ALITALIA:CORRADINO L'AVIATORE VORREBBE SALVARE IL SOLDATO TOTO-AIR-ONE.SUPERINDEBITAT (NON PAGHEREBBE DA MESI I FORNITORI).A SPESE DEI CONTRIBUENTI !

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SALVATE IL SOLDATO TOTO – L’OPERAZIONE AIRONE-ALITALIA SERVIREBBE PIÙ ALLA COMPAGNIA DELL’IMPRENDITORE ABRUZZESE (CHE HA MOLTI AMICI) CHE A QUELLA DI BANDIERA – MA AIR FRANCE PARE IMBATTIBILE… Nino Sunseri per “Libero Mercato” Carlo Toto non molla. Il consiglio d'amministrazione di Alitalia ha scelto Air France come possibile compratore escludendo AirOne. L'imprenditore abruzzese, però, fa sapere che si rivolgerà direttamente al governo cui spetta l'ultima parola. «Dimostreremo che il nostro piano è migliore di quello di AirFrance» dice senza incertezze. A confortare il suo ottimismo la platea di politici e imprenditori che tifano per lui: da Montezemolo (nel consiglio diAirOne c'è Giovanni Malagò che con il presidente di Confindustria vanta antichi e consolidati rapporti) allo stato maggiore degli ex Ds. Il consenso è anche più trasversale. Maurizio Gasparri di An invita l'esecutivo a valutare meglio la praticabilità della soluzione AirOne mentre la Lega minaccia di occupare l'au¬tostrada se i francesi metteranno da parte Malpensa. Sullo sfondo si muove Banca Intesa che a Palazzo Chigi gode di occhi e orecchie attente. In realtà tutte queste manovre difficilmente potranno cambiare l'orientamento favorevole ad Air France. Se non altri per un problema di prezzo: se passasse la proposta AirOne lo stato perderebbe 238,7 milioni. I francesi, infatti, offrono 35 centesimi per ognuna delle azioni che compongono il capitale di Alitalia (e il Tesoro possiede il 49,9%). La cordata italiana solo 1 centesimo. Difficile per Padoa Schioppa giustificare il minor introito solo in nome dell'italianità del trasporto aereo. Ma c'è di più. I conti diAir One appaiono abbastanza fragili tanto che qualche osservatore comincia a pensare che, in realtà, l'operazione Alitalia non serve tanto al salvataggio della ex compagnia di bandiera ma dello stesso Toto. E valga il vero. Sei mesi fa quando si trattò di iscriversi all'asta il Tesoro aveva chiesto che i partecipanti mettessero una fiche di 100 milioni. A mettere i soldi (per la precisione 105 milioni) fu direttamente Banca Intesa. Le casse della compagnia, infatti, appaiono drammaticamente vuote. Ha debiti per circa 300 milioni di cui tredici solo con Sea e Adr, che gestiscono gli scali di Milano e Roma. Inoltre, secondo i dati di maggio di Aea (l'Associazione che riunisce le prime trenta compagnie europee) i suoi aerei viaggiano, mediamente, mezzi vuoti. Non metaforicamente ma in senso letterale: ha un tasso di riempimento del 53,6%. Peggio solamente la serba Jat (53,5%). Le migliori sono Klm (81,5%), Air France (79,5%), Iberia (79,4%). La stessa Alitalia viaggia al 72,4% e la media europea è del 75%. In queste condizioni diventa sempre più evidente che l'operazione Alitalia-AirOne servirebbe, principalmente, a presidiare la rotta Roma-Milano che è la più ricca d'Italia e una delle principali d'Europa. Insieme le due compagnie avrebbero la totalità dei voli e anche l'intervento dell'Antitrust potrebbe essere schivato. Sia facendo valere la clausola di salvaguardia (per cui a certe condizioni si può anche fare a meno della concorrenza) sia operando piccoli tagli. Meridiana aveva un paio di voli fra Linate e Fiumicino ma si è ritirata per non farsi strito¬lare dalla tenaglia di AirOne e Alitalia. La fuga è avvenuta lo scorso anno quando le due compa¬gnie erano separate. Figurarsi che cosa accadrebbe dopo il matrimonio. A ben vedere il presidio blindato della rotta Linate-Fiumicino sembra rappresentare il principale punto di interesse dell'offerta. Alitalia in mano ad Air France renderebbe molto difficile la vita a Toto. Tanto più che conti non sono brillantissimi. Nel 2005 l'utile di 16 milioni è arrivato dopo operazioni contabili di natura straordinaria per 15. Nel 2006 l'utile di 7 milioni è legato ad una maxi-rivalutazione delle attività da 55 a 876 milioni. Il solo marchio AirOne è stato valorizzato 230 milioni. I dipendenti sono 1449 e il fatturato 600 milioni. A fine anno i passeggeri saranno 7 milioni. Per supportare lo sviluppo ha acquistato 40 Airbus 320 (otto già in linea) e ha l'opzione su altri 50. Ogni aereo gli costa circa 30 milioni. Toto li aveva ordinati in funzione Alitalia. E ora? L'ipotesi che sta girando è proprio questa: i velivoli ordinati da AirOne andrebbero comunque ad Alitalia mentre Toto prenderebbe Volare. In questo modo farebbe l'esordio nei voli low cost. Meglio così della bocciatura totale.

24/12/2007

Documento n.7036

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