ANATOCISMO: ADUSBEF CON V.PRESIDENTE ANTONIO TANZA CONTINUA A VINCERE.ECCO PERCHE' GOVERNO PRONO,RINVIA CLASS ACTION

in Articoli e studi
Per un molti anni sono stati costretti a pagare interessi non dovuti alla banca di cui erano correntisti: ora, a conclusione di una causa avviata nel lontano 2002, una coppia di imprenditori di Mestre dovrà essere risarcita. Lo ha stabilito il Tribunale civile di Venezia accogliendo le richieste avanzata dagli avvocati Alessandro Bozzone e Antonio Tanza, attuale vicepresidente dell’associazione consumatori Adusbef. Il giudice Maria Antonia Maiolino ha condannato la banca Antonveneta a restituire alla società Diffusione Basile, azienda orafa mestrina, la somma di oltre 17 mila euro (oltre agli interessi maturati dal 2002 al saldo) in relazione alle somme ingiustamente addebitate quali interessi non dovuti. L’istituto dovrà inoltre risarcire i titolari dell’azienda, Francesco Basile e Antonietta D’Ottavio, versando loro circa 20 mila euro per il danno cagionato a seguito dell’illegittima segnalazione alla Centrale rischi che mise i due imprenditori in forte difficoltà in quanto nessun altro istituto per lungo tempo fu più disposto a far loro credito. Per finire, Antonveneta dovrà pagare altri 14.500 euro di spese di lite sostenute dai due imprenditori nel corso della causa. Per conoscere le motivazioni del pronunciamento bisognerà attendere ancora alcuni giorni: per il momento, infatti, la cancelleria del Tribunale ha notificato alle parti soltanto il dispositivo della sentenza. Attorno alla questione degli interessi praticati in passato dagli istituti di credito vi è un grande interesse: sono numerosi i clienti di banche, soprattutto nel mondo delle imprese, che ritengono di aver versato interessi non dovuti, spesso sotto forma di commissioni poco comprensibili, e dunque la decisione dei giudici veneziani è molto attesa. Anche se le banche danno come pacifico il fatto che l’estratto viene approvato dal cliente se non esplicitamente contestato, in realtà è sempre possibile rivolgersi al Tribunale per mettere in discussione le operazioni addebitate fino ai dieci anni precedenti. Nel caso della società Basile, l’oggetto della contestazione erano una serie di commissioni praticate per aver "sforato" il fido concesso: somme che il giudice ha ritenuto essere non dovute. Ma non solo: ad un certo punto i due imprenditori erano stati messi in sofferenza in quanto Antonveneta aveva intimato loro il rientro degli affidamenti, per poi segnalare la loro posizione alla centrale rischi interbancaria. Tale procedura è stata considerata illegittima dal giudice e la banca è stata costretta a risarcire il danno provocato ai clienti. La sentenza potrà essere impugnata in appello, ma nel frattempo è provvisoriamente esecutiva. Gianluca Amadori (www.IlGazzettino.it)

26/06/2009

Documento n.8000

Sostieni i consumatori, sostieni ADUSBEF!

Puoi sostenere ADUSBEF anche attraverso il 5 x 1000: in fase di dichiarazione, indica il codice fiscale 03638881007

Informativa sull'uso dei Cookies

Questo sito o gli strumenti terzi da questo utilizzati si avvalgono di cookie necessari al funzionamento ed utili alle finalità illustrate nella cookie policy. Se vuoi saperne di più o negare il consenso a tutti o ad alcuni cookie, consulta la cookie policy. Chiudendo questo banner, scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie.OK