta sulle ipoteche: la cancellazione è automatica dopo il pagamento dell'ultima rata. Capitolo controlli: nonostante le tensioni tra via Venti Settembre e via Nazionale, il decreto-trasparenza dà più poteri a Bankitalia. Che avrà la facoltà di intevenire rapidamente per bloccare attività e offerte fuori legge nonché ordinare la restituzione delle somme indebitamente percepite da banche e intermediari. Gli sceriffi potranno stangare i furbetti con maximulte: 258 mila euro per chi evade i controlli, 129 mila per illegalità sul credito al consumo e 64 mila per anomalie nelle comunicazioni ai clienti.

06/05/2010

Documento n.8588

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