ANATOCISMO,PARMALAT,CIRIO,BOND ARGENTINI: INIZIATO IL CONTO ALLA ROVESCIA PER LE AZIONI DI CLASSE CONTRO LE BANCHE

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Inizia la stagione della class action I primi casi: autostrade, bond argentini, telefoni, derivati, ferrovie, interessi bancari, assicurazioni ( Unita, L' del 23/12/2007 ) Stampa - Guida Stai consultando l'edizione del Inizia la stagione della class action I primi casi: autostrade, bond argentini, telefoni, derivati, ferrovie, interessi bancari, assicurazioni di Bianca Di Giovanni / Roma NUOVI DIRITTI Per i consumatori comincia l'anno dell'azione collettiva, ovvero la possibilità di essere risarciti collettivamente se si è subito un danno. Adusbef e Federconsumatori sono pronte all'azione, con sette ipotesi già sul tavolo che riguardano ban- che, assicurazioni, servizi telefonici, trasporti. "Ma guai a fare le cose troppo in fretta - spiega Elio Lannutti dell'Adusbef - Non vogliamo azioni temerarie. Per questa ragione sottoporremo i casi a un pool di esperti (tra gli altri gli avvocati Ugo Ruffolo e Alfredo Galasso) per valutare la materia". "Su queste cose non si può sbagliare - aggiunge Rosario Trefiletti - Per noi la class action dev'essere sempre l'ultima istanza: prima tenteremo sempre la via della conciliazione". Insomma, se ci sarà anche solo un dubbio non se ne farà niente. Perché la class action funziona anche come semplice deterrente, migliorando la competizione tra le imprese e i servizi ai cittadini. "Per questo non capisco perché Montezemolo, Ania e Abi l'abbiano osteggiata fino all'ultimo", dice Lannutti. Che al solo nominare l'azione collettiva le cose possano cambiare lo dimostrano proprio le prime ore di vita in Italia della nuova norma. Appena varata la Finanziaria le Ferrovie hanno siglato l'accordo che riconosce un risarcimento di 800 euro ai passeggeri bloccati sull'Eurostar per 12 ore la scorsa settimana. Solo un caso? Chissà. La lista dei primi ipotetici duelli comunque è pronta: si ha tempo fino a giugno (mese in cui sarà operativa la norma) per vagliarla. Autostrade Le concessionarie autostradali hanno già ottenuto l'ok per i prossimi aumenti. Ma da oggi in poi dovranno stare molto attenti a fornire tutti i servizi necessari: cartelloni, manto stradale, pulizia, rompighiaccio per i mesi invernali e assistenza. Se si dovessero ripetere le nottate al gelo degli automobilisti, ci si potrebbe rivalere sulle società che incassano i pedaggi. Servizi telefonici Sotto la lente sono finiti i costi per l'invio delle bollette, messi a carico degli utenti. Secondo le associazioni invece l'invio dovrebbe essere pagato dalle aziende telefoniche. Le quali finiscono sotto accusa anche perché spesso richiedono il pagamento di servizi non richiesti dai consumatori. Nuove voci finiscono di soppiatto in bolletta e scalzarle diventa difficilissimo. Ferrovie Il caso riguarderebbe in particolar modo i pendolari e i servizi a cui hanno diritto acquistando il biglietto. In primo luogo puntualità e pulizia dei treni. L'ipotesi di class action potrebbe spingere le Regioni a sottoscrivre contratti di servizio più vincolanti. Derivati La questione è esplosiva. Riguarda migliaia di piccole imprese indotte ad acquistare prodotti senza conoscerne le allocazioni di investimento, e quindi senza conoscerne i rischi correlati. Interessi bancari È la vecchia storia dell'anatocismo, cioè il pagamento degli interessi a un anno o a tre mesi, a seconda della convenienza dell'istituto. Finora i consumatori hanno subìto le decisioni delle banche: oggi potrebbero rivalersi sulle risorse perse. Bond Argentini Il crack del Paese sudamericano ha coinvolto 450mila piccoli risparmiatori del nostro Paese ed ha mandato in fumo 14 miliardi di euro. Una vicenda drammatica per il nostro Paese, che è risultato l'unico nel mondo in cui i titoli argentini erano stati venduti per la maggior parte a famiglie, e per di più a cittadini anziani. Assicurazioni Si punta ad ottenere almeno in parte il rimborso della multa (700 miliardi di lire) comminata dall'Antirust alle maggiori compagnie con l'accusa di cartello. Finora le società si sono salvate grazie al decreto cosiddetto "salva-compagnie" varato da Antonio Marzano. Stai consultando l'edizione del Inizia la stagione della class action I primi casi: autostrade, bond argentini, telefoni, derivati, ferrovie, interessi bancari, assicurazioni di Bianca Di Giovanni / Roma NUOVI DIRITTI Per i consumatori comincia l'anno dell'azione collettiva, ovvero la possibilità di essere risarciti collettivamente se si è subito un danno. Adusbef e Federconsumatori sono pronte all'azione, con sette ipotesi già sul tavolo che riguardano ban- che, assicurazioni, servizi telefonici, trasporti. "Ma guai a fare le cose troppo in fretta - spiega Elio Lannutti dell'Adusbef - Non vogliamo azioni temerarie. Per questa ragione sottoporremo i casi a un pool di esperti (tra gli altri gli avvocati Ugo Ruffolo e Alfredo Galasso) per valutare la materia". "Su queste cose non si può sbagliare - aggiunge Rosario Trefiletti - Per noi la class action dev'essere sempre l'ultima istanza: prima tenteremo sempre la via della conciliazione". Insomma, se ci sarà anche solo un dubbio non se ne farà niente. Perché la class action funziona anche come semplice deterrente, migliorando la competizione tra le imprese e i servizi ai cittadini. "Per questo non capisco perché Montezemolo, Ania e Abi l'abbiano osteggiata fino all'ultimo", dice Lannutti. Che al solo nominare l'azione collettiva le cose possano cambiare lo dimostrano proprio le prime ore di vita in Italia della nuova norma. Appena varata la Finanziaria le Ferrovie hanno siglato l'accordo che riconosce un risarcimento di 800 euro ai passeggeri bloccati sull'Eurostar per 12 ore la scorsa settimana. Solo un caso? Chissà. La lista dei primi ipotetici duelli comunque è pronta: si ha tempo fino a giugno (mese in cui sarà operativa la norma) per vagliarla. Autostrade Le concessionarie autostradali hanno già ottenuto l'ok per i prossimi aumenti. Ma da oggi in poi dovranno stare molto attenti a fornire tutti i servizi necessari: cartelloni, manto stradale, pulizia, rompighiaccio per i mesi invernali e assistenza. Se si dovessero ripetere le nottate al gelo degli automobilisti, ci si potrebbe rivalere sulle società che incassano i pedaggi. Servizi telefonici Sotto la lente sono finiti i costi per l'invio delle bollette, messi a carico degli utenti. Secondo le associazioni invece l'invio dovrebbe essere pagato dalle aziende telefoniche. Le quali finiscono sotto accusa anche perché spesso richiedono il pagamento di servizi non richiesti dai consumatori. Nuove voci finiscono di soppiatto in bolletta e scalzarle diventa difficilissimo. Ferrovie Il caso riguarderebbe in particolar modo i pendolari e i servizi a cui hanno diritto acquistando il biglietto. In primo luogo puntualità e pulizia dei treni. L'ipotesi di class action potrebbe spingere le Regioni a sottoscrivre contratti di servizio più vincolanti. Derivati La questione è esplosiva. Riguarda migliaia di piccole imprese indotte ad acquistare prodotti senza conoscerne le allocazioni di investimento, e quindi senza conoscerne i rischi correlati. Interessi bancari È la vecchia storia dell'anatocismo, cioè il pagamento degli interessi a un anno o a tre mesi, a seconda della convenienza dell'istituto. Finora i consumatori hanno subìto le decisioni delle banche: oggi potrebbero rivalersi sulle risorse perse. Bond Argentini Il crack del Paese sudamericano ha coinvolto 450mila piccoli risparmiatori del nostro Paese ed ha mandato in fumo 14 miliardi di euro. Una vicenda drammatica per il nostro Paese, che è risultato l'unico nel mondo in cui i titoli argentini erano stati venduti per la maggior parte a famiglie, e per di più a cittadini anziani. Assicurazioni Si punta ad ottenere almeno in parte il rimborso della multa (700 miliardi di lire) comminata dall'Antirust alle maggiori compagnie con l'accusa di cartello. Finora le società si sono salvate grazie al decreto cosiddetto "salva-compagnie" varato da Antonio Marzano. ( Unita, L' del 23/12/2007 )

23/12/2007

Documento n.7026

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