BANCHE BOOM DI PIGNORAMENTI ! CON AUMENTI DEL 60% NEL TRIENNO 2007-2009 E CON 130.000 CASE MESSE ALL'ASTA

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Casa, è boom di pignoramenti I dati delle associazioni consumatori: +15% nel 2009, +60% in soli tre anni. Appello al governo: "Serve un decreto" ROMA tratto da www.lastampa.it È uno degli incubi peggiori degli italiani: non riuscire a pagare le rate, non rispettare un debito, e dunque perdere la casa. Con tanto di pignoramento e vendita all’asta. Un’incubo che riguarda sempre più famiglie. Almeno secondo i dati raccolti dalle associazioni dei consumatori Adusbef e Federconsumatori. Che hanno spulciato negli archivi delle sezioni fallimentari dei tribunali delle principali città italiane. Traendone uno scenario preoccupante: nel 2009 c’è stato un vero e proprio boom di pignoramenti ed esecuzioni immobiliari, aumentate del 15,2% in un anno. Nel triennio 2007-2009, sempre secondo i dati diffusi dalle due associazioni, i pignoramenti sono addirittura aumentati del 60,5%, raggiungendo quota 130 mila case messe all’asta. A guidare la classifica dei pignoramenti è Milano, dove le procedure giudiziarie hanno riguardato circa 2.733 case, con un incremento stimato del 15,5% in un anno. Seguono, in questa poco piacevole classifica, Roma (a quota 2.157 esecuzioni, +18,1%), e Monza (1.040 vendite all’asta, +20,2% sul 2008). «L’insostenibile crisi economica - commenta il presidente dell’Adusbef, Elio Lannutti - porta sempre più famiglie italiane a non poter onorare le rate dei mutui, impegno sempre più gravoso che mangia il 33% del reddito, e ciò si traduce in un rischio reale di insolvenza per almeno 350 mila famiglie». Una preoccupazione che trova conferme anche nei dati ufficiali. Come quelli di Bankitalia: il flusso di nuove sofferenze per le famiglie sui mutui, rettificate in rapporto ai prestiti, è salito nel terzo trimestre del 2009 a quota 1,5% contro lo 0,9% dello stesso periodo del 2008. E anche la Caritas, in un rapporto sul credito diffuso alcuni giorni fa, aveva messo in guardia: 1 famiglia su 4 tra quelle che acquisterà casa con un mutuo nel corso del prossimo anno rischia di scivolare sotto la soglia di povertà. Proprio per questo l’Abi ha lanciato ieri, in accordo con 13 associazioni dei consumatori, la sospensione di 12 mesi del pagamento delle rate dei mutui per le famiglie in difficoltà, attiva a partire da febbraio 2010. Una misura che però l’Adusbef ha giudicato insufficiente, non firmando il protocollo di intesa e addirittura invitando i consumatori a «tirare la cinghia e pagare, dove possibile, le rate dei mutui cercando di non avvantaggiare ulteriormente, con una "moratoria" onerosa, in particolare sul fronte degli interessi, i signori banchieri». Per Adusbef e Federconsumatori servono dunque misure ancora più incisive. E soprattutto è urgente l’intervento del Governo: «Dopo il decreto salva-banche e le provvidenze per le imprese, il Governo emani anche un decreto urgente "salva-famiglie" - chiedono le due associazioni - con sgravi fiscali di almeno 1.500 euro a favore di lavoratori a reddito fisso e pensionati. Altrimenti si allargherà la frattura sociale».

19/12/2009

Documento n.8338

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