AGGRESSIONE AL PAPA:E' SUSANNA MAIOLO,LA SQUILIBRATA ITALO-SVIZZERA CHE HA ASSALITO IL PONTEFICE.MA VA A FINIRE CHE IL MANDANTE E' IL SOLITO DI PIETRO

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ECCO SUSANNA MAIOLO, LA SQUILIBRATA ITALO-SVIZZERA CHE HA ASSALITO IL PONTEFICE - INDAGINI DELLA GERDAMERIA VATICANA PER ACCERTARE COME SIA STATO POSSIBILE PER LA DONNA SCAVALCARE LA TRANSENNA, MA SOPRATTUTTO RIUSCIRE A FAR CADERE IL PAPA. LE GUARDIE ERANO DISPOSTE LUNGO IL PERCORSO, MA NESSUNA DI LORO ERA AI LATI DI BENEDETTO XVI. ED È PROPRIO DI QUESTO “VARCO” CHE LA PSICOLABILE HA APPROFITTATO - IL VATICANO RIFIUTA ALLARMISMI: "IL PAPA NON PUÒ ESSERE BLINDATO. VUOLE LA FOLLA" - 1 - PAPA SPINTONATO, INDAGA LA GENDARMERIA TRATTAMENTO SANITARIO OBBLIGATORIO PER LA 25ENNE ITALO-SVIZZERA CHE HA FATTO CADERE IL PONTEFICE Fiorenza Sarzanini per Corriere.it Sarà la gendarmeria vaticana ad occuparsi delle indagini sulla donna che giovedì sera ha spintonato il Pontefice e lo fatto cadere mentre si accingeva a raggiungere l'altare per celebrare la messa di Natale. Al momento - come conferma il procuratore di Roma Giovanni Ferrara - «non è stato chiesto alla magistratura italiana di esercitare la giurisdizione e dunque nessuna indagine può essere avviata». Susanna Maiolo, 25 anni, ha la doppia cittadinanza, svizzera e italiana. Secondo le indiscrezioni, già giovedì sera sarebbe stata avviata per lei la procedura per l'avvio del trattamento sanitario obbligatorio, con la convocazione di un medico specialista che possa occuparsi delle sue condizioni di salute. IL PRECEDENTE - Sarebbe stata proprio lei, lo scorso anno, a tentare un'azione analoga, ma in quel caso fu bloccata dagli agenti. Al momento nessun organo investigativo italiano è stato coinvolto negli accertamenti. La Basilica rientra nel territorio vaticano, dunque di uno Stato straniero, e per un intervento delle autorità italiane è necessaria una richiesta formale. In passato è già accaduto che la gendarmeria decidesse di procedere autonomamente senza richiedere assistenza. Accadde anche nel 1999 quando furono trovati morti il vicecaporale Cedric Tournay, il comandante delle Guardie Svizzere Alois Estermann e la moglie di quest'ultimo Gladys Meza. Secondo la versione ufficiale Tornay avrebbe «ucciso gli altri due in preda a un raptus motivato dal rifiuto di una promozione e poi si è tolto la vita», ma la motivazione con la quale il giudice unico della Santa Sede Gianluigi Marrone archiviò il "giallo del Vaticano", non ha mai convinto del tutto i familiari di Tornay. La stessa procedura viene seguita adesso. La gendarmeria sta cercando di ricostruire gli spostamenti della donna, che non era armata, per capire se sia arrivata da sola nella Basilica. E, proprio come accaduto dieci giorni fa dopo l'aggressione a Silvio Berlusconi in piazza Duomo, si sta riesaminando il dispositivo di sicurezza. Bisogna infatti accertare come sia stato possibile per la donna scavalcare la transenna, ma soprattutto riuscire a far cadere il Papa. Le guardie erano disposte lungo il percorso, ma - come si vede dalle immagini - nessuna di loro era ai lati di Benedetto XVI mentre con gli altri cardinali camminava verso l'altare benedicendo la folla. Ed è proprio di questo «varco» che la donna ha approfittato. 2 - IL VATICANO RIFIUTA GLI ALLARMISMI
"IL PAPA NON PUÒ ESSERE BLINDATO" Repubblica.it Il Papa "non si può blindare al cento per cento, se non creando un muro divisorio tra il Pontefice e i suoi fedeli, cosa impensabile". Padre Federico Lombardi, direttore della sala stampa della Santa Sede, commenta così il gesto di una donna che, questa notte, si è lanciata contro Benedetto XVI facendolo cadere. Un episodio che mette al centro dell'attenzione le misure di sicurezza che circondano il Pontefice. In particolare durante i suoi bagni di folla. "Il Papa - prosegue padre Lombardi - vuole avvicinare la folla e la sicurezza vaticana, pur reagendo con prontezza, non può sempre evitare che simili episodi avvengano". Lo scorso anno la stessa donna, Susanna Maiolo, 25 anni, di cittadinanza svizzera e italiana, tentò di raggiungere il Papa. Era la notte del 24 dicembre 2008, mentre il Pontefice si avvicinava all'uscita di S. Pietro, una donna tentò di scavalcare le transenne e fu subito bloccata da un agente della Gendarmeria vaticana. Allora la sicurezza vaticana disse di non considerare l'episodio "rilevante" e che non c'era stato alcun pericolo per la persona di Ratzinger. 3 - "COSÌ HA AGITO LA SPINTONATRICE DEL PAPA" Il Giornale.it Sull'incidente di ieri sera nella Basilica di San Pietro, quando una donna ha scavalcato le transenne e fatto cadere per terra il Papa e il cardinale francese Roger Etchegaray durante la processione prima della messa natalizia, il portavoce vaticano padre Federico Lombardi ha diffuso una ricostruzione ufficiale. "Ieri sera, durante la processione di ingresso della celebrazione, una persona non equilibrata - tale Susanna Maiolo, di 25 anni, di cittadinanza italiana e svizzera - ha superato la transenna e, nonostante l'intervento della sicurezza, è riuscita a raggiungere il Santo Padre e ad afferrarne il pallio, facendogli perdere l'equilibrio e facendolo scivolare a terra", vi si legge. "Il Papa - prosegue Lombardi - ha potuto prontamente rialzarsi e riprendere il cammino e tutta la celebrazione si è svolta senza alcun altro problema. Purtroppo nel trambusto creatosi, il Card. Etchegaray è caduto, riportando la frattura del collo del femore. E' stato ricoverato al Policlinico Gemelli, le sue condizioni sono buone, ma dovrà essere sottoposto a operazione nei prossimi giorni". "La Maiolo, che non era armata ma manifesta segni di squilibrio psichico, è stata ricoverata in una struttura sanitaria, per essere sottoposta a trattamento sanitario obbligatorio. Per quanto riguarda il Santo Padre, il programma di oggi è confermato senza modifiche", conclude la nota del portavoce vaticano.

25/12/2009

Documento n.8360

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