Senato. Intervento di Elio Lannutti 22-12-2011

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PRESIDENTE. È iscritto a parlare il senatore Lannutti. Ne ha facoltà. LANNUTTI (IdV). Signor Presidente, onorevoli colleghi, signor Presidente del Consiglio (che non c'è), noi avevamo dato fiducia a un Governo che aveva promesso equità e che aveva promesso di risanare i conti pubblici, di effettuare i tagli agli sperperi e agli sprechi e che addirittura avrebbe combattuto le cricche, quelle stesse che sono annidate e consolidate al suo interno. Il Governo non fa assolutamente nulla, non accogliendo alcuni emendamenti e ordini del giorno che avevamo presentato per cercare di correggere la manovra. Noi avevamo presentato, signor Presidente del Consiglio (che non c'è), un emendamento specifico: ci sono pensionati ai quali vengono spostate le pensioni di sei o sette anni. L'avevo già evidenziato in Commissione: questo Governo di tecnici, di ottimati e di burocrati, di oligarchi e di banchieri c'è mai salito sulle impalcature di un cantiere? Si è mai recato in una fabbrica? Lo conosce il dramma di chi a cinquant'anni perde il proprio lavoro e addirittura si ritiene colpevole, a causa delle conseguenze dell'operato della cricca dei bangster e dei banchieri, che ha emesso denaro dal nulla? Ieri, in Commissione finanze, è stato audito il professor Uckmar per un'indagine conoscitiva; in quell'occasione egli ha definito i banchieri gangster. È stato il professor Uckmar, non Lannutti, non gli estremisti, senatore Morando. (Applausi dai Gruppi IdV e LNP). Sono lieto di essere estremista se difendo e tutelo i diritti dei consumatori e dei risparmiatori, truffati dalle banche. Signor Presidente del Consiglio (che non c'è), oggi, non il mio giornale, ma uno di quei giornali afflitti da quello che Sylos Labini chiamava servilismo mediatico e da cupidigia per il servilismo, a pagina 30, nella sezione «Imprese e mercati», in un articolo di Giovanni Pons, intitolato "BPM, clienti in rivolta per il bond trappola", scrive: «Sono una pensionata di Tavernerio in provincia di Como. Alla fine del 2009 sono andata presso lo sportello BPM dove ho il conto per investire 120.000 euro e mi avevano proprio consigliato queste obbligazioni (convertendo) della banca stessa. Non ricordo se la banca mi avesse fatto firmare dei moduli (...). Mi sono fidata e ora leggo che il 70 per cento dei miei sudati risparmi vanno in fumo». Ce ne sono tantissimi altri di questi episodi e noi siamo lieti di essere estremisti se difendiamo quei diritti, quelli dei lavoratori, dei risparmiatori che si sono sudati i soldi, hanno fatto sacrifici, hanno investito la propria misera liquidazione in bond truffa, con gli organi di vigilanza contigui alle banche, collusi con gli interessi dei banchieri. E noi dovremmo dare fiducia a questo Governo, su una manovra che va a incidere sempre sulla povera gente, sempre sui pensionati? Dicono che c'è sempre tempo, che questa è la prima fase. La manovra è da 20 25 miliardi di euro. Se volevate recuperare 21 miliardi di euro avevate una strada certa, sicura: quella di far pagare i parassiti di questo Paese, gli evasori, quelli che adesso riportano ancora i capitali in Svizzera. Ho dovuto faticare qualche sera fa in Commissione bilancio per far approvare un ordine del giorno sul tema, perché l'altro signor ministro, sempre delle banche, Giarda, aveva affermato saremmo stati deferiti dall'Unione europea se avessimo fatto accordi con la Svizzera, come hanno fatto l'Inghilterra e la Germania, che fanno pagare il 35 per cento a quei signori che hanno importato ed esportato capitali illeciti. Bastava una patrimoniale del 20 per cento e si sarebbero recuperati 21 miliardi di euro e ci venite a raccontare le favole del deferimento alla Corte di giustizia? Ma come? Non avete paura del deferimento alla Corte di giustizia quando fate altri provvedimenti? Noi siamo quelli che si sono sempre battuti per l'equità fiscale. Ci siamo sempre battuti per fare in modo che tutti pagassero, ci siamo battuti per quel contrasto di interessi, ci sono proposte di legge che l'Italia dei Valori ha presentato per quel conflitto di interesse e per far emergere l'evasione e l'elusione fiscale, però uno Stato di polizia fiscale come quello che avete in mente voi, e che è stato censurato da un magistrato che si chiama Buttarelli, dell'Unione europea, non ci piace. Non abbiamo timore di mettere in piazza i guadagni, ma lo Stato di polizia fiscale è un'altra cosa. (Applausi del senatore Bricolo). Misure eque. Caro signor Presidente del Consiglio che non c'è, caro consulente della Goldman Sachs fino ad un mese fa, strapagato consulente della Goldman Sachs Mario Draghi, lo sapete, e non lo diciamo noi ma l'ABI e la Banca d'Italia, che siamo in recessione? Fate pagare la povera gente. L'IVA, la tassa sui poveri, la passerete dal 21 per cento al 23 per cento; la pressione fiscale arriverà al 47 per cento tra il 2013 e il 2014. Lo dice l'ABI, l'Associazione bancaria italiana; leggo testualmente anche ai signori Sottosegretari, per non sbagliare: «Secondo l'ABI, la manovra varata dal Governo Monti porterà a una riduzione della crescita per quattro decimi di punto, equamente ripartiti tra il 2012 e il 2013...». E giù altre cifre e altri dati. Ma perché non avete colpito i patrimoni? Perché non avete colpito quelli che non hanno mai pagato e vi siete accaniti verso quei pensionati? (Applausi dal Gruppo LNP). Per questi Ministri che fanno i piagnistei, dalle lacrime facili, come il ministro Fornero, ci auguriamo che gli uffici predispongano, quando vengono in Commissione, dei fazzoletti per asciugargli le lacrime di coccodrillo! (Applausi dal Gruppo LNP. Commenti del Gruppo PD). Dov'è l'equità in questa manovra? Si colpisce il ceto medio, la prima casa, le accise sui carburanti, le pensioni, l'IVA e i bassi redditi, per trasferirli a chi? Ai signori banchieri. Non ci sono misure efficaci contro l'evasione. No, però voi avete individuato gli evasori, non quelli che stanno portando i capitali ancora all'estero tramite le banconote da 500 euro. Devo ringraziare il sottosegretario Ceriani Vieri, che viene dalla Banca d'Italia, per aver accolto un mio ordine del giorno per abrogare la banconota da 500 euro. Lo devo ringraziare perché è un veicolo fatto dalla Banca centrale europea a misura di evasori e riciclatori; in un pacchetto di sigarette c'entrano 20.000-30.000 euro. Ma a che serve la banconota da 500 euro, quando un pensionato ne riceve una e ci deve vivere un intero mese? Voi avete individuato gli evasori, quelli potenziali, cioè quelli che prendono la pensione al minimo e che debbono passare sotto le Forche Caudine delle banche. Sei o sette milioni di cittadini sono costretti ad aprire un conto corrente: 34,70 euro di bolli. Come rilevava Zygmunt Bauman, il pianeta bancario cerca nuove terre vergini; e che sono 6-7 milioni di cittadini che non hanno alcuna intenzione di cadere nelle grinfie delle banche e dei banchieri? Un conte corrente in Italia costa 295,66 euro contro una media europea di 114 euro. I pensionati, che si vedranno costretti ad utilizzare un bancomat, o una carta di credito sono stati gettati nelle fauci dei banchieri. Ma lo sapete voi che in un Paese reale dove scarseggiano gli sportelli bancari e gli uffici postali che i pensionati, anche come modello sociale, hanno il diritto di fare la fila agli sportelli e di ricevere la loro pensione in banconote, senza utilizzare le carte di credito? Mi consenta solo un'ultima considerazione, signora Presidente. Noi diremo no ad una manovra indigesta. L'Italia dei Valori, che pure aveva dato fiducia al signor Presidente del Consiglio che non c'è, dirà «no» perché è una manovra ed un Governo dettati dalle cancellerie europee e dalle oligarchie, scritta a misura di banchieri e tecnocrati e non certo dei lavoratori. È una manovra da macelleria sociale, una manovra lacrime (gratis e di coccodrillo della Fornero!), sangue e pagamento della povera gente, dei lavoratori, dei disperati che dopo aver lavorato per 35 anni si vedono costretti a lavorare per altri 6, 7 anni. Si garantiscono le obbligazioni bancarie tossiche o semitossiche (858 miliardi di euro), il tasso d'interesse dell'1 per cento e si possono impiegare all'8 per cento i signori Passera, i signori banchieri, i signori Ciaccia che stanno nel Governo e che hanno truffato un milione di risparmiatori per un controvalore di 50 miliardi di euro. Al signor Presidente del Consiglio che non c'è siamo costretti a negare la fiducia, a ritirargli la fiducia che gli avevamo dato. Qualora nel prosieguo dovesse avere un ravvedimento operoso (noi ce lo auguriamo) e colpire i banchieri, le Goldman Sachs, le cricche, i magistrati amministrativi, che sono ministri e hanno arbitrati per 536 milioni di euro ... (Applausi dal Gruppo LNP e del senatore Battaglia), ... i Mastrapasqua dell'INPS che hanno 24 incarichi come veri e propri collezionisti, allora rivedremo la nostra posizione. (Vivi applausi dai Gruppi IdV e LNP. Congratulazioni).

22/12/2011

Documento n.9111

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